di Marina Betto
In Irpinia tra i boschi antichi dei Monti Picentini si trova Feudo Apiano. Tra i comuni di Lapio (550m s.l.m.) e Taurasi (398m s.l.m.) sono dislocati i 15 ettari dell’azienda coltivati a Fiano e Aglianico, su terreni ricchi di calcare e argilla, dove si possono trovare anche affioramenti di lapillo e pomice del Vesuvio, come nell’appezzamento di vigna di contrada Arianiello.
Le caratteristiche pedoclimatiche e climatiche sono state analizzate attentamente per favorire la crescita di uve sane e mature al fine di ottenere vini perfetti dal punto di vista organolettico, espressione diretta di un territorio unico e riconoscibile anche nel bicchiere. Angelo Silano segue con grande attenzione tutto il processo produttivo dell’azienda di famiglia, con cura maniacale, vinificando solo uve di proprietà, praticando il sovescio e abolendo la concimazione organica di origine animale. Le botti usate sono quelle di castagno, fatte con legna dei boschi circostanti, preferita a quella di rovere; i lieviti selezionati non vengono utilizzati ma si aspetta una fermentazione spontanea favorita dai lieviti indigeni, tutti elementi che rispondono a principi di produzione bio-vegan.
Il Fiano di Avellino 2014 nasce da terreni argillosi e vigneti di 25 anni di età. Il suo colore già è più biondo rispetto l’annata 2016 e si arrotonda anche il profumo che ricorda il miele, la frutta croccante e fresca nostrana, mele e pere, ma anche quella tropicale con note di frutta secca che si avvertono soprattutto in bocca facendolo somigliare ad uno chardonnay. Il Fiano di Avellino 2013 ha veste più chiara e trasparente, lacrime fitte e lente avvinando il bicchiere; più florealità al naso e sentori aromatici di erbe di montagna, santoreggia e timo, bocca morbida con queste sensazioni verdi-aromatiche che ritornano anche al gusto.
Fiano di Avellino 2012 è di nuovo giallo carico con sentori di miele e brioches alla crema, frutta secca come nocciole e mandorle. In bocca si evidenzia la mineralità che fa salivare mescolata alle note dolci e morbide che richiamano le sensazioni di canditi e pasta lievitata percepite al naso.
Fiano di Avellino 2011 al naso ricorda il miele e mette in risalto una lieve maderizzazione, con sentori iodati e di idrocarburi che si mescolano anche in bocca.
Vigna Arianiello 2016 14% vol. è un Fiano di Avellino DOCG, proviene da un vero e proprio cru di cui porta il nome, dove si trovano circa due metri di lapillo vulcanico; da qui nasce la freschezza e la mineralità del vino che possiede un’acidità naturale. Il naso richiama la frutta tropicale, il cedro e l’ananas e lieve dolcezza mielata; in bocca esplode la mineralità e l’acidità è evidente. Ottimo in abbinamento con del Caciocavallo Silano, prodotto a Chiusano di San Domenico, un formaggio campano di grande pregio.
Irpinia Aglianico 2013 è affinato in botti di castagno per 9 mesi e ne trascorre altrettanti in bottiglia prima della messa in commercio. Profumi fruttati ed erbacei con note di pepe emergono dal bicchiere e in bocca il tessuto tannico è già ben integrato.
Taurasi Riserva DOCG 2009 fa risaltare note di pepe e di sottobosco più complete e intense rispetto all’Aglianico. Fa 36 mesi di barrique di diverso passaggio e 12 mesi di bottiglia al fine di ottenere un tannino vellutato e maggiore armonia nel vino.
Una carrellata di vini tipici irpini in cui si rispecchia il territorio e la sua storia, fatta di frutti che si sono modellati e adattati al clima e al suolo, cresciuti grazie alle mani sapienti dei viticoltori.
Feudo Apiano
Azienda agricola biologica
Angelo Silano
Via Casale Monaci 8 83030 Lapio (AV)
tel.0825 982181 -3206921024
info@feudoapiano.it
feudoapiano@gmail.com
www.feudoapiano.it
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