di Tiziano Terracciano
Catania
Dopo una genuina (con i prodotti dell’orto sinergico) e ricca quanto golosa colazione al Bio-resort Casale Milocca lasciamo il Siracusano e ci dirigiamo verso Taormina non senza prima fermarci per alcune ore a Catania.
Parcheggiamo dalle parti della Fera ‘o Luni, da tutti chiamata la Fiera, ovvero l’immenso e frequentatissimo mercato di Piazza Carlo Alberto dove avere un primo contatto con la gente locale.
Attraversiamo dunque la città per giungere a Piazza Duomo dove, dopo essere passati sotto l’Elefante, il simbolo di Catania, passando vicino alla Fontana dell’Amenano, che versa la sua “acqua a linzolu” nel fiume sotterraneo a circa due metri sotto la piazza, giungiamo alla Piscaria , l’antico Mercato del pesce pieno di vita e di prelibatezze.
Una tappa irrinunciabile dove oltre a comprare il pesce si possono degustare crudi e fritti di mare (guardando sempre gli asterischi che stanno ad indicare i prodotti non di stagione e quindi surgelati!), le acciughe servite con la fettina di limone, le Sarde a Beccafico (uno dei piatti più popolari e tipici Siciliani), i carciofi arrostisti e tanto altro ancora volendosi accomodare presso uno dei ristoranti o locali di street food dislocati nei vicoletti.
Dopo aver fatto un piacevolissimo giro nella Piscaria e aver stuzzicato qualcosa, ci concediamo un cannolo presso “I Dolci di Nonna Vincenza” (non siamo riusciti a trovare un solo posto dove ci riempissero un cannolo all’istante, abbiamo anche chiesto in giro, ma qui a Catania abbiamo trovato solo Cannoli già pronti in vetrina con la cialda interna ricoperta di cioccolato che tra le altre cose serve a non far inzuppare la cialda stessa nel caso il ripieno permanga per “qualche minuto in più”!). Un caffè lo prendiamo al Caffè del Duomo dove, quando chiediamo lo scontrino e ci dicono “un euro e venti” noi ribattiamo di volere 2 caffè e non uno! E la signorina garbatamente ci dice che aveva battuto per 2 caffè e che non c’era nessun errore! Quindi per un ottimo caffè servito nella tazza di porcellana e con un bicchiere d’acqua si spendono solo 0,60 euro (sessanta centesimi!!!).
DON VITTORIO COUNTRY VILLAGE A TAORMINA
Per le 16 abbiamo appuntamento per entrare nella nostra ultima dimora Siciliana, quindi ci avviamo per raggiungere il parcheggio e dirigerci verso Taormina dove ci attende un appartamentino con vista sull’Etna presso il Don Vittorio Country Village, un resort immerso nella natura dotato anche di area camper e piscina.
TRATTORIA LINGUAGROSSA
La sera decidiamo di addentrarci nel Parco dell’Etna dove scovare qualche trattoria in cui cenare non facendoci sicuramente mancare una bottiglia di Etna rosso. A Linguaglossa troviamo la Trattoria LinguaGrossa la cui denominazione gioca evidentemente con il nome della località che la ospita. Appena si entra si viene colpiti dalla immensa disponibilità di vini presente in sala e dalla bellissima e dettagliata carta dei vini comprendente tante piccole cantine “non commerciali”! Data la grande scelta ci affidiamo al consiglio del proprietario che è pure un esperto di vini. Chiediamo semplicemente un Etna Rosso che non sia di un’etichetta già “assaggiata” e che sia una “chicca” in un range di prezzo tra i 20 e i 25 euro.
Veniamo accontentati con grande soddisfazione con un Kephas dell’Azienda Agricola Antonio Di Mauro della vicina Giarre.
Ci sono i Salumi dei Nebrodi e i Formaggi Siciliani, e, data la difficoltà riscontrata a trovare un tagliere puro di soli prodotti siciliani, non ce lo facciamo scappare costatando la bontà e la qualità della selezione fatta per l’antipasto.
Tra gli interessanti primi piatti scegliamo; gli Spaghettoni aglio, olio e peperoncino su crema di cavolfiore fresco e grattugiata di Bottarga; (e in mancanza di uova) la Carbonara con crema di ceci e guanciale dei Nebrodi.
Un posto sicuramente da non perdere per la selezione dei vini, delle materie prime utilizzate e per la creatività in cucina!
IL CANNOLO AL PISTACCHIO DI BRONTE DOP
Non possiamo nascondere la nostra passione per il Pistacchio e anche se in giro per la Sicilia ci sono capitate sotto occhio svariate interpretazioni di cannoli con la sua crema all’interno, abbiamo voluto aspettare di arrivare alle pendici dell’Etna per gustare il Cannolo al Pistacchio Dop della Pasticceria F.lli Gangi di Bronte. Eh bene abbiamo fatto! Perchè qui il godimento è assicurato! Con la crema senza eccesso di zucchero e con il sapore del Pistacchio bello evidente e intenso! 60 km di tragitto ben ripagati! E visto che c’eravamo, abbiamo assaggiato anche la mini-brioche-siciliana ripiena e glassata al pistacchio!
LE GOLE DELL’ALCANTARA
Non senza aver fatto scorta di pistacchi ripartiamo per immergerci nelle spettacolari Gole dell’Alcantara e, durante il tragitto, finalmente troviamo riscontro del segnale di “attenzione agli animali vaganti”! Infatti nei pressi di Randazzo restiamo affascinati dal rifocillarsi di due buoi che sul ciglio della strada s’innalzano verso i rami di un albero per prenderne i frutti.
LES BARRIQUES A GAGGI
Il pomeriggio lo trascorriamo nell’incantevole Taormina e sulla strada del ritorno decidiamo di fermarci presso questo ristorante che poi scopriremo essere un autentico agriturismo di fatto. Il proprietario è un veterinario in pensione con la passione dell’allevamento e della coltivazione. Pertanto la maggior parte delle materie prime provengono da produzioni proprie o al limite da qualche produttore locale. Ci dice che solo l’acqua non è riuscito ancora a produrla ed imbottigliarla! La Vinificazione è un’altra passione e quindi non possiamo esimerci dal prendere il Vino rosso della casa annata 2016 fatto con uve Nero Cappuccio e Nero d’Avola provenienti da Campobello di Licata, senza dimenticare il passaggio ne les barriques!
Solitamente servono un antipasto sconfinato, ma poichè abbiamo intenzione di gustare finalmente una grossa T-Bone di Manza Siciliana dei propri allevamenti, prendiamo solo qualche assaggio. Il proprietario è di origini Calabresi, quindi gli squisiti salumi sono realizzati artigianalmente secondo le tradizioni della regione d’oltre stretto. La Zucca rossa di stagione è cotta alla brace; la Crepe è con il ragù; le Melanzane sono fatte a “cotoletta” e l’olio novello proviene dalle olive dei propri appezzamenti di terreno.
La Manza dei propri allevamenti viene servita con taglio alla fiorentina con una pezzatura non inferiore al chilo e duecento grammi. Tenerissima, succosa e dal gran sapore! Non c’è scritto da nessuna parte ma non possiamo che definire questo posto come un agriturismo purissimo dove scoprire la gioia del buon cibo e del buon mangiare!
MESSINA, SCILLA E RITORNO A CASA
Ormai il nostro viaggio di nozze è giunto al termine e all’indomani si parte verso Messina per prendere il traghetto. Ma prima di imbarcarci facciamo ritorno al Bar-Pasticceria Pegaso in viale Regina Margherita 45 per fare incetta di Cannoli da far assaggiare al ritorno a casa (Cialde confezionate rigorosamente vuote e crema alla ricotta nelle vaschette da trasportare nella borsa frigo con le bottiglie di ghiaccio preparate la sera prima!).
Dopo aver mangiato l’ennesimo Cannolo ci mettiamo sulla via del ritorno facendo un’ultima tappa a Scilla per dare l’arrivederci all’Isola da uno dei borghi più belli d’Italia, posizionato sull’altro lato dello Stretto.
Napoli, Giro della Sicilia e Ritorno in 15 stupendi giorni di ottobre e 3000 km percorsi per godere di “Paesaggi e Assaggi” senza programmi predefiniti, avendo solo in mente di compiere il giro anti-orario completo dell’Isola! Scegliendo gli alloggi e i ristori al momento , al massimo il giorno prima (il primo giorno siamo arrivati senza ancora sapere dove avremmo dormito e abbiamo scelto l’alloggio durante il tragitto Messina-Tindari!).
PRIMA TAPPA: MESSINA-TINDARI-CEFALU’
SECONDA TAPPA: BAGHERIA-PALERMO
QUARTA TAPPA: SELINUNTE – AGRIGENTO – RAGUSA
QUINTA TAPPA: VAL DI NOTO – SIRACUSA
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