Errico Porzio, Milano
Via Andrea Solari, 34
di Antonella Amodio
Errico Porzio, pizzaiolo social con 2 milioni di follower, punta ora a Milano, dove apre la sua sedicesima pizzeria, la prima al Nord. Il suo piano di espansione si concentra sul sud Italia, con nuove aperture previste tra la Puglia (Lecce, Taranto) e la Sicilia. Errico Porzio ha aperto in zona Porta Genova, un quartiere già noto per la presenza di tante pizzerie come Sorbillo, Capuano’s, Cocciuto, Pizzium. Una scelta non casuale, mirata ad una clientela di qualità. Nonostante la concorrenza nella zona l’obiettivo di Errico è quello di distinguersi offrendo una pizza napoletana che esalta la tradizione, rivolgendosi ad un pubblico attento e curioso. In via Solari 34, dopo sette mesi di lavori, ha spalancato le porte Errico Porzio, la pizzeria con una sala da 80 coperti, vetrine su strada, due forni e uno riservato al senza glutine, e a breve con la disponibilità di due dehors. Nonostante il cattivo tempo, l’inaugurazione di mercoledì 24 Settembre ha attirato una folla di persone e le richieste di selfie sono state così numerose che non è riuscito ad accontentare tutti. Un successo annunciato!
Milano è un fuori programma dunque, visto che il progetto di aperture di nuove sedi punta al Sud Italia?
Milano rappresenta una nuova e stimolante sfida, un’aggiunta inaspettata al mio progetto di espansione nel Sud Italia, ma che ho rivisto nel piano di aperture e che nei prossimi mesi vedrà altre due sedi in altri quartieri di Milano, portando gli altri format di successo. L’idea di aprire qui è nata dalla presenza di una grande comunità meridionale che mi ha accolto con entusiasmo. Infatti sin dai primi giorni di apertura si è radunata nei mie tavoli. È un’emozione incredibile poter offrire un angolo di autenticità e tradizione. Milano mi aspettava, ed è la città con più pizzerie in Italia, non potevo non esserci e poi sono entusiasta di portare la mia visione della pizza napoletana in questa città vibrante e cosmopolita che mi ha accolto con affetto.
La tua pizzeria a Milano rappresenta la numero 16. Cosa hai imparato dalle aperture precedenti che ti ha aiutato a prepararti per questa nuova avventura meneghina?
Ogni apertura è un’esperienza unica, ma ho imparato l’importanza di conoscere il territorio, le usanze e il pubblico locale.
Cosa hai portato a Milano?
A Milano ho portato la mia pizza, il mio impasto, il menù che si trova in tutte le sedi e che da ottobre avrà una pizza dedicata a lei, la città della moda e del lusso, attivissima sotto il profilo economico e culturale. Da bere c’è la birra partenopea e il sottofondo musicale è napoletano. Insomma, c’è un pezzo di Napoli che oggi rappresento come pizzaiolo. Ho portato anche l’anima pop e verace della pizza, come piatto per tutti. La Margherita costa 7,50 euro e la più cara non supera i 14,00 euro, gli stessi prezzi della sede sul lungomare di Napoli. Per adesso a pranzo abbiamo eliminato il costo del coperto per incentivare la cultura della pizza a pranzo, usanza più napoletana e meridionale.
Possiamo dire che i primi giorni si sono mostrati positivi, vista l’affluenza?
C’è una media di 300 coperti al giorno, che si spera raddoppi nel fine settimana. L’obiettivo è di fare 2000 coperti a settimana.
Milano è una città con una scena gastronomica molto competitiva, anche con le pizzerie. Qual è il piano di Errico Porzio per attrarre i clienti e farli tornare?
Punto sulla tradizione, sullo stile napoletano della pizza e sulla qualità. C’è una varietà di gusti incredibili, con oltre 50 pizze in menù, tra tradizionali, social, special, impasti integrali, cereali, vegane, e proposte senza glutine e senza lattosio. Voglio che i clienti tornino per assaggiare altre pizze e vivere un momento di convivialità e autenticità.
La pizza più richiesta?
La Spakkanapoli, composta di quattro gusti (Montanara Classica, Pizza Fritta, Margherita DOP e Saporita), e la Non Fare la Capricciosa.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con la tua pizzeria a Milano e, in generale, con il tuo marchio?
Il mio messaggio è semplice: la pizza è un simbolo di condivisione e comunità. La mia pizzeria ha un ambiente accogliente e punta a offrire un buon servizio. La qualità e la passione sono alla base di tutto ciò che facciamo. Perché anche trasmettere un messaggio saddasapefa!
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