Doric Eco Boutique Resort & Spa – Sicily
Strada E.S.A. Mosé – San Biagio 20 92100 Agrigento
Telefono: +3909221808509
Whatsapp: +393270649936
Aperto Primavera-Estate-Autunno
di Francesca Pace
“Sai perché la Sicilia è stata dominata e colonizzata da tanti popoli diversi?”
“Uhm, no”.
“Perché i siciliani sono molto ospitali”.
Queste sono le parole di Enzo Agrò che mi risuonano nella testa e che mi hanno lasciata per un attimo basita. La verità a volte spiazza.
In effetti ogni volta che si mette piede su quest’isola meravigliosa, si viene assorbiti in un mondo parallelo, fatto di parole e azioni che lasciano, a volte, di stucco.
Enzo è il proprietario del Doric Boutique Hotel, struttura meravigliosa, che vi auguro di visitare al più presto.
Regala momenti altissimi: relax, cura di sé, cibo, consapevolezza, arte e cultura. Perché anche arte e cultura? Perché la struttura è uno splendido balcone dal quale in ogni momento è possibile osservare la Valle dei Templi, Patrimonio Unesco. E bere un ottimo gin tonic locale, pasteggiare, o mangiare una semplice brioche col tuppo con la granita godendosi questo panorama non è cosa da tutti i giorni.
Agrigento, Novembre. Aria mite, cielo terso. Giornate meravigliose da incorniciare e relegare nel cassetto della memoria per sempre.
Mi racconta che dopo la laurea in Architettura compra questo fazzoletto di terra sulle colline agrigentine per costruire la propria casa, magari grande, ma sua.
Poi succede che si innamora dell’hospitality e del turismo e decide di cambiare i piani. Nel 2018, costruisce così una casa più grande ma che possa accogliere tutti quelli che avranno voglia di fargli visita, ma soprattutto dedicata a chi vuole scoprire questo lato della Sicilia e scoprire quindi il territorio.
Sei villette, di cui cinque con jacuzzi, la spa, diverse, la palestra, camere delux, il ristorante, sono stati il punto di partenza. Ma conscio della formula magica less is more, ha deciso quest’anno di ridurre il numero di camere per offrire spazi ancora più ampi e confortevoli.
Un turista viene qui per scoprire i posti più autentici e le usanze più antiche. Rispetto del passato, ma visione sul futuro. La Valle dei Templi è di certo un volano, ma ci sono tante piccole perle come il percorso arabo-barocco che vale assolutamente la pena scoprire.
Ciò che però colpisce al di là dei servizi, di lusso sì, ma mai scostanti, è il profumo di macchia mediterranea che questo posto offre. L’olfatto è un senso da allenare. Varcata la soglia sono diversi gli aromi con cui le narici vengono a contatto. I sentori cambiano naturalmente in base alla zona in cui ti trovi, in base alla stagione in cui ti trovi, ma anche in base all’alternanza giorno-notte. Centinaia di diverse specie vegetali, tra piante aromatiche, frutteti e fiori inebriano i sensi che restano di colpo storditi, ammutoliti.
Da qui si capisce come Enzo sia una persona che tiene tantissimo all’ambiente. Nulla è lasciato al caso. La parola d’ordine qui è ecosostenibilità. Il padrone è il territorio, noi semplici ospiti, che abbiamo il compito di lasciarlo migliore di come l’abbiamo trovato. E quindi via a vetrate trasparenti e arredo minimal. Per far godere ai clienti gli usi dei local, vengono spesso organizzate cooking class di cucina tipica e picnic nei terreni che circondano il resort.
L’ecosostenibilità poi è palese anche sia per la scelta del fotovoltaico e il solare termico che rendono quasi del tutto autonoma la struttura, ma anche per il fatto che qui si dà una seconda vita all’acqua.
Avendo pistacchieti e mandorleti ha predisposto un impianto di depurazione delle acque provenienti dall’hotel stesso, che vengono ripulite e vanno a sostentare le piante. Impatto ambientale ridotto quasi a zero. La sinergia con il territorio è incredibile.
Scelte che si riflettono anche nel bere e nel mangiare. Invece di mettere a scaffale etichette di birra blasonante, che però si possono trovare ovunque, Enzo ha deciso di sostenere un microbirrificio artigianale che produce tra le altre cose una birra ottima.
Anche i piatti proposti qui sono esperienziali. Si può anche solo venire a pranzo o cena.
Pescato fresco tutti i giorni, erbe spontanee, piatti semplici ma ricercati. Dietro una semplice granita a limone c’è un pezzo di storia, basta solo pensare che è un prodotto arabo dietro al quale ci sono storie meravigliose. Tutto ciò che arriva a tavola profuma di mare, di bellezza, non è gourmet ma è di certo frutto di una ricerca attenta e oculata. I piatti forti sono vongole e ricci, la pasta con il pomodorino giallo e gamberi, la trilogia di tonno, l’uovo croccante (omaggio a Cracco) che viene fatto utilizzando una loro confettura. E poi agrumi molto presenti quando di stagione, sempre per dare un segno vivo e tangibile di quello che è il rispetto del territorio.
Se verrete qui, non lesinate sul dolce. Il Telamone, il gigante di pietra dell’antica Akragas, che reggeva una parte del Tempio di Zeus Olimpo, si fa dolce, dorato, delizioso. Una chicca da non perdere!
Dispiace molto lasciare questo posto, dà delle sensazioni forti, uniche nel loro genere. Un motivo in più per ritornare.
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