Azienda Agricola Pasquale Petrera
Uva: primitivo
Fascia di prezzo: 18,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 27/30 – Palato 28/30 – Non omologazione 31/35
Nel mondo del vino esistono personaggi emblematici, che io chiamo “risorse territoriali”, che col loro incessante lavoro ed il costante impegno aiutano a far crescere tutto il comprensorio ove operano. Filippo Petrera e suo figlio Pasquale fanno parte a giusta ragione di questa categoria. Filippo, anima nobile, artigianale e propositiva, è stato il primo ad imbottigliare il Primitivo Gioia del Colle in purezza nel 1987, divulgandone l’eccellenza e riscuotendo subito un grande successo come i fatti stanno a dimostrare.
Anche quest’anno, infatti, il Fatalone Primitivo Riserva Gioia del Colle Doc col millesimo 2007 (l’anno scorso toccò al 2006) ha ottenuto il primo posto a Radici del Sud nella categoria dei vini biologici da parte della giuria internazionale ed il secondo ex aequo da quella nazionale.
Il vino è maturato per due anni e mezzo in acciaio, legno grande e vetro. Gradazione alcolica di quindici gradi.
L’effetto cromatico nel bicchiere fa risaltare un colore rubino scuro, come una notte senza luna. Il profilo aromatico è seducente e coinvolgente: bella frutta rossa in abbondanza, poi all’olfatto salgono note floreali, che incrociano un coté speziato dosato. Si potrebbe scansionare il tutto singolarmente come accade di solito, ma penso che nella circostanza sia un esercizio pleonastico, perché quando il vino raggiunge queste vette ognuno può trovarci tutto il corollario odoroso che meglio crede.
Provate voi, allora! D’altra parte conosco benissimo ed apprezzo immensamente questo vino, che ho più volte recensito e che è stato il protagonista l’anno scorso proprio a Radici di un’indimenticabile e magistrale verticale. Mi permetto soltanto di ricordare che in bocca il sorso entra bello deciso ed impettito e pretende di essere sottoposto a regolare giudizio. Ed allora ecco qui le mie dovute impressioni sul fraseggio gustativo: timbrica calda, genuina, fresca, viscerale, strutturata, sapida, equilibrata ed armonica ed in cui pulsa poi una trama tannica aggraziata anche se leggermente serrata. Finale sicuramente persistente ed un pochino ammandorlato, come vuole il territorio. Grande vino. Grande classe. Grande serbevolezza. Prezzo intrigante. Da abbinare a primi piatti sostanziosi, carni arrosto e pecorino murgese. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Gioia del Colle (Ba) – Contrada Spiromarino, 291
Tel. e Fax: 080 3448037
info@fatalone.it – www.fatalone.it
Enologi: Carmine Arena e Benedetto Lorusso
Ettari vitati di proprietà: 8,5
Bottiglie prodotte: 45.000 – Vitigni: primitivo e greco