di Marco Galetti
E’ finita la Quaresima, suonano le campane campane a festa dandosi il cambio nei rintocchi con quelle lombarde, la punta di fioretto lascia il posto a piatti di punta da gustare in punta di forchetta, in sintetico didascalico e tra i rebbi, qualche indicazione & considerazione, poi, sui titoli di coda, l’imprescindibile, in un paio di versioni base e ad alto tasso di salivazione ***
In punta di forchetta il mezzo pacchero Latini nella versione di Giovanni Mastropasqua
Il cotechino ancora caldo della Taverna dei Viandanti di Camparada, un vero peccato di gola, il suo nome risuona nei confessionali da quando la gola è vizio capitale
La Piazzetta Montevecchia, salame Brianza DOP e i tipici formaggini locali, salumi, salame, peccato trasversale
Osteria della Buona Condotta, Ornago, focaccia con carciofi e crudo di Bettella, dopo un piatto di questa prelibata focaccia dello Chef Matteo Scibilia, si raggiunge la pace dei sensi che compensa il peccato di gola…
Trattoria Visconti, Ambivere, tartare con prezzemolo, cipolla, capperi, acciughe e senape in grani, carne cruda, peccaminosa per eccellenza…
Trattoria Visconti, lasagne con ragù d’anatra, quando si supera la giusta misura nel dedicarsi ai piaceri del cibo… la porzione di lasagne non può essere per definizione scarsa o poco condita, prevedibile&inevitabile l’ingordigia suscitata alla sola vista di questa preparazione voluttuosa&godereccia
La Piazzetta, Montevecchia, ravioli di vitello tonnato e polvere di capperi, si può optare anche solo per un “divertente” assaggio, mantenendo il rigore necessario
Trattoria Visconti, Ambivere, gnocchetti di pane di lievito madre con ragù di coniglio nostrano, timo e caldarroste, che fanno il paio con…
Trattoria Visconti, Ambivere, pappardelle maison con ragù d’anatra, timo e fave fresche, quando la foto fa anche il lavoro di chi scrive…
Da Basilio, Vimercate, ossobuco con funghi e…
Da Basilio, Vimercate, coniglio alle olive, due secondi piatti di questa trattoria vimercatese che ha ben pochi competitors nella sfida qualità/quantità/prezzo del menù di mezzogiorno
Un assaggio, per tipo, dal carrello dei formaggi dell’Osteria della Buona Condotta, invidio quelli che sanno resistere al richiamo dei latticini, spesso riesco a farlo con la pizza perché amo il pomodoro, ma se mi si palesa un carrello così come non farsi trasportare…
Agriturismo il Raduno, Tramonti, Salerno, torta di mele con crema al limone
Taverna dei Viandanti, Camparada, torta paesana, pane, latte, cacao, pinoli e uvetta, tutto in una fetta
Chef Alessandro Feo, ricotta e pere su crumble di nocciole di Giffoni, il mio in bocca al lupo allo Chef di Omignano che ha appena iniziato la “sua” nuova avventura a Casalvelino Marina nel ristorante sul porto che porta il suo nome
*** l’imprescindibile, in un paio di versioni base, sparate a bruciapelo d’agnello, che mi fanno deglutire anche qui, davanti al monitor, figuriamoci nel piatto, altissimo tasso di salivazione per quel che esiste da sempre e per sempre esisterà, come Dio ha voluto e se Dio vorrà, serena Santa Pasqua di pace&condivisione, i sensi possono dare, volendo, qualche colpo di coda, rintocchi di campane a festa come accompagnamento musicale, per l’accompagnamento alle costolette, l’elenco è infinito: patate, insalata, spinaci, carciofi, asparagi, ma anche un riso pilaf speziato con curcuma, paprica, curry, zafferano, zenzero fresco e qualche piccola fava novella…
…ma anche così, da sole, a morsi…
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