GROTTA DEL SOLE
Uva: falanghina
Fascia di prezzo: da 1 a 5 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Forse nessuna azienda meglio di Grotta del Sole può sintetizzare meglio la trasformazione del vino in Campania negli ultimi vent’anni, ossia il passaggio dalla mera vinificazione alla trasformazione di uve proprio o in conduzione o comunque risultato di rapporti di lunga data, il cambio di cantina e, infine, il passaggio generazionale. Un mutamento profondo che non tutte le situazioni analoghe hanno avuto il coraggio di portare fino in fondo e che, nel contempo, ha <creato> territori vinicoli come i Campi Flegrei e Gragnano fortemente a rischio per la pressione del rendita edilizia e, nel secondo caso turistica.
Così nel corso di questi anni alcun loro bottiglie sono diventate un classico, ossia compongono quel paniere produttivo campano da cui non si può prescindere se si vuole conoscere l’enologia regionale e che regalano al consumatore una tranquillizzante perfezione stilistica ormai levigata dall’esperienza accumulata nel corso delle numerose vendemmie.
La Falanghina base, risultato della colaborazione enologica con Attilio Pagli e il definitivo ingresso di Francesco Martusciello jr, si presenta fresca e matura dichiarando ad ogno sorso che la sua ora è giunta. Un bianco di frutta ma anche di discreta sapidità in bocca, di buona e piena struttura, espressione di un’annata decisamente fortunata per i vitigni a bacca bianca e destinata a regalarci ancora moltissime soddisfazione nei prossimi anni.
La beviamo tranquilli sui piatti di mare classici e su tante creazioni della nuova cucina partenopea.
Sede a Quarto, Via Spinelli, 1. Tel. 081.8762566, fax 081.8769470.grottadelsole@grottadelsole.it, www.grottadelsole.it. Enologo: Francesco Martusciello con la consulenza di Attilio Pagli. Ettari: 13 di proprietà e 29 in conduzione. Bottiglie prodotte: 900.000. Vitigni: falanghina, greco, asprinio, fiano, coda di volpe, caprettone, aglianico, piedirosso, sciascinoso, castagnara, surbegna, suppezza, S. Antonina, sauca.
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