di Enrico Malgi
Il coronavirus ha mietuto molte e troppe vittime umane purtroppo. E con esso sono state toccate anche imprese, società e locali pubblici che da un giorno all’altro hanno visto azzerare il loro lavoro e la possibilità di sostentamento.
Tra queste anche le aziende vitivinicole sono state penalizzate, perché se chiudono ristoranti, osterie, pizzerie, pub, alberghi, agriturismo e quant’altro non sanno a chi vendere i loro vini. Adesso però per fortuna si è aperto un piccolo spiraglio con l’attenuazione del virus e le nuove disposizioni governative che consentono una parziale apertura. E allora si può pensare seriamente di ripartire e di provvedere finalmente a mettere sul mercato le nuove annate appena imbottigliate.
Anche l’Azienda Agricola San Salvatore 1988 di Peppino Pagano ha incominciato ad imbottigliare qualche vino. Ha incominciato con il rosato Vetere ed adesso pian piano sta procedendo con le altre etichette.
Una di queste è quella della Falanghina Campania Igp 2019, che ha trascorso otto mesi a maturare in acciaio e poi il vino è stato elevato in vetro. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale intorno ai 12,00 euro ben spesi.
Teniamo presente che la Falanghina, il vitigno a bacca bianca più diffuso in Campania, purtroppo nel Cilento non ha trovato molta ospitalità. Per quanto riguarda invece la Falanghina di Pagano, essa è risultata vincitrice a Radici del Sud 2018 col millesimo 2017.
Colore giallo paglierino già carico e lucente, lievemente scalfito da riflessi verdognoli di gioventù. Ottimamente affastellato il pot pourri olfattivo, che declina intensi profumi di mela, mandarino, banana, ananas, ginestra, glicine, aghi di pino, chiodi di garofano e vezzi di salsedine. Sentori balsamici e mentolati. Modulazioni sapide e minerali di squillante seduzione, che vanno a rimpolpare e completare l’intenso e goloso bouquet. In bocca esordisce un sorso secco, tagliente, verace, limpido, fine, aggraziato, delicato, morbido ed elegante. Cotè stuzzicante, cristallino, armonico, reattivo, scattante e dinamico. Tensione gustativa ritmata, affascinante e tonica. Fraseggio finale appagante e persistente. Può durare ancora per molti anni. Un classico vino derivante da un vitigno storico e che nel Cilento può incominciare a scrivere la sua storia. Da preferire sulla classica cucina marinara campana e soprattutto da provare su una bella mozzarella di bufala.
Sede a Stio (Sa) – Contrada Zerilli
Cantina a Giungano (Sa) – Via Dioniso
Tel. 0828 1990900 – Fax 0828 19900901
info@sansalvatore1988.it – www.sansalvatore.it
Enologo: Riccardo Cotarella
Ettari vitati: 18, più 5 in affitto
Bottiglie prodotte: 180.000
Vitigni: Aglianico, Pinot Nero, Fiano, Greco e Falanghina.
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