Ci sono cantine che vorrebbero produrre il vino della vita per i loro clienti, altre invece che lavorano esprimendo onestamente il territorio. Abbiamo sempre guardato con simpatia a Casa di Baal adagiata su una collina che guarda al mare nel comune di Montecorvino Rovella, un paese tra Battipaglia e Salerno. Conduzione familiare, partita prima con l’olio d’oliva, poi con il vino di cui si occupa Francesca Salerno, figlia di Annibale da cui prende nome l’azienda.
Buoni e sinceri i vini, buona l’agricoltura tutta biologica con il vigneto di cinque ettari seguito da Gennaro Reale.
Aglianico e Fiano, come si sono orientate a partire dagli anni 90 quasi tutte le aziende salernitane che non sono in Costiera Amalfitana. Bene, sinora non eravamo mai riusciti a vedere un po’ l’evoluzione dei bianchi oltre che dei rossi perché presentati sempre d’annata e alla fine bevuti dal mercato, parliamo di appena 25mila bottiglie, molto meno di quello che si beve in qualche ora sulle coste salernitane lunghe duecento chilometri.
Per fortuna al Papavero di Eboli c’è Roberto Gigantino, grande appassionato di vino, che ha costruito una carra non banale nel corso degli anni. E nel non scontato c’è anche questo Fiano di Baal 2014, appena tre anni ma che è già prezioso per le indicazioni evolutive che riesce a dare oltre i sentori di frutta e di aromi di fermentazioni. Scapolata, o quasi, la terza estate dopo la vendemmia ci sono infatti piacevoli note di frutta matura, mentolato e balsamico, minerale. Al palato il bianco è finalmente in equilibrio, assolutamente piacevole e fresco. Grande su tutti i piatti del bravo Fabio Pesticco.
La conferma insomma, che oltre l’Irpinia, il Fiano riesce ad evolvere molto bene anche in territori più caldi, come succede per esempio con i due bianchi di Luigi Maffini. Una virtù da ricordare perché il nostro consiglio è sempre uguale: comprate, conservate bene in cantina e bevete dopo quattro, cinque anni.
Sede a Macchia di Montecorvino Rovella. Via Tiziano, 14. Tel. 089.981143. www.casadibaal.it info@casadibaal.it. Enologi: Gennaro Reale. Ettari: 30 di cui 4,5 vitati. Bottiglie prodotte:23.000. Vitigni; aglianico, barbera, sangiovese, merlot, fiano, malvasia, trebbiano
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