di Francesco Raguni
Piazza Vincenzo Bellini è una dei punti più importanti per rilevanza storica (e non solo) della città di Catania. Un tempo fulcro della movida serale catanese, oggi comunque sede di locali e bar, oltre che sede dell’omonimo Teatro, nasconde una struttura ricettiva che si chiama “Habitat Boutique Hotel”. Al suo interno si trova il ristorante Materia – Spazio Cucina di chef Bianca Celano. Basta salire qualche gradino per trovarsi all’interno di una sala con lunghi tavoli, con alle spalle la cantina e di fronte la cucina.
I percorsi degustazione sono tre (pesce, carne e vegetali), ma si può ordinare anche alla carta. La prima pagina del menù ci parla di “incontri con piccoli produttori e progetti virtuosi, di ingredienti selezionati in giro per la Sicilia, di viaggi e scoperte, di stagioni che si susseguono”. Con questi presupposti e un grande sorriso, ci apre le sue porte chef Celano.
Buongiorno Bianca, tempo fa abbiamo cenato da te. Diverse cose ci hanno colpito. Quanto sei cambiata durante quest’anno e quanto – di conseguenza – è cambiata la tua cucina?
“In realtà io non riesco mai davvero a fermarmi, cerco di seguire gli stimoli che ho avuto durante i miei viaggi e non smetto mai di studiare gli ingredienti. Non è un caso che il nome scelto per il ristorante sia Materia – Spazio Cucina: racconta esattamente ciò che viene fatto, cioè tanto laboratorio e ricerca. Ad esempio, sono aumentati i piatti a base di verdure e di conseguenza le sfide per dare più sapore”. Piatti vegetali e non solo, dato che – prosegue la chef Celano – “è aumentato anche l’impegno nel realizzare piatti di pesce, visto che il mar Mediterraneo è sempre più povero, riuscire lavorare pesci e molluschi che stagionalmente ci offre diventa è praticamente doveroso. Comunque, lavoro anche su piatti di carne, ma in realtà prevedo di diminuendoli in carta”.
A proposito di piatti vegetali, una delle portate che mi ha colpito maggiormente è stata la melanzana “bruciata”. Raccontaci di più.
“La Melanzana viene cotta al BBQ e poi arricchita con sapori e profumi che ci appartengono. A completarla una salsa al basilico, una crema di formaggio Maiorchino di Novara di Sicilia, delle Alici realizzate da noi (salate e poi conservate in olio), dei pomodori ciliegino essiccati e -infine- un croccante di Pane raffermo e Olive nere. Dagli stessi ingredienti si può “leggere” la mia necessità di trasmettere la Sicilia assolata e profumata che caratterizza le nostre cucine di casa durante l’Estate”.
Guardando al domani, invece, quali sono i tuoi progetti futuri?
“Innanzitutto, continuerò a realizzare eventi perché amo invitare colleghi italiani ed europei. Solitamente li travolgo entusiasta per due o tre giorni portandoli in giro e facendogli scoprire la mia città. L’ultima sera realizziamo insieme una cena che ha come caratteristica l’informalità, gli ospiti si devono sentire a casa, condividendo piatti e chiacchierando tra loro e con lo Chef di turno. Non devono esserci barriere.
Convivio e Vitanova ne sono stati un esempio riuscitissimo”. Poi una piccola anticipazione per il futuro: “Per la prossima stagione c’è già in programma un evento in cortile a fine ottobre che prevede la presenza di un gruppo (da me molto amato) di Vignaioli. E il tema vino proseguirà anche in inverno con diverse novità che ancora non posso svelare”.
A proposito di vini, qual è la tua idea di proposta enologica, è un qualcosa a cui ti dedichi tu o hai anche un sommelier?
“Sarò sincera, la mia carta dei vini rispecchia in parte il mio modo di bere. Sicuramente ha una concezione filo naturale, alcune etichette di Vignaioli indipendenti, tanta Sicilia. Ho scelto di curarla personalmente, con l’aiuto dei miei due collaboratori di sala, perché spesso mentre realizzo un piatto so esattamente cosa vorrei bere in quel momento. Ed è anche più semplice proporre i vini agli ospiti perché raccontiamo esattamente ciò che proviamo mentre degustiamo un vino. Dedico davvero tanto tempo a questo aspetto. Trovo sia fondamentale ascoltare il cliente, ma ove possibile accompagnarlo alla scoperta di cantine meno conosciute”.
Parliamo un po’ del panorama gastronomico – culinario siciliano.
“Per fortuna conosco tanti colleghi che hanno scelto di rimanere in Sicilia per raccontarla in modo sincero e genuino, da professionisti. Osservo imprenditori investire cercando di offrire il bello ed il buono. Purtroppo, non basta. Sarò brutale: è troppa alta la percentuale di ristorazione medio/bassa! ”Prosegue poi: “Negli ultimi dieci anni sono nate troppe attività filo – asiatiche, ristoranti senza identità con offerte multiple, gastronomie che si pubblicizzano a colpi di “offerte al ribasso”. Da utente ho sempre più difficoltà a trovare un’autentica trattoria”.
Materia – Spazio Cucina a Catania
Via Teatro Massimo n. 29 – Catania
Orari: Lunedì – Sabato (19:00 – 23:00), Domenica chiuso
Tel: +39 095 16931045
Mail: info@materiaspaziocucina.it
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