Eccoci dunque con uno dei migliori interpreti di Fiano di Avellino nella versione 2015, annata abbastanza favorevole: Ciro Picariello che ha sbolinato le dieci vendemmie dimostrando l’enorme tensione che questo bianco riesce a mantenere nel tempo. Lo degustiamo nella splendida sala del Santa Caterina di Amalfi con i nuovi piatti di Peppe Stazione, il cuoco stellato che cerca adesso la conferma in questo luogo strepitoso. Bene, a quasi quattro anni dalla vendemmia questo bianco scoppia di gioventù, ha ancora l’acidità scissa e potente, le note fumé tipiche del territorio iniziano solo adesso a fare timidamente capolino tra quelle di frutta. Insomma, davvero un vino ai suoi primi passi che conferma l’importanza dell’invecchiamento, secondo noi indispensabile, per poterlo cogliere nella sua maturità espressiva. Ciro Picariello è sempre uscito con un anno di ritardo dimostrando saggezza e visione. Il tempo e un po’ di legno per smetterla di restare solo una bella promessa e diventare una grandissima realtà internazionale.
Sede a SUMMONTE
Località Acqua della Festa
Via Marroni
www.ciropicariello.com
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