Cantine San Marzano
Uve: chardonnay e moscato
Fascia di prezzo. 14,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 27/30 – Palato 27/30 – Non omologazione 29/35
L’altra faccia del bianco pugliese che cerca di trovare alternative ai classici ceppi territoriali, che stazionano soprattutto nel vocato comprensorio della Valle d’Itria. E così si utilizzano svariate varietà non autoctone e perfino internazionali per arrivare a conseguire i migliori risultati. A questo compito non viene meno un’azienda importante come le Cantine San Marzano, una cooperativa tarantina connotata da grandi numeri e sorta oltre cinquant’anni fa. I soci conferitori sono oltre 1.500, i quali gestiscono complessivamente 1.000 ettari vitati. Venti le etichette confezionate con oltre nove milioni di bottiglie l’anno esportate in Italia ed all’estero.
Appena un paio di mesi San Marzano fa ha lanciato sul mercato una nuova ed inedita bottiglia: Edda Bianco Salento Igp, un blend formato da uve chardonnay all’80% e saldo di moscato. Non c’è da stupirsi se accanto all’affidabile ed onnipresente chardonnay compare anche una percentuale di moscato, vitigno notoriamente aromatico ma che si presta bene alla composizione di vini secchi. Esempi simili in Puglia se ne contano moltissimi, a cominciare da uno dei migliori blend regionali come il Poggio al Bosco di Botromagno, che è prodotto con un 40% di malvasia che supporta magnificamente il preponderante greco. Senza dimenticare poi che il minutolo, altra varietà semiaromatica della Valle d’Itria, spesso contribuisce a formare etichette composite.
Naturalmente ho assaggiato il millesimo 2014 di Edda (cioè “lei” in dialetto pugliese e meridionale, riferendosi propriamente alla figura della donna del Sud, fascinoso emblema di prolificità e di lavoro), prodotto in sole 4.667 bottiglie numerate e che è maturato prima in acciaio e poi in barriques per quattro mesi. La gradazione alcolica arriva a toccare i tredici e mezzo.
Il colore che si scorge nel bicchiere è giallo paglierino carico attraversato da riflessi dorati. Impronta aromatica avvolgente e coinvolgente di frutta tropicale e nostrana di mango, papaya, litchi, pera, agrumi, nocciola, albicocca e pesca. Il bouquet esprime ancora gelsomino, acacia, lavanda e glicine, sensazioni vegetali e respiri vanigliati, speziati e muschiati. In bocca il sorso atterra sulla lingua lieve, ma predominante. L’impatto tattile è fresco, profumatamente aromatico, aggraziato, cristallino, delicato, agile, elegante, fine, equilibrato, morbido, sapido e con sottofondo fumé. Registro gustativo teso, appagante e seducente. Un vino veramente sorprendente, serbevole e connotato da un ottimo prezzo. Da provare come aperitivo con tartine, crudité di mare, crostacei, formaggi freschi ed affettati. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a San Marzano di San Giuseppe (Ta)
Tel. 099 9576100 – 9574181 – Fax 099 9576150 – 9571283
info@cantinesanmarzano.com – www.cantinesanmarzano.com
Enologi: Caterina Bellanova e Davide Ragusa
Ettari vitati: 1.000 – Bottiglie prodotte: 9.000.000
Vitigni: primitivo, negroamaro, malvasia nera, aglianico, sangiovese, bombino nero, merlot, aleatico, sauvignon blanc, chardonnay, minutolo, moscato e verdeca
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