di Virginia Di Falco
Edda e Ella a piazza Bologna è una delle decine di nuove aperture registrate nel 2016 a Roma. Già. Registrate. Ho usato non a caso questo termine perché in realtà – esattamente come il 99% delle nuove aperture – è stata, per così dire, iscritta nel registro degli … inaugurati. Poi però se ne sono perse le tracce in rete. In buona compagnia con la maggior parte di locali e localini più o meno buoni, più o meno ‘multifunzionali’, più o meno di design aperti quest’anno.
Edda e Ella è stato inaugurato abbastanza in sordina, potremmo dire tra pochi intimi, a metà ottobre scorso. Anche perché è un’operazione quasi familiare. I soci sono i fratelli Gastone e Franco Pierini, nome conosciuto a Roma nel campo della ristorazione, che con questo locale ‘doppio’ hanno voluto continuare, con il cibo da strada e con una bottega, il discorso iniziato qualche anno fa con ProLoco Pinciano in zona Porta Pia, insieme a Fiorentina Ceres e Vincenzo Mancino.
Si tratta di un locale doppio, nel senso di due vani adiacenti con due entrate su piazza Bologna: a sinistra c’è Edda, con i piatti caldi di cucina romana da asporto e a destra c’è Ella con la bottega e la gastronomia. Insomma, due sorelle gemelle ma diverse, separate alla nascita dalla crudele burocrazia giacchè incomprensibili codicilli hanno impedito che ci fosse tra le due una porta comunicante.
Poco male: se avete voglia di un piatto caldo entrate da Edda, se invece siete tentati da un panino con la porchetta o da un maritozzo entrate da Ella.
Un sorriso, grande cortesia e professionalità ma soprattutto tanto entusiasmo nel farvi assaggiare le varie specialità li trovate sia di qua che di là.
Lo diciamo subito. I prezzi non sono quelli delle gastronomie da supermercato, né delle paninoteche, né, tantomeno, delle pizzerie al taglio. Il pane, le carni, i salumi, i formaggi, le conserve, le verdure, gli ortaggi, provengono da una selezione studiata e accurata – quella di Vincenzo Mancino – tra i piccoli produttori laziali. Produrre e distribuire ‘in piccolo’ costa. Si sa. Eppure conviene ribadirlo. In questo caso come altrove è solo una questione di scelta consapevole: qui una ‘tasca’ di pane con polpette al sugo costa 4 euro, esattamente come un trancio di pizza all’uscita della fermata Colosseo della metropolitana.
Da Edda, al banco delle pietanze calde trovate il meglio della cucina ebraico romanesca: la coda alla vaccinara, con tanto di aggiunta di sedano e cacao, come nella ricetta originale; le polpette al sugo, le polpette in brodo con verdura, il baccalà al sugo con l’uvetta, la picchiapò, la cicoria ripassata, il broccolo romano, e così via. Vengono serviti in ‘tasche’ di pane morbido, a metà tra focaccia e pizza bianca, oppure nelle coppette di carta (la piccola a 6 euro, la grande a 9). Da bere, ottime birre artigianali o succhi. Il pane è leggero come una nuvola, le polpette sono tenere e gustose, la ricetta della coda più che indovinata. Un solo appunto … organizzativo: perché non lasciare al cliente la parte del panino che si taglia per fare la tasca?
Da Ella, invece, potrete sbizzarrirvi con il classico panino, dalla porchetta alla spianata romana, dal conciato di San Vittore al caciofiore della campagna romana, dalla ricotta di pecora della Sabina al prosciutto di Bassiano: una selezione Di Origine Laziale nella quale Vincenzo Mancino è davvero imbattibile. Ma soprattutto, vi attende la più golosa delle interpretazioni del classico maritozzo romano. Qui in versione sia dolce che salata. La versione dolce, con impasto multicereale, panna montata di ora in ora e servita al cucchiaio con un’aggiunta di mosto cotto è una goduria che difficilmente dimenticherete. Ma anche le versioni salate, ad esempio con la ricotta, fanno davvero gola. Allo stesso tempo siete in bottega, si possono comprare pasta, marmellate, vino, birra, sott’olio, oltre che gli stessi prodotti freschi del banco.
Potete scegliere di portar via (entrambi i locali sono attrezzati con materiale ecologico da asporto) oppure, come ho fatto io, accontentarvi dei piccoli sgabelli, per capire davvero il posto e il cibo: se e come funziona, come si trattano i clienti di passaggio o gli habitué (il posto è appena nato ma conta già il suo pubblico di affezionati). D’altro canto, siete circondati da cose belle e buone, da un arredamento fatto con piccoli oggetti, poveri ma ricercati, in un ambiente complessivamente di grande gusto e confortevolezza. Il personale è giovane e motivato, conosce bene quello che propone e lo sa vendere.
Insomma, la zona di piazza Bologna si sta decisamente svegliando da un letargo gastronomico durato decenni. Un posto come Edda ed Ella aggiunge una voce bella, forte e convincente. Non possiamo che esserne contenti.
Edda ed Ella
Piazza Bologna 27, 28
tel. 06\44238960
Aperto tutti i giorni dalle 10.30 alle 15 e dalle 17 alle 21
Domenica chiuso.
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