di Antonella Amodio
Lapìo, patria del fiano – come recita il cartello all’ingresso del borgo nel cuore dell’Irpinia – diventa sempre più ricco di cantine.
Questa volta ci occupiamo della famiglia Trodella, che imbottiglia la prima annata di fiano di Avellino 2019, prodotto solo in 7.000 bottiglie. I vigneti di proprietà hanno circa 20 anni e contano la presenza di vecchie vigne, impiantate qua e là con il vecchio sistema a starseto (tipico della viticoltura irpina). Mario Trodella – quarta generazione di viticoltori – e sua sorella Maria Luigia hanno deciso di vinificare le uve e imbottigliare a proprio nome, visto che il vino da loro prodotto come conferitori veniva premiato tra i migliori vini campani.
Nelle tre contrade più pregiate per la produzione: i vigneti di Casale dei Monaci, quelli di Contrada Tognano e quelli di Contrada Arianiello – per un totale di sei ettari – il fiano raggiunge l’apice della qualità per le condizioni pedo-climatiche, per le importanti escursioni termiche e per l’esposizione dei terreni.
La famiglia Trodella produce per ora un solo vino, che entra di prepotenza tra le etichette da assaggiare per conoscere ancora meglio l’areale di Lapìo.
Il Fiano di Avellino annata 2019 affina in acciaio e l’ampio profilo aromatico è incentrato su profumi freschi di mela golden, pera e macchia mediterranea, che si combinano con nuance di mandorla, menta e accenni agrumati. Il sorso è segnato dalla struttura, dalla freschezza e dalla sapidità, che giocano un ruolo importante in termini di piacevolezza. Un vino ben fatto che ancora una volta mostra le grandi potenzialità del vitigno fiano, e che – se lasciato qualche anno in cantina – svelerà tutto il suo spessore e la sua ricca carica aromatica.
Cantina Trodella
Tel 328 6114092
Lapìo (Avellino)
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