Il rating si è svolto 12 luglio scorso a Guardia Sanframondi, presso la struttura de ‘La Guardiense’. Per il quinto anno consecutivo il Consorzio ha chiamato in causa Assoenologi – Sezione Campania al fine di valutare il profilo qualitativo dell’ultima vendemmia della Denominazione di Origine più importante del Sannio. Il tutto finalizzato a creare una banca dati tale da identificarne le specificità su base pluriennale, uno strumento ricco d’informazioni tecniche ed edonistiche a disposizione delle aziende che producono sul territorio e dei consumatori che hanno bisogno di conoscerlo.
Nel compito della valutazione sono stati impegnati i professionisti di Assoenologi Campania, sotto la regia del presidente Roberto Di Meo: dieci enologi – esperti di tale tipologia di vino, con conoscenza profonda del territorio – che hanno svolto un’attenta degustazione. Le valutazioni sono state effettuate secondo il metodo Union Internationale Des Oenologues su campioni precedentemente anonimizzati. Tale metodo prevede che per valori pari a 100 i vini sono da considerare eccellenti; per valori pari o superiori a 86 i vini sono da considerare ottimi; per valori pari o superiori a 72 sono da considerare buoni.
I risultati ottenuti sono stati elaborati dalla media dei punteggi attribuiti dai singoli degustatori eliminando il valore più basso e il valore più alto. Il punteggio medio generale conseguito è stato di 88/100, facendo così attestare il giudizio qualitativo globale oltre il valore di ottimo. Un giudizio che cresce ulteriormente in valore anche in rapporto al numero particolarmente considerevole di campioni che sono stati analizzati.
«Le valutazioni dei campioni degustati, hanno fatto emergere – si legge nella relazione finale redatta da Assoenologi Campania – tratti distintivi nei vini di questo millesimo, riconoscibili nella maggiore morbidezza, concentrazione, corpo e struttura. Notevole anche la persistenza aromatica e gustativa. I profili olfattivi sono ricchi di sensazioni floreali e fruttate con complesse sfumature minerali. I valori medi attestati tra l’ottimo e l’eccellente, rimarcano tali prerogative, in perfetta coerenza con le caratteristiche dell’annata 2017 nell’espressione varietale della Falanghina del Sannio».
«Si tratta di un giudizio particolarmente soddisfacente, che migliora – dichiara il presidente del Consorzio, Libero Rillo -il punteggio assegnato alla vendemmia precedente della stessa denominazione, che si attestò sul giudizio di 86/100. Un sensibile miglioramento qualitativo, segnale della sempre maggiore attenzione messa in campo dai produttori sanniti, anche in considerazione del fatto che la vendemmia 2017 era stata frutto di una delle estati più siccitose degli ultimi 15 anni. Il risultato ottenuto denota, quindi, una sempre più attenta gestione delle vigne».
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