Sì, avevo una voglia matta di intervistare Valerio Visintin, almeno quanto Ilaria D’Amico di far parlare Gheddafi. Non fosse altro per il post più stomachevolmente mieloso della storia del 2.0 a cui Maroni avrebbe dato il massimo vino frutto visti i dieci metri di lingua necessari per berlo.
No, Minzolini e il Cavaliere non c’entrano, lì era la vecchia tv.
Un post talmente improbabile da far decidere al nostro Critico di affiliarsi a Puntarella Rossa, il sito diretto da Hua Guofeng, per non sputtanarsi.
Ho dato la caccia a Valerio chiedendo informazioni a via Solferino, ma nessuno lo conosceva. Neanche i miei amici di sempre: bah, credo che sia nel settore spettacoli mi hanno risposto.
Alla fine Ilaria Bellantoni (in causa con Feltrinelli perché hanno pubblicato il libro con tre anni di anticipo) mi ha indicato dove trovarlo: nel frigorifero di Cracco in via Hugo. Sono entrato senza difficoltà nello studio più televisivo di Milano approfittando del fatto che tutti, anche gli uscieri, erano distratti dal tavolo di Bonilli.
Ho fatto un po’ di provviste per gli amici: pane cafone per Pagano e piadine secche per Bernardi, un po’ di Selosse da spruzzare tra Pietrasanta e Forte, tortellini per Bonilli.
Dopo aver ripulito il tutto, gli altri tavoli per vendicarsi hanno fatto da palo perché aspettavano la comanda da circa un paio d’ore, mi sono diretto in cucina.
Apro il frigorifero e lo becco mentre sta addentando il pollo arrosto del 1995.
Com’è?
Cosa, com’è?
E chennesò. Voi polenta iniziate sempre così le conversazioni. Vabbuò: Valerio comme stai?
Sto bene, ma tu chi sei?
Sono Pignataro
Lo sai che ti schifo, con te non parlo. Non mi disturbare o chiamo il 118.
Superiamo i rancori personali, altrimenti scadi a livello di Marchesi. Dimmi, ti è piaciuta Identità Golose?
Molto
Incredibile, non avrei mai pensato che avresti visitato Identità per partecipare ai seminari dei migliori cuochi italiani e internazionali visto che odi Marchi e Zanatta.
Ma cosa credi? Solo un vero coglione, uno veramente ottuso insomma, non avrebbe approfittato dell’occasione. Tra l’altro abitando a Milano e risparmiando le spese di viaggio e di albergo che male non fa. Bisognerebbe essere il più stupido degli uomini per non aver approfittato, solo il più imbecille degli esseri viventi avrebbe disertato.
Ma avevi l’accredito?
Io non sono un pagliaccio come voi giornalisti, come noi giornalisti, come voi giornalisti venduti. Ho pagato come un cliente nornale.
Ah, davvero
Sì, lo trovi strano?
No, anche io pago i conti.
Sicuramente con carte di credito false, tu sei napoletano.
Vabbene Valerio. Ma Identità Golose ti è piaciuta? Dillo a zio.
Sì.
Si?
Si.
Come mai? Nessuno ti pensava mortificando il tuo narcisismo e facevano piatti che a te non dovrebbero piacere.
Guarda, ho scoperto una cosa fantastica: ci sono buoni ristoratori anche al Sud, a Modena per esempio. Da New York si può prendere l’aereo e in sei, sette ore al massimo sei qui. Insomma, il mondo è piccolo, mica è ristretto ai Navigli
In effetti questo è stato un problema per chi fa polenta e osei
Sì, ma sono stato affascinato dal bollito non bollito di Massimo Bottura. Un piatto concettualmente molto moderno
Ma che dici, è di dieci anni fa!
Non è vero, per voi della Casta forse sì. Ma per noi del popolo è una novità assoluta.
Ma cosa è il bollito non bollito?
Hai presente il croccantino loaker di foie gras?
Sì ma quello è di Uliassi
Chi è Uliassi?
Il cugino di Ulisse. Lasciamo state, mi dicevi del bollito
Sì, la cotoletta alla milanese è fantastica e tutte le guide sono un grande imbroglio.
Valerio, mi dai una tua definizione di cucina?
Scusa, ma che c’entra. Io scrivo per rompere solo i coglioni: a chi lavora nei ristoranti in primo luogo. Dammela tu la definizione di cucina.
Quale?
Che?
Perché non ti sei tolto l’impermeabile?
Hai ragione, in questo frigorifero fa caldo. Ma non vorrei scoprire troppo i miei connotati
Ma tutti li conoscono a Milano
Sono falsi. Mi scambiano per Arrighi, il servo di Sarkozy e Ducasse.
Cosa provi a distruggere un ristorante?
Hai presente Enola Gay?
E quando ha chiuso Cavallaro?
Il mio primo coitus non interruptus
Qual è la tua missione?
Credo sbugiardare le guide per poterne fare una tutta mia. Vuoi un po’ di pollo Arena? Questa sì che è cucina
Ok Valerio, prendo il Tavernello e brindiamo all’alta cucina italiana
Non dimenticare il bollito non bollito di Sadler
No, non lo dimentico, Valerio, tranquillo a zio.
Scusa, ho una curiosità. Ti faccio questa domanda personale ma non vuol dire che ci avviciniamo: esiste un formaggio chiamato mozzarella dalle tue parti?
No, quello lo fanno vicino Tunisi inieme alla panissa
Ho troppa fiducia nella intelligenza di chi legge per dover spiegare che questa è una presa per i fondelli, una intervista inventata. Ma visto il livello dei commenti in alcuni post qui e altrove è sempre meglio essere precisi.