di Milena Ferrari
Ci sono vini che in molti casi fungono da terapia. Un calice di buon vino può far affrontare meglio una giornata storta. Un sorso di vino può sorreggere, tenere su, fare da bastone. Da palo. Da leva.
L’asse portante, di archimediana ispirazione, attorno al quale l’azienda Fontanavecchia compie il suo moto di rotazione nel mondo enologico, sollevandosi agli onori, è il vitigno Falanghina e l’interpretazione data dalla famiglia Rillo allo stesso.
La Falanghina è il vitigno che rappresenta – in Campania – una buona percentuale della produzione vitivinicola. Non sconfessando l’origine del suo nome – da falanga, un palo utilizzato per sostenere le viti – questo vitigno contribuisce allo sviluppo della vitivinicoltura soprattutto beneventana con circa 2300 ettari dei 3000 regionali. I Rillo sono consapevoli del tesoro che stringono tra le mani e, ad ogni vendemmia, trasformano le uve coltivate nei 18 ha di loro proprietà con scrupolosità e dedizione in etichette eccellenti e straordinarie.
Ogni vino realizzato dall’azienda, nell’omonima contrada di Torrecuso in provincia di Benevento, rispecchia la filosofia aziendale. Rispetto per la vigna, per la natura e per le persone: questo il mantra che accompagna da oltre quaranta anni la famiglia Rillo. Per loro << il vino non è poesia o illusione, il vino è presenza, il vino è essenza di un territorio, il vino è storia, il vino incarna l’esperienza di un popolo>>. E’ l’ottima gestione da parte di Libero Rillo, coadiuvato dall’esperienza del padre Orazio e dai consigli del fratello Giuseppe, ad aver reso la cantina Fontanavecchia una realtà apprezzata e pluripremiata a livello nazionale ed internazionale.
In assaggio la DOP Falanghina del Sannio 2019, tit. alc. 13,5%. Nel calice una veste di colore giallo paglierino incanta e rapisce lo sguardo per la luminosità. L’impronta olfattiva tipica del vitigno è predominante. Profumi fruttati di pesca nettarina, kiwi, nespola e mela verde porgono il primo saluto. Successivamente si sprigionano sentori di fiori di acacia, di biancospino e di ginestra oltre a ricordi di erbe aromatiche. I terreni argillosi con marne calcaree regalano un piacevole tocco gessoso in chiusura. Esuberanza al sorso sorretta dalla freschezza e dalla sapidità. Si congeda lentamente con ritorni agrumati. Da abbinare ad antipasti, pasta e riso dai condimenti delicati, portate di pesce, carni bianche.
Fontanavecchia
Via Fontanavecchia –82030 Torrecuso (BN)
Tel. 0824 876275
Ettari vitati: 18
Enologo: Angelo Pizzi
Vitigni coltivati: Aglianico, Piedirosso, Falanghina, Greco, Fiano
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