di Antonio Di Spirito
L’azienda è stata fondata a Spoltore (PE) nel 1990 da una società. Quattro anni dopo Sabatino Di Properzio, con i fratelli Roberto ed Andrea, rilevano l’intera proprietà dell’azienda, dando impulso alla crescita introducendo rigorosi concetti di qualità nel rispetto dell’equilibrio biologico, accantonando l’uso sfrenato della chimica e della tecnologia sia in vigna che in cantina.
Oggi l’azienda dispone di 40 Ettari vitati, suddivisi su due nuclei nella provincia di Pescara e specializzati nella coltivazione di vitigni autoctoni. Il primo nucleo, di 20 ettari, ha vigneti dislocati a Civitella Casanova, a Loreto Aprutino, a Moscufo e nella stessa Spoltore; il secondo nucleo si divide tra Scafa e San Valentino in Abruzzo Citerione.
In questi trenta anni la volontà di aderire a principi di sviluppo sostenibile si è rafforzata e si concretizza nelle pratiche adottate in vigna ed in cantina. Innanzi tutto viene posta la massima cura nella formazione del personale: le loro attività non devono impattare negativamente con l’ambiente in cui operano; il continuo monitoraggio prova la bontà delle metodologie applicate.
In concreto, tali pratiche seguono alcune direttive fondamentali.
Innanzi tutto i vigneti sono condotti in regime biologico (ente certificatore ICEA) e tradizionale, ma con ridotto uso di prodotti chimici; bandito l’uso di diserbanti e fertilizzanti chimici; viene preferita la pratica del sovescio; la vendemmia è manuale e le uve vengono raccolte a maturazione fenolica pienamente raggiunta e solo se sono perfettamente sane. Per i nuovi vigneti vengono utilizzate piante ottenute da selezione massale prelevata su vecchie piante aziendali.
Le regole procedurali adottate in cantina prevedono:
selezione degli acini, scartando quelli deteriorati; è bandita ogni forma di concentrazione; nessuna pratica di chiarificazione e/o filtrazione, per non alterare l’equilibrio biologico e naturale del vino; solforosa totale fino ad un massimo di 80mg/l; nessuna aggiunta di sostanze di sintesi.
Tutti i vini sono certificati per assenza di residui di pesticidi, di prodotto di origine animali e di sostanze allergeniche.
La degustazione
Montepulciano d’Abruzzo DOC Bellovedere Riserva 2008
Conserva un colore rubino violaceo impenetrabile; una passeggera e leggera riduzione testimonia la sua lunga permanenza in bottiglia; poi si apre a profumi tipici del vitigno: marasca, mallo di noce, lauro e, poi, frutta rossa e nera e, perfino, note iodate e salmastre; il tannino è asciutto, ma torna prepotente l’acidità, che ci regala un sorso caldo e spesso, ma scorrevole; intensi i sapori di marasca, mirtilli e cassis.
Montepulciano d’Abruzzo DOC Bellovedere Riserva 2010
Colore meno cupo della 2008; profumi di marasca, lauro e grafite pervadono il naso, accompagnati da note balsamiche ed una idea iodata; al palato porta tannini risolti, il sorso è pieno, fruttato, succoso, scorrevole, molto fresco e speziato; abbastanza lungo, chiude con note amaricanti.
Montepulciano d’Abruzzo DOC Bellovedere Riserva 2015
Con quest’annata si torna ad una colorazione più cupa; i profumi sono molto intensi su note di marasca matura, ma ha nel corredo profumi di erbe aromatiche, foglie lauro, e note balsamiche; il tannino è ancora impattante al palato, ma la freschezza ci riporta i tipici sapori di frutta nera del vitigno; sapidità e speziatura chiudono un sorso molto equilibrato.
Montepulciano d’Abruzzo DOC Bellovedere Riserva 2017
Rubino cupo, marasca, mirtilli, lauro, china, grafite, corteccia (sintomo di un’annata accelerata; dopo le note minerali vengono le ossidazioni e le volatili alte) sapori terragni; molta freschezza, tannino un po’ polveroso, leggera speziatura.
Montepulciano d’Abruzzo DOC Docheìo 2021
Ultimo nato in cantina, figlio di tanta sperimentazione. Le uve vengono poste in macerazione di 4 mesi alternando strati di grappoli interi e strati di acini. La maturazione avviene in orcio di terracotta toscana. Un po’ pigro al naso, poi si apre ed i profumi di frutta è fusa con corteccia, grafite ed altre componenti minerali. Sorso vinoso, fruttato, molto fresco, appena caldo ed asciutto; molto equilibrato. E’ un vino che dà l’impressione di essere più giovane della sua effettiva età; comunque ha un portamento elegante
Una mini verticale di trebbiano.
Trebbiano d’Abruzzo DOC Spelt 2021
Un classico trebbiano d’Abruzzo: bella tonalità di giallo paglierino con intense note di frutta gialla ed agrumi; il sorso è molto fruttato, fresco, speziato, rotondo, lungo. Attualmente in crescita, ci riserva grandi emozioni.
Trebbiano d’Abruzzo DOC Spelt 2020
Il colore è paglierino vivo e regala al naso sensazioni di salvia, frutta e fiori gialli, sentori di pietra rocca e leggera nota fumé; al palato è fruttato ed agrumato, molto fresco, elegante. E’ in un momento di grazia e di grande godibilità: un gran vino!
Trebbiano d’Abruzzo DOC Spelt 2015
In piena maturità, gioca tutto sulla competizione fra acidità e sulla consistenza fruttata.
Trebbiano d’Abruzzo DOC Spelt 2008
Vino che denota una piena maturità con note molto balsamiche e qualche nota di evoluzione, ma ha tante cose da raccontare; il sorso rotondo ed ampio, fruttato e sapido, molto fresco e consistente; è scorrevole, speziato e conserva un ottimo equilibrio.
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