di Raffaella Corsi
Solo quando si arriva a Montalcino, girato l’angolo da Siena, ci si rende davvero conto di che cosa è il Brunello. Bandiera indiscussa del Made in Italy, apprezzato e degustato in tutto il mondo; ma è qui a Le Prata, tra i vigneti di sangiovese, che il sapore di un calice acquista tutta la potenza e il vigore che deve avere. Il colpo al cuore decisivo arriva parlando con Gigliola Giannetti, produttrice dell’azienda Le Potazzine, colei che ha portato avanti questo progetto sin dall’inizio, a partire dalla nascita dell’enoteca nel 1987, poi il vigneto e il ristorante. Ci siamo incontrate la prima volta lo scorso anno al Vinitaly e da allora non ci siamo più lasciate; prima San Cassiano, poi Capri e ora Artimino, Gigliola appartiene a quella schiera di “veterani” che hanno sposato il progetto e la filosofia di “Salotti del Gusto”, e ne sono parte indiscussa e vera.
Gigliola va orgogliosa del soprannome nel tempo le è stato affibbiato, ‘la talebana’; lei ci crede, ci crede tanto e fa bene! Insieme all’altro creatore de Le Potazzine, Giuseppe Gorelli, hanno tirato su questo posto con lo stesso amore con cui hanno cresciuto le loro figlie, Viola e Sofia. Sono proprio loro ‘le potazzine’, termine che a Montalcino indica le cinciallegre, piccoli uccellini vivaci e colorati abitatori delle campagne toscane, e nomignolo affettuoso con il quale nonni e genitori si rivolgono alle loro bambine. Con la nascita di Viola nel 1993 nasce l’azienda vinicola, ampliata con l’arrivo di Sofia. E infine il ristorante nel cuore di Montalcino.
Gigliola ama definirsi un’autoctona, anzi, un’autoctona talebana: è davvero profondo il suo amore per il Sangiovese grosso, dagli acini grandi e scuri, da cui nasce il suo Brunello. “Bisogna crederci sempre”, e lei lo ha fatto, caparbiamente, andando contro le mode passeggere, contro chi voleva strenuamente la barrique, chi le chiedeva tagli bordolesi.
“La tradizione va rispettata e quando si ha un Sangiovese così va solo onorato; questo è un monovitigno che non ha bisogno di legno, di costruzioni, di tagli. Con Le Potazzine, in questa terra baciata da Dio, vogliamo continuare ad essere espressione di tipicità, qualsiasi cosa accada”. Ecco che viene fuori tutto il carattere, la grinta e la passione di Gigliola, grazie alle quali nasce un vino elegante, dall’intreccio olfattivo suadente, che riporta alla terra, alla confettura di frutti rossi, ai petali di rosa, alle spezie dolci.
Ne basta un sorso ed è subito accattivante e intenso. Un vino che non a caso è stato scelto dalla sommelier Alessandra Veronesi del Principe di Savoia di Milano tra le ‘Perle’ Salotti del Gusto.
“Bisogna amare le vigne come fossero delle figlie, – dice Gigliola – è lì che si fa il vino, non in cantina; se la terra e i vigneti vengono rispettati, loro poi ci ripagano, questa è la natura. Capitano vendemmie ottime, e vendemmie più difficili, controllare la natura è impossibile; nel 2006, la migliore annata degli ultimi anni, anche un bambino sarebbe potuto entrare in vigna a raccogliere l’uva. Ma può capitare anche una stagione difficile, come nel 2008, e le vere soddisfazioni arrivano proprio in questi casi; quando, nonostante le avversità, si riesce a creare un’eccellenza, come le guide ci hanno riconosciuto. E allora sì che ci sentiamo davvero dei vigneron, è nel nostro Dna, e non c’è certificazione bio che tenga”. Tanta energia, tutta distribuita tra i 5 ettari di vigneti, la cantina (ora in fase di ampliamento), l’enoteca in Piazza Garibaldi, tra le prime a Montalcino, e il ristorante, dove si fa rigorosamente cucina del territorio. Un consiglio: provate la Riserva di Brunello con l’agnello o con l’arrosto, non ve ne pentirete!
Tenuta Le Potazzine
Località Le Prata, 262
Montalcino, Siena
Tel. +39.0577.846168
tenuta@lepotazzine.it
www.lepotazzine.it
Vineria Le Potazzine
Piazza Garibaldi, 9
Montalcino, Siena
Tel. +39.0577.846054
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