Ormai non c’è più spazio al dubbio o al rischio: quando aprite una bottiglia di Fiano, ovviamente se ben trattata nel corso degli anni, si fa sempre una gran bella figura. Quando poi parliamo di Guido Marsella siamo al top, il tempo sembra conferire al vino non solo maggiore complessità olfattiva con i tipici rimandi di Summonte, bosco, funghi, idrocarburi, ma anche una rinnovata energia che ne fa un vero e proprio motivo di culto fra gli appassionati. Aiuta sicuramente la lunga sosta sui lieviti e l’uscita in commercio dopo due anni, ma possiamo dire di aver avuto l’ennesima prova della bellezza di questo vitigno che non teme rivali in Italia e nel Mondo quando la asfida si allunga sul tempo.
Lo abbiamo bevuto avidi sulla splendida pasta e piselli di Peppe Guida, un piatto di recupero in cui anche i baccelli contribuiscono a regalare sapore.
L’importante è fare attenzione alla temperatura: per godere dei bianchi invecchiati bisogna evitare di presentarli troppo freddi nel bicchiere. Basta tenerli in cantina o in frigo e farli riscaldare una decina di minuti prima di servirli.
Impossibile fare una previsione sul futuro di questo vino perfetto: il vino era talmente energico, forte, giovanile che non avremmo mai detto che si trattava di un Fiano di dieci anni. Quindi se tenete in pancia queste bottiglie, non abbiate paura.
Sede a Summonte. Via Marone, 1
Tel. 0825.626566
Enologo: Guido Marsella
Bottiglie prodotte: 15.000
Ettari: 3 di proprietà
Vitigni: fiano di Avellino
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