CAPUTALBUS
Uva: falanghina
Fermentazione e maturazione: acciaio
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Nel mondo del vino il volto e il nome di Pompeo Capobianco è dai più associato a quello di ‘Illunis’, il tipico aglianico prodotto secondo la tecnica detta “acenata”, in uso nella valle vitulanese fin dal 1700 – consistente nell’appassire una parte delle uve aglianico infornandole, adagiate su tegami di terracotta a grappoli interi, nel forno del pane – e che Pompeo ripropone grazie soprattutto all’impegno in prima linea della madre Franca.
La grande capacità comunicativa dell’Aglianico del Taburno Illunis quasi fa passare in secondo piano le altre etichette prodotte da ‘Caputalbus’ (il nome aziendale è la traduzione di Capobianco in latino, lingua che è una costante in cantine: i vini hanno tutti un nome latino) a cominciare dalla Falanghina del Sannio Doc ‘Dies Irae’.
Eppure il vitigno bianco gode di particolare attenzione da parte di questo giovane produttore pontese (da provare anche la versione bollicine di ‘De Magia’): ragazzo semplice, schietto, gentile, determinato e tenace. Classico profilo sannita, che caratterizza anche la sua falanghina da noi degustata nella veste 2012. L’uva arriva da una zona poco distante dall’azienda, posta proprio ai piedi del massiccio del Taburno. Da queste parti le acque del Calore e il tempo hanno saputo creare delle marne argillose, con presenza di calcari. Un terreno che, unito al clima, creano habitat ottimale capace di esaltare pienamente il vitigno. Un protocollo classico, dal punto di vita della produzione e della trasformazione, con grande attenzione prestata nella vigna, che l’uva lascia nel momento ottimale per essere stravolta quanto meno possibile in cantina.
La versione 2012 si caratterizza per una bella personalità minerale. Il naso si esalta per un primo impatto floreale che lascia via via spazio a fragrante frutta bianca. In bocca la freschezza si sposa bene con il calore dell’alcol che segna questo vino particolarmente dinamico, grazie proprio alla sostenuta acidità e alla buona sapidità, segni distintivi della sua carta d’identità. A chi pensa di abbinarlo a qualche tipica portata della tavola di mare, noi aggiungiamo zuppe di legumi e funghi, carni bianche e formaggi semistagionati, perché è proprio la grande capacità di abbinamento l’altra caratteristica importante della falanghina di Pompeo.
Questa scheda è di Pasquale Carlo
Sede a Ponte, Via Piana – Tel e Fax 0824.876446 – www.caputalbus.it – info@caputalbus.it – ettari: 6 di proprietà – vitigni: falanghina, greco, aglianico – bottiglie prodotte: 25.000
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