CANTINA DEGLI ASTRONI
Uva: falanghina
Fascia di prezzo: da 1 a 5 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio
Nell’arco di poche vendemmie l’azienda Varchetta, storico vinificatore dentro la città di Napoli, ha cambiato completamente volto passando dallo sfuso indefinito all’imbottigliato di qualità grazie alla creazione di una buona rete commerciale coordinata da Nino Marchese e dall’ingresso in azienda del giovanissimo Gerardo Vernazzaro fresco di studi a Udine e nipote del nonno Giovanni, arzillo fondatore della cantina che continua a seguire con passione. Anche il nome è cambiato: ora l’azienda si chiama Cantina degli Astroni. Siamo ad Agnano, proprio a bordo del cratere spento degli Astroni, in un territorio da un lato protetto dall’Oasi del Wwf e dall’altro devastato dalla speculazione edilizia che non è riuscita però ad estirpare ancora la vocazione agricola di questo territorio. Rimesse a nuovo le cantine, riqualificato il fabbricato all’ingresso dell’azienda con una bella saletta degustazione e una più ampia per i grandi eventi, siamo in presenza di una azienda visitabile e che fa impazzire le prime comitive di giapponesi che arrivano seguendo itinerari un po’ inconsueti. In questa terra fumante la riqualificazione della viticoltura ha portato alla nascita di altre aziende come Masseria del Borro e Moccia sul versante degli Astroni e De Vita dal lato della collina di Posillipo. L’espressione più compiuta è sicuramente la falanghina, che nella versione 2005, vendemmiata tardiva, è in fermentazione sia in acciaio che in una botte grande secondo lo stile francese. La 2004 si conferma una buona annata per i bianchi campani nonostante le difficoltà iniziali: in Irpinia prima il Greco e poi il Fiano stanno sfoderando personalità e molto carattere, nel Cilento il Fiano conferma la potenza, nel Sannio l’eleganza e la struttura. La Falanghina di Gerardo si presenta ad un ottimo rapporto tra qualità e prezzo, sempre sotto i 5 euro, regalando in cambio spiccata tipicità, struttura, eleganza: un grande bianco, insomma, da abbinare alla cucina di mare della Penisola o ai crudi oggi tanto di moda. Nasce in parte sulla vigna a spalliera che pasce proprio al bordo del cratere, su un terreno di sabbia nera finissima, e gode di buona escursione termica perché siamo sui 200 metri di altezza. Una delle più straordinarie espressioni del territorio meridionale, una visita da non perdere per gli appassionati che amano guardare in faccia i produttori e curiosare nelle loro cose.
Sede a Napoli. Via Padula 147
Tel. 081.7158906
Enologo: Gerardo Vernazzaro
Bottiglie prodotte: 300.000
Ettari: 5 di proprietà
Vitigni: falanghina, piedirosso, aglianico, fiano, greco
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