di Marco Bellentani
Diego Bosoni, ragazzo di Ortonovo, è famoso nello stivale con la cantina di famiglia, condotta con spirito avveniristico dal padre, Paolo; Lunae. Nella grande cantina ligure, Diego – studiando agraria – è cresciuto, si è formato e, oggi, ha definito una sua visione personale del vino. Così quando ci ha chiamato, promettendoci novità in esclusiva, mai ci saremo aspettati che avesse fondato una propria maison, appunto la Diego Bosoni. L’impulso è quello di un’avventura che riflettesse una visione intima del vino, propria. Sulla terra, sulla natura, sulla volontà di unire salubrità e interventismo ridotto all’osso, verso una concezione antica di fare vino senza disdegnare i mezzi moderni del vino. E’ proprio il sapiente uso dell’equilibrio tra natura e cantina ad aver sviluppato i migliori vini del genere, donando a questo mondo maggior verità, maggior senso etico per ciò che ci circonda e per il consumatore.
Una rivoluzione – diciamocelo – che lo porta ad offrire su un mercato fino ad adesso inesplorato, due tipologie, un ancestrale rifermentato in bottiglia, e, prossimo ad uscire, un orange di vermentino (assaggiato in botte, non mancheremo di recensirlo, le premesse ci sono tutte). L’incantatrice è appunto l’ancestrale che sfociando in un terreno naturale, viene ottenuto da Vermentino, Albarola, Malvasia e altre bacche locali che lo avvicinano alle versione tradizionaliste del vicino Candia piuttosto che dei Colli di Luni. L’aspetto tecnico che più interessa, detto dei vitigni e di suoli sparsi per i possedimenti di famiglia, tra le Alpi Apuane e Castelnuovo Magra (SP), è la vinificazione: Metodo ancestrale, pressatura soffice sotto azoto, mosto in vasca d’acciaio per una fermentazione a temperatura controllata. L’approccio naturalista, dunque, incontra mirati interventi dell’uomo che decide tuttavia di far evolvere da solo il vino, in bottiglia, per sei mesi.
Il giallo delle bacche locali viene attenuato da il residuo nebbioso della rifermentazione: vinoso, cedrino, crema, e leggero influsso amaricante verso un’acidità di buon livello. La bollicina è soffice soffice, naturale, così come la salubrità di un vino leggero ma presente, da bere e ribere. Non stona nemmeno quell’effetto della fermentazione che ci lascia in balia tra tecnica e natura.
La sensazione è che nel tempo questa avventura ci regalerà alcune perle, ma già da ora l’esordio di Diego Bosoni con la sua azienda vitivinicola (in attesa dell’imminente Orange dal nome Padre e Figlio) è sicuramente di livello. L’incantatrice, spumante ancestrale, è piacevole e soprattutto diverso da tutto ciò che continua a fare con la casa madre. Un coraggio che va premiato.
Prezzo: 13,50 euro
Diego Bosoni
via Bozzi 63
19034 – LUNI (SP)
Tel: 0187-660187
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