Exit a Milano
Piazza Erculea
Telefono: 02 3599 9080
exit-milano.com
Ritrovarsi in una piazza anonima nel cuore di Milano a due passi dal Duomo, mangiare in un chiosco buona cucina d’autore e alzarsi divertiti e leggeri di testa quanto di pancia ma non di portafoglio. Senza le inevitabili e ormai insopportabili rotture di coglioni che tra benvenuto e antipasto ti fanno arrivare già sazio al piatto che avevi scelto all’inizio.
Insomma, Miracolo a Milano. La città che ha ritrovato la gioia di vivere degli anni ’80 dopo l’Expo, dove ogni idea buona diventa realtà ed è premiante e, per parafrasare al contrario Beppe Palmieri, ad alte prestazione deve sempre corrispondere alto profilo.
Lo sa bene il trio delle meraviglie di Contraste: Matias Perdomo, Simon Press e Thomas Piras hanno realizzato questo bistrot fichissimo, come si dice da queste parti, con personale di sala e di cucina che sembra appena uscito da una passerella di moda a far a contraltare ad una mise en place essenziale, nuda. Come ormai si usa quasi ovunque.
Ma attenzione, oltre questa cornice un po’ frou frou c’è cucina vera, solida e a prezzi popolari. La realizza Claudio Rovai che non è solo un mero esecutore dei piatti di Matias Perdomo, the niù Carlo Cracco che a breve ritroveremo in quache living, ma un interprete delle sue idee. Le esperienze all’estero e la buona tecnica di cui è dotato gli consentono infatti di attualizzare il pensiero di Contraste in questo luogo che è aperto dalle nove fino a sera, concepito appunto come un chiosco a servizio continuo.
La filosofia di Claudio Rovai è decisamente attuale: spesa al mercato, stagionalità, tecnica, estetica e memoria. I piatti sono belli, al palato abbastanza ecumenici, ma non si ha paura di osare nelle materie prime come le interiora che per fortuna stanno tornano di moda perché è qui il vero sapore dell’animale.
La sala gira che è una meraviglia, veloce, con un servizio di cena che inizia alle 19,30 e che in genere punta al doppio turno con il ricambio del tavolo. Buona carta dei vini, piena di spunti, e decisamente più ricca rispetto ai primi mesi quando la chiusura era alle 16.
Spenderete, a prescindere dal vino, dai 40 ai 50 euro che per questa città dove una pipì ai bagni pubbici costa mezzo euro è un vero record.
Ovunque voi siate, qualunque cosa facciate a Milano, un posto così vale la pena di una sosta
Fermata Missori della Metro.
Chiuso la domenica.
Orario continuo dalle 9 alla sera dal lunedì a sabato.
Ed ecco qualche foto, con l’avvertenza che il menu varia in continuazione. Ma almeno così potete avere una idea
Exit Milano Claudio Rovai Contraste
Dai un'occhiata anche a:
- Autem, il ristorante a Milano di Luca Natalini
- Lonigo (Vicenza). Ristorante La Peca dei fratelli Portinari
- Ristorante Da Giuseppe a Montemarzino (AL): indirizzo autentico del Basso Piemonte
- Antica Trattoria Moreieta 1890 ad Arcugnano: cucina veneta sui colli Berici
- Venissa: la magia del Wine Resort a Venezia
- Ristorante Trequarti di Alberto Basso a Val Liona (Vi)
- Clinica Gastronomica Arnaldo è la stella Michelin più longeva d’Italia, dal 1959
- Le Officine dei Marini: la cucina concettuale di Paolo Daghini a Pistoia