CASA VINICOLA CUOMO – I VINI DEL CAVALIERE
Uva: fiano
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
VISTA 5/5 – NASO 23/30 – PALATO 25/30 – NON OMOLOGAZIONE 27/35
Eccomi finalmente di ritorno nel mio Cilento, da cui mancavo da novembre scorso. Dopo questo seppur piacevole tour de force, venendo dal nord incontro la prima azienda posta sul territorio: Casa vinicola Cuomo – I vini del Cavaliere di Paestum, maison storica e gloriosa, con alle spalle più di mezzo secolo di onorata attività.
Ora questa azienda è gestita dalla terza generazione della proprietà. Dal cavalier Francesco al figlio Domenico, per arrivare ai nipoti Giovanni, Rosaria e Francesco Cuomo ultimi, attuali tedofori di una tradizione ricca di soddisfazioni e di riconoscimenti. Un patrimonio di esperienza che è andato man mano arricchendosi in cinquant’anni di impegno e di rispetto delle tradizioni, senza, tuttavia, mai perdere di vista la crescita tecnologica e i nuovi obiettivi da perseguire dell’arte enologica ed agricola. Anzi, li ha fatti suoi per dare risposte adeguate ad un mercato in continua evoluzione e sempre più attento ed esigente verso prodotti di qualità.
La produzione è molto variegata e spinta anche oltre le possibilità del territorio, per quanto riguarda l’attecchimento di vitigni alloctoni. Ma gira e rigira, il gioco si restringe sempre di più ai canonici e affidabili Fiano e Aglianico, sicuramente più malleabili e gestibili, rispetto a quelli di altri comprensori limitrofi, come l’Irpinia, tanto per fare un esempio ad hoc. Qui sicuramente non ci sono muscoli scolpiti come quelli di un giovane palestrato, a parte qualche eccezione. E sì, perché le condizioni pedoclimatiche sono influenzate dalla vicinanza del mare, dal terreno stesso ricco di umidità e di humus argilloso-calcareo e da temperature più elevate in fase di maturazione dell’uva. Quindi, abbiamo vini da una parte con tasso alcolico mediamente più alto e dall’altra poche indulgenze verso facili estremizzazioni.
E’ proprio il caso del Fiano 2009 di questa azienda, fresco, beverino, godibile e già pronto. Il terreno, come abbiamo visto, è quello classico cilentano: flysch calcareo-argilloso. Forma di allevamento a spalliera, con resa di 80 quintali per ettaro. Bottiglie prodotte 7.000. La vendemmia viene effettuata nella prima metà di settembre. Dopo una pressatura soffice delle uve appena diraspate, la fermentazione avviene in fermentini di acciaio inox a temperatura controllata. L’affinamento prosegue sempre in serbatoi di acciaio per quattro mesi e poi passa in bottiglia per l’elevazione. L’alcolicità tocca i 13 gradi. Nel bicchiere il colore riflette un giallo paglierino, con lampi dorati. Al naso salgono aromi primari di erba fresca appena tagliata e quelli floreali che ricordano la ginestra, il gelsomino e i fiori di campo e con un tipico còté fruttato di pompelmo, lime e bergamotto, per chiudere poi con effluvi iodati e salmastri. Al palato rivela una trama fibrosa e densa, con uno sviluppo succoso, morbido e reattivo. Il finale è sapido, lungo e rinfrescante. Servire alla temperatura di 10-12 gradi in abbinamento ad insalata di polipo, ricotta, mozzarella di bufala campana, fritturina di pesce e verdure leggermente scottate. Chapeau!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Capaccio Paestum – Via Feudo la Pila, 16 – Tel. e Fax 0828/725376 – cellulare 328 8684702 – info@vinicuomo.com – www.vinicuomo.com – Enologo: Sergio Romano – Ettari di proprietà: 4 – Bottiglie prodotte: 25.000 – Vitigni: Aglianico, Barbera, Cabernet Sauvignon, Piedirosso, Fiano. Trebbiano, Malvasia bianca, Falanghina.
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