E’ morto Marco De Bartoli, il grande vignaiolo del sole e del tempo

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Leggo attonita, non ci credo: a 66 anni  Marco De Bartoli non ha resistito al male e ha lasciato  la vita  che ha condotto con orgoglio e passione per la sua terra e le sue vigne.  L’ho conosciuto l’estate del 2009 in agosto,  in cantina. a Marsala. Avevo chiamato per un appuntamento, non ci conoscevamo, chiesi se potevo andare dopo qualche giorno – “no mi rispose quando deve venire lo decido io: domani” . Arrivai di pomeriggio nella sua casa – cantina di Marsala, la segretaria mi disse che era ancora su in casa e non si poteva disturbarlo, sarebbe sceso con i suoi tempi. Mi sedetti in una stanza- cortile, simile ad un antico impluvium romano, senza soffitto.

Dovunque vecchi oggetti sparsi, dopo un pò Marco scese, mi fece fare il giro in cantina, poi mi portò nella sua sala di degustazione, uguale  a lui, ogni cosa doveva avere un posto. Cominciammo a chiacchierare sul mondo del vino, me ne disse di cotte e di crude, invettive contro tutto e tutti:la rabbia di un uomo che ha provato a tenere unita la sua terra ma poi si è arreso ed è andato avanti da solo. Abbiamo parlato per ore, solo dopo un’ora abbondante ha tirato fuori bicchieri e bottiglie: di tutto, dalla linea dei vini fermi a vecchie annate di Bukkuram e Sampèri, i suoi  occhi profondamente azzurri luccicavano mentre versava il vino.

L’ho rivisto in ottobre l’anno scorso a Torino, per la Chiocciola di Slow Wine: nessuna meraviglia, la filosofia è quella. Anzi, lui ha fatto di più, ha stappato bottiglie importanti per i degustatori Slow Wine ma, non ha mandato i campioni: il mio vino va solo dove vado io, e a Torino lui c’èra in giacca e cravatta,  stava bene, quasi imbarazzato, non è un uomo da cerimonia Marco. Il mio ricordo è lì a Marsala , mente andavo via attraversando le vigne ad alberello e lui fermo che salutava da lontano, in mano stringevo una bottiglia di Vecchio Sampèri che conserverò sempre, ho imparato da Te Marco tante cose in quel pomeriggio di agosto, arrivederci grande, sorridente  e finto burbero vignaiolo, Gino (Veronelli ) ti aspetta, ve ne farete di risate:)

di Giulia Cannada Bartoli

 


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