di Enrico Malgi
Quando si parla dell’Es Primitivo Salento Igt di Gianfranco Fino e di sua moglie Simona Natale si è sicuri di stare alla presenza di un vino straordinario, che mantiene costantemente nel tempo il suo inossidabile fascino. Un vino unico ed iconico prodotto dal 2004 e che da subito ha catalizzato l’attenzione dei media e dei consumatori. Ed è per questo che l’Es non ha bisogno di seguire nessuna moda e, perché ogni anno è sempre un grande successo, com’è capitato puntuale per l’ultimo millesimo 2018 appena messo in commercio e che ho assaggiato proprio in questi giorni.
Il vino è frutto di una viticoltura biologica con pratiche biodinamiche non certificate. Vendemmia a fine agosto tra i comuni di Manduria e Sava in provincia di Taranto, con lieve appassimento delle uve sugli alberelli vecchi di sessant’anni. Dopo la svinatura il vino transita per nove mesi in barrique di rovere francese metà nuove e metà di secondo passaggio. Dopo viene imbottigliato per affinarsi per altri sei mesi. Tasso alcolico di sedici gradi. Prezzo finale in enoteca di 45,00 euro. Bottiglie prodotte per questo millesimo numero 15.000 da 750 ml.
Alla vista si presenta un colore rosso rubino giovane e scintillante. Intensi, avvolgenti ed affascinanti profumi di ciliegia, di prugna, di confettura di mirtilli, dell’immancabile e varietale fragola, di uva passa, di fichi secchi, di mandorle amare e di funghi. In appresso il naso aspira poi modulate essenze di foglie di geranio, mirto, chiodi di garofano, noce moscata, zenzero, pepe nero e cannella. Non mancano poi manifestazioni di liquirizia, caffè, balsamo e catrame. Tracce empireumatiche e leggermente affumicate. Sorso certamente caldo ed ampliato da un’energia scalpitante e seducente, che riverbera così una grande fierezza gustativa. Trama tannica ben tessuta. Nonostante l’appassimento delle uve si riscontra un’ottima carica di acidità, unita insieme ad un alto valore glicerico. Coté sapido, minerale, strutturato, bene equilibrato e perfino elegante nella sua estetica e perfetta forma. Sviluppo palatale carnoso, austero, sontuoso, rotondo e tonico e connotato da slancio e verticalità. Frutto maturo e croccantee. Vino ancora molto giovane, che darà il meglio di sé tra qualche anno. Chiusura in piena spinta, scattante, lunghissima, appagante. Insomma un capolavoro di vino, dotato di complessità e naturalezza che solo i fuoriclasse assoluti sanno esprimere. Un vero gioiello enologico da consumare in abbinamento a piatti di carne arrosto, brasati e formaggi stagionati. Alé.
Sede a Sava (Ta) – Via Piave, 12
Tel e Fax 099 – Cell. 320 7803978 – 348 8838639
gianfrancofino@libero.it – www.gianfrancofino.it
Enologo: Gianfranco Fino
Ettari vitati: 12 – Bottiglie prodotte: 25.000
Vitigni: Primitivo e Negroamaro.