di Marco Milano
Cioccolato come sinonimo di buonumore ma anche di ritorno ai ricordi da bambino. La scelta dell’anchorman tv Fabio Fazio di rilevare nelle scorse settimane nella riviera ligure di Ponente, a Varazze, la storica fabbrica di cioccolato “Lavoratti 1938” rappresenta sia un’impresa dal punto di vista aziendale che sentimentale, anzi si potrebbe osare il termine “emozionale”.
Le chiavi di lettura, infatti, sono molteplici, la prima, è salvare un’azienda della filiera alimentare italiana che dopo ottant’anni rischiava di chiudere per sempre, messa in ginocchio dalla pandemia con trecentomila euro di merce rimasta in magazzino nel “maledetto” 2020. Ma anche quindiciartigiani del gusto che non avrebbero più lavorato tra praline, creme e tavolette.
E poi, perché no, anche l’idea di un new deal per un laboratorio ligure di cioccolato che, sulla scia di un volto televisivo famoso spinto dai sentimenti a fare l’imprenditore, può poggiare le fondamenta del futuro su solide basi, non solo economiche ma anche di contenuti con l’arrivo, direttamente da Noto, in Sicilia, del maestro pasticcere Corrado Assenza, autore di ricette a base di cacao almeno al sessanta per cento, e che ha avviato una sorta di “laboratorio parallelo” per produrre anche in terra ligure polveri naturali di frutta attraverso la disidratazione, come già fa nell’isola sicula. A questo si aggiunge un “cioccolato culturale” visto che “Lavoratti 1938” presenta prodotti in confezioni ecosostenibili cherichiamano libri e portamatite. Le cronache dell’annuncio hanno definito la nuova avventura del mattatore di “Che tempo che fa” sulle reti Rai di una sua “seconda vita”, “un ritorno nella natìa Liguria”.
A fargli compagnia l’amico di infanzia e socio in questa impresa il ristoratore Davide Petrini, già campione europeo di apnea. A dare eco al cioccolato by Fabio Fazio, sia il lancio con una conferenza stampa a Portofino nel ristorante di Carlo Cracco, che la compagna di duetti tv, Luciana Littizzetto che alla prima occasione lo ha canzonato ricordando, appunto, al suo “Fabietto” che si era dato al cioccolato. Per Fazio, comunque, rilevare un laboratorio di cioccolato significa “un modo di riassaporare l’infanzia e la magia di quelle uova di cioccolata che i nonni mi donavano a Pasqua.
E poi ridare vita a un laboratorio di cioccolato mette buonumore”. E poi, come detto, le finalità non imprenditoriali. “Un’avventura – ha tenuto a precisare all’annuncio dell’iniziativa Fazio –
che non nasce con volontà speculative, di mero business, ma per creare una oasi di pace”. E per gli amanti del gusto, del buonumore ma anche del buon cioccolato, “sfogliando” i prodotti “Lavoratti 1938” si possono trovare i “tartufotti spolverati” gusto fichi e cannella, ma anche mandarino tardivo di Cianciulli o ancora nocciola tonda di Giffoni. E insieme alle sopracitate matite di cioccolato e alla gamma di tavolette, tutte rigorosamente presentate come copertine di libri, anche una varietà di scorzette ricoperte di cioccolato fondente e delicate creme spalmabili. “Marco Ferrari dirige il nostro laboratorio – spiegano dalla Lavoratti 1938 – con grande esperienza e con passione autentica e instancabile curiosità.
Il prezioso cioccolato di San Josè, utilizzato dai migliori pasticceri e chef stellati, è stato scelto come vettore più adatto per poter apprezzare i sapori e i profumi del Mediterraneo”. Nei giorni scorsi, poi, è stata presentata “L’originale”, una pralina in collaborazione con Parmigiano Reggiano, “una ricetta inedita che stupirà per intensità e singolarità” annunciano da “Lavoratti 1938” con il volto di Fabio Fazio a fare da garanzia. Infine la “Biblioteca Lavoratti 1938”, che, come spiegato, sarà “un racconto fatto di gusti e sapori”, vere e proprie “collane” realizzate da coloro che vogliono “essere editori del cioccolato”.
Emporio Lavoratti
Via Parasio, 36 – 17019 Varazze (SV)
Tel. 01997210
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