GIANFRANCO FINO
Uva: primitivo
Fascia di prezzo: da 35 a 40 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
VISTA 5/5 – NASO 26/30 – PALATO 28/30 – NON OMOLOGAZIONE 33/35
Sig. Fino, perché ha chiamato questo vino Es e che vuol dire? Gianfranco Fino non ha bisogno di pensarci su più di tanto e subito mi dà la risposta: “L’Es secondo Freud rappresenta l’istinto e la passione sfrenata, che poi sono le stesse emozioni con cui è stato prodotto questo vino, senza condizioni, senza regole, al di là dello spazio e del tempo, della logica e della morale. Non conosce il bene, né il male. L’Es sottostà ad un solo principio: il piacere”. Un vino quindi, se ho capito bene il messaggio, che vuole comunicare forti emozioni, un piacere nell’anima e nel corpo, una felicità infinita, una voluttuosa sensazione di appagamento e un abbandono totale, senza pudori, senza costrizioni e senza limiti. Può essere un rimedio contro le insidie quotidiane, una panacea contro i mali. E’ un elisir che ti stordisce e che ti catapulta in un’altra dimensione e in un’altra vita, è così? Ognuno di noi dia la sua risposta!
Nella Puglia attuale, produttrice di vini di assoluta eccellenza e che in un decennio ha saputo cambiare rotta dimezzando la sua produzione da circa 12 milioni di ettolitri agli attuali 6 e mezzo a favore di una riconosciuta qualità, Gianfranco Fino rappresenta l’emblema di questo radicato mutamento. Poche bottiglie e soltanto due etichette (a parte l’Es, confezionato con il Primitivo di Manduria, produce anche lo “Jo”, con Negroamaro in purezza), sono bastate per farsi conoscere ed apprezzare sui mercati nazionale ed estero e dalle guide specializzate ed assurgere, così, al ruolo di nuovo profeta della viticoltura “apuliana”. Giovane viticoltore ed enologo caparbio, risoluto e preparato, Gianfranco ha iniziato la sua avventura nel 2004 con l’acquisto di un piccolo vigneto di Primitivo vecchio di cinquant’anni. Due anni dopo ecco l’acquisizione di un altro piccolo appezzamento di Negroamaro e poco altro ancora, per un totale di superficie aziendale di nemmeno sette ettari. Accanto a lui (non si dice forse che un “grande” uomo ha sempre vicino una “grande” donna”?) la sua compagna di vita e di avventura Simona, che condivide e appoggia in toto la sua passione. Gianfranco riflette in modo assoluto il suo vino: passionale, combattivo, istintivo ed esuberante. Vive questa sua avventura come una mission e una battaglia da portare a compimento in questo specifico territorio già vocato alla viticoltura fin dal I secolo a.C., quando Orazio decantava nelle sue Odi il vino prodotto nella zona del fiume Galeso, alle porte di Taranto, paragonandolo addirittura al Falerno!
La vendemmia viene effettuata con le uve leggermente appassite. La macerazione avviene in tino di acciaio inox per tre-quattro settimane. Dopo la svinatura, il vino passa in barriques di rovere francese di primo passaggio per dodici mesi, senza essere filtrato e chiarificato e completa l’affinamento con altri sei mesi in bottiglia, prima di essere messo in commercio. Il millesimo 2009 raggiunge un tasso alcolico di 16,5° C! Il colore è rubino scuro, con sfumature granata sull’unghia. I profumi sono eleganti, molto intensi e variegati: ciliegie e amarene mature, liquirizia, sentori vegetali e note speziate. In bocca si avverte una sensazione calda ed alcolica, stemperata subito da una tonalità fresca e piacevole, per l’ottima acidità. I tannini sono leggermente allappanti per la giovane età del vino ed il gusto è allietato da sentori fruttati, balsamici, cioccolatosi e speziati. Il finale è un Km lungo e appaga totalmente la beva. Un vino strepitoso, opulento, vellutato e persistente, che fa onore al territorio ed al produttore. Si abbina molto bene a primi sostanziosi, tagliata di manzo e formaggi stagionati. Peccato che sia una chicca per pochi eletti! Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Lama (TA) – Via Fior di Salvia, 8 – Tel. e Fax 099/7773970 – Cell. 348 8838639 – gianfrancofino@libero.it – www.gianfrancofino.it – Enologo: Gianfranco Fino – Ettari: 7 – Bottiglie prodotte: 12.000 – Vitigni: Primitivo e Negroamaro.
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