di Enrico Malgi
Alex Belingheri ci prova ancora, soltanto che stavolta ha cambiato lago per l’immersione del suo spumante da maturare in acqua, invece di quello d’Iseo, dove ha trovato ottima sistemazione il Nautilus CruStorico 2014 che ho recentemente recensito, l’Estremo Adamadus Metodo Classico Blanc de Blancs Extra Brut 2017 sperimenta le acque ghiacciate del lago d’Aviolo ai piedi dell’Adamello, collocato a 1930 metri di altezza.
Cosa spinge Alex, un simpatico e caparbio viticoltore di Artogne in Valle Camonica, ad agire così? La spiegazione è molto semplice: lui ci tiene a praticare una viticoltura a lotta integrata, alternativa, sana e naturale, che va oltre il biologico. Per questo è diventato socio del PIWI, un’associazione che persegue lo scopo di coltivare vitigni resistenti in modo da eliminare i trattamenti anticrittogamici e produrre vini di altissima qualità senza inquinare l’ambiente.
La produzione di vini aziendali, iniziata nel 2003, prevede sette etichette tutte confezionate con vitigni rari e resistenti. Per questo spumante, per esempio, è stata utilizzata la varietà Souvignier Gris, un incrocio avvenuto in Germania tra il Seyval e lo Zaheringer che soltanto nel 2014 è stato iscritto nel Registro Italiano della Varietà.
Il vino ha sostato per sei mesi sulle fecce nobili ed ha trascorso poi quaranta mesi in bottiglia di cui trentasei mesi a dieci metri di profondità al buio nel lago d’Aviolo a temperatura e pressione costanti. Tasso alcolico di dodici gradi. Prezzo finale di 42,00 euro. Del millesimo 2017 sono state prodotte 1825 bottiglie da 750 ml e 20 magnum.
Perfetto il colore giallo paglierino lucente ed attraente. La corona di spuma è leggera e flessuosa ma anche alta e compatta. Il coreografico perlage mette in mostra tutto il suo ampio potenziale, ricco com’è di bollicine sottili, affusolate, numerose e persistenti. Il gioviale e bene articolato bouquet recita magistralmente la sua parte da protagonista assoluto, dispensando copiosi e persistenti profumi di tanta bella frutta fresca, stuzzicanti nuances floreali e minuzie vegetali per un’amplissima capacità olfattiva. In particolare si percepiscono fragranze di pesca bianca, cantalupo, clementina, zagara, glicine, salvia e timo, oltre a gradevoli pertinenze di dolci fatti in casa e ad un respiro minerale e lacustre. Sorso petillant, fresco di incisiva acidità, secco, gentile, accattivante, armonioso, sospiroso, morbido, intrigante e sapido. Gusto denso e cremoso, che si muove al ritmo di una delicata carbonica e che poi declina finezza, eleganza, rotondità e voluttuosità. Chiusura sopraffina, impeccabile e deliziosamente appagante. Da abbinare ad un risotto ai frutti di mare, carne bianca, latticini e/o ad una pizza fritta napoletana.
Faccio i miei complimenti ad Alex che mi ha favorevolmente impressionato pure stavolta con questo eccellente spumante. “Sarà questo il futuro?”, come viene riportato nella controetichetta della bottiglia con chiaro riferimento ad una viticoltura diversa dal solito, naturale e sostenibile ed anche alla vinificazione ed alla maturazione del vino in modo così originale. Non so dare una risposta precisa a questo quesito, ma Alex ci crede fermamente e vuole continuare su questa strada. Allora se questo è il tuo progetto di vita vai avanti così Alex!
Agricola Vallecamonica
Artogne (Bs) – Via Fornaci, 34
Cell. 335 5828410
alex@vinivallecamonica.com – www.vinivallecamonica.com
Enologi: Alex Belingheri e Nico Danesi
Ettari vitati: 4 – Bottiglie prodotte: 20.000.
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