Vista:5/5. Naso 22/30. Palato: 23/30. Non omolgazione 31/35
I produttori cilentani sono i primi ad aver creduto nel Fiano, dopo gli irpini ovviamente. Via i blend con trebbiano e malvasia bianco, barra puntata esclusivamente sul vitigno più nobile del Sud.
E così il Cilento ha preso vantaggio su Sannio e altri territori, perché avere almeno quindici vendemmie di anticipo su altri territori aiuta la vigna e chi la coltiva. Molto.
Una evidenza viene da località Cannetiello in quel di Agropoli dopo Antonio Verrone e il figlio Paolo, entrambi avvocati, hanno deciso di passare dal ruolo di conferitori a quello più impegnativo di vinificatori. Un salto compiuto da molti in questi ultimi dieci anni, ma pochi ne hanno avuto le gratificazioni che si aspettavano. Qui il passaggio ha comunque lo stesso deus ex machina, ossia Bruno De Conciliis, vero agit prop territoriale, instancabile cultore del proprio particulare guicciardinano attraverso la visione d’insieme della filiera. Così non fan tutti, purtroppo. Per loro.
Ho trovato strepitosi due bianchi: il Fiano 2006 con un passaggio in legno secondo me ben centrato e il Fiano 2009, strepitoso per la sua freschezza, la polpa della frutta assolutamente gradevole e piena, la struttura riempe gradevolmente la bocca.
Seppure non siamo su terreno vulcanico e il clima sia ben più caldo rispetto all’Irpinia, il Fiano di Verrone colpisce per la sua dinamicità al palato, assolutamente non è stucchevole. Insomma, davvero un grande bianco, adesso e per almeno un altro paio d’anni, in piena maturità evolutiva, da sfruttare su piatti di mare ben strutturati, come quelli della vicina Pergola di Paestum giusto per restare sul territorio.
Vi raccomando di non bere questi vini freddi. Teneteli sui 14, anche 16 gradi: io in questi mesi li godo addirittura a temperatura ambiente per rubare loro i profumi e affrontarli senza trucco. In tal modo li potrete spendere praticamente su qualsiasi cibo che non abbia spiccata acidità.
Così parlò l’eleatico Zenone.
AGROPOLI
Località Cannetiello
Tel.089.236306
Enologo: Bruno De Conciliis
Bottiglie prodotte: 15.000
Vitigni coltivati: fiano e aglianico
Prezzo franco cantina: 6 euro