di Stefano Buso
Ferrara, città secolare in cui arte e storia sbucano ovunque. Piazze, strade, viottoli dove il tempo sembra essersi preso una pausa aprendo i suoi rebus ai turisti. Capoluogo da sempre sensibile alla ristorazione, al cibo gustoso, che corre sullo stesso binario del vino… buono. Del resto siamo nell’Emilia opulenta, e il desinare rispecchia questa propensione. La nostra sosta ferrarese aveva intenti enogastronomici, nondimeno è impossibile restare indifferenti dinnanzi allo splendido Castello Estense, alla Cattedrale di San Giorgio e al maestoso Palazzo della ragione.
Oltre alle opere e monumenti sopraccitati, a Ferrara si trova la più antica enoteca del mondo – all’insegna “Al Brindisi”. Lasciata alle spalle la cattedrale e imboccando una stradina, si raggiunge quest’osteria. L’ambiente esisteva già nel 1435, quando si chiamava “Hostaria del Chiuchiolino”. Nel 1400 si arrivava in barca dall’attuale via degli Adelardi, all’epoca via del Gorgadello, vicina ad una piccola insenatura che ne favoriva l’ormeggio. Oggi è meta di moltissimi avventori – del luogo e non. Da evidenziare, come riportato nel loro sito web, che il Brindisi è stato insignito del titolo di Locale Storico d’Italia: e lo merita davvero! Le atmosfere “catturate” all’interno sono paragonabili alla qualità dei vini proposti. E proprio curiosando tra i vini proposti è possibile degustare delle vere “chicche” – soprattutto – etichette locali poco note. La varietà enologica è una delle prerogative del Brindisi. Oltre a un buon calice è possibile rifocillarsi con tante portate prelibate e un’infinità di spuntini, che comprendono le migliori ricette della cucina ferrarese. È, in buona sostanza, una realtà dove si mangia in modo snello ma curato. Abbiamo scelto un antipasto di salumi con il tipico pane ferrarese (tra i migliori), quindi i cappellacci burro e salvia (succulenti anche nella versione al ragù), e l’immancabile salama da sugo annaffiata con vino del Bosco Eliceo. La salama da sugo è un insaccato di maiale tipico della provincia di Ferrara, cotto per diverse ore in acqua e servito su un morbido talamo di purè di patate. Ritornando alla degustazione, va ricordato che il locale propone differenti menu in grado di soddisfare tutti i palati e le tasche.
Locale caldamente consigliato a chi apprezza le cose buone “condite” con ingredienti non sempre reperibili, e cioè la storia e le epopee d’antan. Mangiare un boccone tra queste mura è un rocambolesco tuffo nel passato difficilmente descrivibile.
http://www.albrindisi.net/index.html
Aperta tutto l’anno dalle 11 all’1,00
Via Adelardi,11
053.471225
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