Uva: falanghina
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
I vini dell’azienda Villa Matilde rappresentano nella produzione vinicola campana uno stile classico, improntato su due costanti inoppugnabili, l’alta qualità del prodotto ed una forte identità territoriale. Siamo nell’Ager Phalernus, l’antico vigneto della Roma Imperiale che Plinio tanto decantava per l’eccellenza del vino qui prodotto, definito da Orazio severus, fortis, ardens.
L’Ager Phalernus abbraccia il territorio che circonda il massiccio calcareo del Monte Massico, alle pendici del vulcano spento di Roccamonfina e si spinge sino alla costa. Quindi i vigneti si estendono dall’alta collina sino alla spiaggia, già Plinio fece una distinzione precisa delle varie zone di produzione di questo areale: Caucinum era quello prodotto in collina, Faustianum quello della fascia pedocollinare e Falernum quello proveniente dai terreni in pianura. La fattoria Villa Matilde ha sicuramente il merito di aver rilanciato con determinazione ed orgoglio la produzione vinicola della zona del Massico, che dopo i fasti dell’impero romano è andata lentamente declinando. Poi il flagello della fillossera ha messo totalmente ko la produzione. Questa azienda nasce negli anni 60 con Francesco Paolo Avallone, che, spinto quasi con ossessione dal far rivivere il vino falerno, ha condotto un lungo lavoro di studio sui cloni originari delle tipologie di uve qui allevate nell’antichità, per poi reimpiantarle e compiere il miracolo della rinascita. Oggi a condurre l’azienda di famiglia sono i figli Maria Ida e Salvatore, i quali hanno felicemente coniugato innovazione, territorio e tradizione, conseguendo grande successo e facendo conoscere i vini di questo areale in tutto il mondo. Entrambi sono ben conosciuti nell’ambiente per la grande energia spesa nel lavoro di promozione del territorio, oggi Maria Ida è presidente per la Campania dell’associazione Donne del Vino e Salvatore è presidente del Consorzio di tutela dei vini DOC di Caserta (Falerno, Asprinio di Aversa e Galluccio). L’azienda si avvale della collaborazione degli enologi Riccardo Cotarella e Fabio Gennarelli. I vitigni allevati sono quelli tipici, ovvero falanghina per la produzione dei vini bianchi, aglianico e piedirosso per quella dei vini rossi.
La vite è allevata a guyot su terreno calcareo sabbioso e vulcanico, e si estende dal massiccio del Massico, raggiungendo circa i 300 metri di altitudine, fino al mare, in un percorso unico e molto suggestivo. Il Falerno bianco è prodotto con falanghina in purezza, nel bicchiere è vestito di un bel giallo paglierino carico e brillante. Al naso è intenso ed esprime sentori di ananas, cantalupo e pesca, sottile la ginestra ed il rosmarino. In bocca ha buona freschezza che ben bilancia i 13° alcolici, Orazio lo definirebbe ardens.
Questa scheda è di Marina Alaimo
Villa Matilde SS Domiziana n°18, 81030 Cellole CE
www.villamatilde.it
info@villamatilde.it.
Ettari: 70. Enologo: Riccardo Cotarella.
Bottiglie prodotte: 700.000. Vitigni: aglianico, piedirosso, abbuoto, falanghina
Dai un'occhiata anche a:
- Country House Ortali a Galluccio: Aglianico e Falanghina di cinque amici
- Caedicia Campania Falanghina 2019 – Tenute Bianchino
- Masseria Felicia, Ioposso Piedirosso Igt Roccamonfina 2016: un riuscito esperimento tra solidarietà e territorio
- Villa Matilde 35 anni in rosa | Terre Cerase I.g.p. Aglianico Roccaleoni Campania Rosè 2023
- Terra di Lavoro Campania Igp 2015 – Galardi
- Villa Matilde Falerno del Massico Bianco Collecastrese 2023 Dop. L’enologa Maria Cristina De Simone Avallone alla guida della produzione
- Falerno del Massico Rosso Collecastrese Dop 2019 Magnum Villa Matilde
- Paradosso: il vino bianco da uve rosse della Cantina Trabucco