LE CANTINE DI HESPERIA
Uva: pallagrello nero
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
A un anno e mezzo il Pallagrello di Anna ha conservato intatta la freschezza mentre il vetro ha contribuito senza dubbio ad un maggiore equilibrio e piacevolezza. Direi quasi si sentono gli studi toscani della giovane enologa di Castel Campagnano perché il bicchiere è evoluto soprattutto in direzione della piacevolezza e della morbidezza anche se la dinamicità in bocca non ne esce al momento penalizzata, anzi: il vino è sicuramente ancora molto giovane, di un bel rosso rubino carico, al naso dopo una breve zaffata di vaniglia torna prepotenze e assoluta la frutta rossa matura, amarene e prugne, con un leggero sottofondo balsamico. La beva, dicevo, è molto immediata e prosegue fino in fondo con molta traquillità e piacevolezza, direi che siamo in presenza di un vino di cui si finisce la bottiglia proprio per queste caratteristiche. Alcol e struttura sono presenti ma non stancano affatto. Insomma, direi sicuramente che anche da queste parti, siamo nella zona caiatina, l’annata 2004 sta riservando gradevoli sorprese. Sugli abbinamenti salirei un po’ di quota, approcciando carni in umido o alla brace, oppure buoni pecorini stagionati.
Assaggio del 20 marzo 2006. Anna Della Porta procede su due strade in legno, il Casavecchia viene pensato sui tempi lunghi e lavorato in legno mentre il Pallagrello è interpretato come vino quasi di pronta beva e dobbiamo dire che probabilmente la 2004, vendemmia buona per i bianchi campani ma tragica per gran parte dei rossi, può darle ragione. La struttura del bicchiere infatti non è esagerata mentre i tannini sono praticamente risolti, prevale in questo momento, il vino ha evidentemente bisogno di almeno altri sei, otto mesi di bottiglia, la freschezza e la mineralità prevalgono su tutte le altre componenti con il risultato che in questo momento il Pallagrello 2004 appare un po’ slegato, sembra quasi sfuggire in bocca. Problemi di riequilibrio, dunque, da affidare semplicemente al tempo necessario per far lavorare il frutto: è alle porte comunque, e sono sicuro diventerà la nota principale, una grande eleganza che è la caratteristica di questo gracile vitigno. La spalla acida consente anche di prevedere con grande faciltà una lunga evoluzione per cui sarà molto interessante riprovarlo da qui a qualche anno. Quando Luca Pollino, enologo dell’Enoteca Italiana di Siena, ha saputo il prezzo fatto al ristoratore, siamo a meno di 6,50 euro, ha strabuzzato gli occhi. Ricaricato del 100% significa pagarlo 14, 15 euro alla carta. Questi sono i vini di cui abbiamo bisogno: tipici, buoni, riconoscibili, ben venduti e ben pagati. Lo beviamo, al momento, su maialino e papaccelle, sul polpo affogato o su un piatto di pasta al pomodoro.
Sede a Castel Campagnano. Via Roma, 11. Tel. e fax 0823.863075. Enologo: Anna Della Porta. Ettari: 4. Bottiglie prodotte: 15.000. Vitigni: pallagrello bianco, pallagrello nero, casavecchia.
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