Uva: Fiano di Avellino
Fascia di prezzo: da 10 a 15 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista 5/5. Naso 27/30. Palato 28/30. Non Omolgazione 33/35
Nel mondo del 2.0 l’ultimo che ha detto una cosa l’ha detta per prima. Una regola curiosa, per certi versi inspiegabile se non con il fatto che spesso chi si avvicina alle discussioni e alla lettura è un semplice appassionato. Ecco perché alcune cose noi le ripetiamo fino alla noia. Questa, per esempio: prima di Guido Marsella nessuno aveva mai provato a vendere un Fiano lavorato in acciaio dopo un anno dalla vendemmia. In primo luogo i ristoratori avevano l’abitudine di restituire l’annata vecchia non consumato e chiedere il cambio con quella nuova, poi si cercava di anticipare l’uscita proprio sotto Natale per andare incontro alla domanda crescente della Vigilia e del cenone di Capodanno.
Guido, imprenditore, intuì che bisognava differnziarsi e lo face nella maniera più facile possibile: ritardando l’uscita di un anno. Poi con la bottiglia sotto il braccio andò d Alfonso e Livia Iaccarino, presentò il vino e dopo tre giorni ebbe il suo primo ordine.
La strada aperta da lui, dopo 15 anni esatti, non è ancora scontata a livello di massa, ma per fortuna nella fascia alta del consum consapevole è passata l’idea che il Fiano vada bevuto dopo un paio di anni e che con il tempo migliora. Anche perché noi su questo tasto stiamo battendo con convinzione da sempre e non capiamo perché non si debba creare anche la voce riserva alla docg Fiano.
Di fatto sono sempre più numerosi i fianisti che escono dopo un anno, primo fra tutti Antoine Gaita, poi negli ultimi anni abbiamo scoperto e sostenuto con piacere Ciro Picariello. E poi anche le grandi aziende hanno iniziato ad occupare questo mercato, Mastroberardino con i vintage. Una sparuta minoranza ma molto convinta.
Ebbene, adesso Guido Marsella rilancia e nella sua ultima etichetta rilancia esplicitamente: il suo Fiano non viene messo in vendita prima di 20 mesi. In pratica adesso è partito il 2010.
Dal nostro punto di vista non esiste altra possibilità se non vendere il tempo assieme alla qualità: quel bene prezioso che oggi nessuno ha più e che fa la differenza creando le condizioni per affermare un territorio e un’area vitivinicola degna di questo nome.
Il vigneto sta oltre quota 600 metri, il terreno è nero, ben esposto e ventilato. Viene preparato con cura togliendo le pietre e poi lasciandolo riposare un anno prima di piantare le barbatelle. Tutto in questa azienda è studiato nei minimi dettagli. C’è la cantina di elevamento a 15 gradi e poi quella dove viene sistemato il vino prima di partire per il commercio mantenuta a 20 gradi. Solo qui si mettono le etichette alle bottiglie lasciate riposare nude ein posizione orizzontale nelle ceste.
Questa cura maniacale dei particolari fa di Guido Marsella un protagonista del Fiano, il pioniere che ha aperto la strada riuscendo ad andare controcorrente e creando una domanda che prima non esisteva.
Il 2010 si conferma grande annata di bianco. Lo stile cerca la concentrazione in vigna e il frutto bianco è maturo, agrumato, preciso, appoggiato su un corollario di piacevole macchia mediterranea, noté fume, sototbosco e miele di acacia. In bocca è dotato di una grandissima energia che spinge verso il palato una massa imponente e dinamica, con la chiusa precisa, pulita, il ritorno delle note fumé destinate a diventare idrocarburi tra qualche anno.
I vini di Guido Marsella durano moltissimo negli anni e c’è un pubblico di collezionisti che esige la sua assegnazione. Il numero delle bottiglie è rimasto lo stesso, attorno al Fiano ha creato una seconda linea e inserito il Greco e la Falanghina perdendo quel carattere monovaritale che noi adoriamo nelle aziende coraggiose ma che in Irpinia è difficile da ottenere. In compenso, annuncia, sta per piantare un ettaro di Falanghina a Summonte perché non ci sta a passare per quello che vuole trasfornare le uve coltivate dagli altri.
intanto, dalla nostra ultima visita è nato l’agriturismo che contribuisce a far girare l’economia di montagna di Montevergine, castagne, torroni e Fiano.
Il cammino della 2010 sarà praticamente eterno. E’ talmente buono che non riusciamo ad abbinarlo a nulla, ce lo godiamo chiacchierando con i miei familiari, in una sera di autunno che mettealle spalle i soliti 400 chilometri quotidiani:-)
Sede a Summonte (AV) – Via Marroni,1 Tel. 0825 691005– Fax 0825 691942
cantina@guidomarsella.com – www.guidomarsella.com
Enologo: Guido Marsella – Bottiglie prodotte: 30.000
Ettari vitati di proprietà: 25 – Vitigni: Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Falanghina
Dai un'occhiata anche a:
- Vini Bambinuto – Nuove Annate
- I Falco, la cantina di Paternopoli
- Cantina Bambinuto a Santa Paolina e il Greco di Tufo da non perdere
- Cantina Benito Ferrara a Tufo, Gabriella: la signora del Greco
- Coste 2007 Taurasi docg, Cantine Lonardo
- Cantina Sanpaolo – Claudio Quarta Vignaiolo a Torrioni
- Vini Cantine Di Marzo – Nuove annate
- Fiano di Avellino Docg 2010 Rocca del Principe