di Enrico Malgi
In questo strano anno 2020 condizionato dall’emergenza del Covid-19 sono state rinviate, se non addirittura soppresse, moltissime manifestazioni sull’enogastronomia.
Tra queste anche il laboratorio Terroir Il Mare Color del Vino che verte sui vini biologici e biodinamici certificati della Campania e che si tiene ogni anno presso il Palazzo Vinciprova di Pioppi, nell’ambito della kermesse del Festival della Dieta Mediterranea, rischiava di saltare. Ma per fortuna l’organizzazione del Museo Vivente della Dieta Mediterranea col suo Direttore Valerio Calabrese, in collaborazione con Legambiente Onlus, Scuola Europea Sommelier, Luciano Pignataro Wine & Food Blog e UOD 500706 della Direzione Generale delle Politiche Agricole e Forestali della Regione Campania hanno deciso di organizzare all’aperto due giorni ricchi di contenuti, che hanno riscosso largo successo. In proposito, hanno assicurato il loro sostegno anche la Regione Campania, il comune di Pollica ed il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Si è iniziato nel pomeriggio di sabato 8 agosto con la degustazione in blind tasting di 52 vini da parte della giuria composta dal Presidente della Scuola Europea Sommelier Francesco Continisio, insieme con Maria Manuela Russo, le sorelle Tiziana ed Antonella De Maro, Michele Malandrino e chi scrive, per selezionare nove vini da premiare.
Nella stessa serata dell’8 agosto si è tenuta poi nel giardino, alla presenza di un folto numero di appassionati ben distanziati tra di loro naturalmente, un’interessante degustazione di vini maturati in anfora guidata da Francesco Continisio e da me stesso. I vini degustati sono stati il Quartara Fiano dell’azienda Lunarossa di Giffoni Valle Piana, con l’intervento del titolare Mario Mazzitelli; Fuocollaegro Piedirosso di Casa Setaro di Trecase, con la presenza del responsabile commerciale Andrea Giuliano; Vesuvio Rosso Piedirosso Cantina Olivella di Sant’Anastasia di Ciro Giordano, Andrea Cozzolino e Domenico Ceriello, purtroppo impossibilitati ad intervenire. Alla fine c’è stata l’apertura dei banchi d’assaggio e degli stand gastronomici, allietati da un concerto musicale da parte del JFF trio.
Domenica sera 9 agosto si è sviluppato un attraente dibattito sulla viticoltura biologica, per sviscerare così problemi e soluzioni, con la partecipazione di quattro esperti: Vincenzo Mercurio, Nicola Venditti, Nicola Lalla e Maria Manuela Russo.
Subito dopo si è registrata la degustazione di quattro spumanti campani, guidata da Luciano Pignataro insieme con Francesco Continisio. Nell’ordine sono stati assaggiati il Chiena Brut Metodo Martinotti blend di Fiano, Falanghina, Moscato e Malvasia di Casula Vinaria di Campagna dei titolari Armando Ruggiero, Daniele e Fiorello Iuorio. Al loro posto ha presenziato il rappresentante aziendale Riccardo Taliano. E’ stata poi la volta del Selim Brut Metodo Classico con Aglianico e Fiano di Viticoltori De Conciliis. Poi ancora La Matta Dosaggio Zero Metodo Ancestrale con solo Fiano di Casebianche di Betty Iuorio e Pasquale Mitrano. Ed infine il Gioì Brut Rosé Metodo Classico con soltanto Aglianico dell’azienda San Salvatore 1988 di Peppino Pagano.
Spumanti davvero notevoli, che secondo Francesco Continisio si possono degustare durante tutto l’arco del giorno dalla mattina alla sera. Certo in questo segmento la Campania ha fatto davvero grandi progressi negli ultimi tempi, tenendo presente che la regione non può contare su una storia vissuta e su una specifica cultura spumantistica, come hanno giustamente sottolineato i relatori Luciano Pignataro e Francesco Continisio
A fine serata si è proceduto poi alla premiazione dei vini bio della Campania selezionati il giorno prima dal qualificato panel di degustazione.
Per i vini Bianchi al primo posto il Fiano 2mila18 Colli di Salerno igt di Mila Vuolo.
In seconda posizione Una Mattina Fiano Cilento Igp 2019 di Cantine Barone.
Per la categoria dei vini rosati al primo posto Lacryma Christi Rosato Vigna Lapillo Vesuvio Dop di Sorrentino Vini.
Seconda piazza per Il Primavera Rosato Colli di Salerno Igp di Casula Vinaria. Posizioni invertite rispetto all’anno scorso.
Per i vini rossi primo posto per il Ragis Costa d’Amalfi Rosso Doc 2016 di Vigne di Raito.
Seconda posizione per lo Zero5 Falerno del Massico Primitivo Dop di Regina Viarum.
Per la categoria dei vini Rossi Riserva, prima posizione per Omaggio a Gillo Dorfles Aglianico Paestum Igp di San Salvatore 1988.
Posizione di rincalzo al vino D’Erasmo Aglianico del Taburno Riserva Docg di Nifo Sarrapochiello.
Premio speciale “Vino della Dieta Mediterranea” al vino Assenza Rosso Sannio Barbera Barbetta Antica Masseria Venditti di Castelvenere, con questa motivazione: “Per la capacità di condensare in una bottiglia una filosofia e una storia che hanno fatto da apripista al movimento del biologico in Campania, precursore di un metodo che mette al centro la natura e il territorio, senza interrompere una costante ricerca verso il gusto del prodotto. Assenza è un vino senza solfiti aggiunti, ma che invece aggiunge una pietra fondamentale nella costruzione di un nuovo approccio dell’enogastronomia italiana”.
Subito dopo la premiazione si sono aperti i banchi di assaggio e la musica dal vivo con la splendida voce della cantante cilentana Piera Lombardi.
In definitiva si è trattata di una manifestazione ben organizzata ed ormai collaudata nel tempo, che ha messo in rilievo la grande qualità acquisita dai vini campani biologici e biodinamici in costante ed esponenziale crescita.
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