di Dora Sorrentino
La sfogliatella, insieme al babà , alla pastiera e alla zeppola di San Giuseppe, è uno dei dolci che rappresenta la tradizione della pasticceria napoletana, sicuramente uno dei più richiesti in particolar modo dai turisti. Ne esistono due versioni: la riccia, con pasta sfoglia, e la frolla. È impossibile dichiarare ufficialmente quale delle due sia la preferita, ma in genere, quando si parla di sfogliatella, viene in mente subito l’immagine di quella riccia, dalla forma a mo’ di cappello del monaco, realizzato con innumerevoli strati di pasta sfoglia. Tutti, o quasi, conoscono l’origine di questo dolce nato nel ‘600, nel convento di Santa Rosa tra Furore e Conca dei Marini, in Costiera amalfitana. La leggenda narra di un ripieno fatto di pasta di semola, cotta nel latte, avanzato, a cui una suora aggiunse della frutta secca, zucchero e liquore di limone, messo tra due sfoglie e cotto nel forno. Da lì il nome di questo dolce, “Santarosa”, in onore del convento in cui è stato preparato per la prima volta, anche se noi oggi per Santarosa intendiamo una variante della sfogliatella riccia, ricoperta di crema e amarene.
Due secoli dopo, Pasquale Pintauro, oste napoletano, ne carpì la ricetta, la portò in città e ne fece la sua fortuna. Da quel momento in poi, la sfogliatella napoletana è diventata un dolce tipico conosciuto in tutto il mondo. Non c’è pasticceria dove non sia presente la sfogliatella, frolla o riccia che sia. È quasi un obbligo tenerla in vetrina, altrimenti non si potrebbe parlare di pasticceria napoletana. I prezzi variano: si parte da 1,50 euro fino ad arrivare a 2,50 euro. Questi sono venti indirizzi, sicuri e testati personalmente, dove mangiare una buona sfogliatella, sia riccia che frolla.
Ed ecco le migliori sfogliatelle di Napoli
Pasticceria Sirica (Via Francesco Cappiello 55, San Giorgio a Cremano, Na)
Facciamo un piccolo strappo alla regola e usciamo di poco fuori città. Sabatino Sirica è considerato uno dei maestri pasticcieri napoletani. Originario di Sarno, da giovanissimo ha aperto questa pasticceria di stampo tradizionale, un punto di riferimento non solo per San Giorgio a Cremano, ma anche per i clienti provenienti da tutta la regione. Le sue sfogliatelle sono uno dei dolci più richiesti in assoluto, realizzate secondo una ricetta storica, appresa e adattata al suo stile durante il corso degli anni. Belle corpose entrambe come ripieno, “a soddisfazione” come si direbbe a Napoli.
Antico Forno delle Sfogliatelle Calde Fratelli Attanasio (Vico Ferrovia, 1-2-3-4, Napoli)
In un vicoletto di Piazza Garibaldi, vicino alla stazione ferroviaria, Attanasio è diventata una pasticceria nota soprattutto per la produzione di sfogliatelle. Sfornate calde, tenute a temperatura nel mega forno in vista, finiscono in pochissimo tempo. Un dolce dal profumo intenso, da degustare con cautela causa rischio ustione linguale e palatale. Per chi volesse assaggiarle, mettete in conto di dover attendere un po’ di tempo, data la cospicua clientela.
Pintauro (Via Toledo 275, Napoli)
Questo nome non ci è nuovo, poiché già durante il racconto delle origini abbiamo sentito nominare Pasquale Pintauro, l’oste, divenuto poi pasticciere, che ha fatto la fortuna della sfogliatella napoletana. La sede storica si trova appunto in Via Toledo, dove una volta era ubicata l’antica osteria della famiglia Pintauro, di fronte a Santa Brigida. Oggi c’è una diversa gestione, ma Pintauro resta uno dei punti di riferimento per la sfogliatella napoletana. Da questo cognome sono nati alcuni modi di dire in napoletano, ad esempio “tene folla Pintauro” che si pronuncia quando qualcuno si fa desiderare troppo, affermando di avere impegni improrogabili non veri.
Antica Pasticceria Carraturo (Via Casanova 97, Napoli)
A Porta Capuana si trova l’unica sede storica della Pasticceria Carraturo, aperta nel lontano 1837. La sfogliatella è uno dei dolci che più rappresenta la tradizione di questa pasticceria. Croccante e fragrante la riccia, bella friabile la frolla. Trovandosi nelle vicinanze della stazione ferroviaria, Carraturo è un altro punto di riferimento per chi parte e vuole portare con sé un emblema della tradizione partenopea.
SfogliateLab (Piazza Giuseppe Garibaldi 82 – Piazza Dante 80, Napoli)
Questa pasticceria nasce agli inizi del ‘900 con la famiglia Ferrieri, si trova proprio di fronte all’ingresso della stazione ferroviaria di Napoli, ad angolo con il Corso Novara. Oggi è gestita da Vincenzo Ferrieri che rappresenta la terza generazione della famiglia. Inutile dire, lo si intuisce dal nome, che il prodotto di riferimento sono le sfogliatelle, da cui è stata poi creata una versione moderna chiamata “Sfogliacampanella”, imitata in tutto il mondo.
Cuori di sfogliatella (Corso Novara 1 e-f, Piazza Garibaldi 93-94, Corso Novara 10 Food Hall Stazione Centrale, Via Toledo 271, Napoli)
Nel 1987 Antonio Ferrieri apre la sua pasticceria in Corso Novara, poi venticinque anni fa è nata Cuori di sfogliatella, che ad oggi conta quattro punti vendita in città. La pasticceria nasce con l’intento di produrre le classiche sfogliatelle napoletane secondo l’antica ricetta, ma con il tempo Antonio l’ha perfezionata rendendola più versatile. Dall’impasto base della pasta sfoglia, infatti, sono nate le versioni salate delle sfogliatelle. In pasticceria, per quanto riguarda quelle dolci, potrete trovarle farcite non solo con il ripieno classico, ma con ogni sorta di creme.
Sfogliatella Mary (Via Toledo 66, Napoli)
Per chi passeggia in Via Toledo, una tappa fissa per i dolci in genere, ma in particolare per la sfogliatella (nomen omen), è Sfogliatella Mary, un piccolo chiosco ubicato all’ingresso della Galleria Umberto I. Anche qui la tradizione la fa da padrona: in vetrina sfogliatelle classiche sia ricce che frolle, preparate secondo antica ricetta. Tra le due versioni, si preferisce quella riccia, “scrocchiarella” al morso e non troppo unta. Decisamente aromatizzate entrambe.
Scaturchio (Piazza San Domenico Maggiore 19, Via Luca Giordano 79, Piazza Amedeo 4-5, Stazione Centrale, Largo San Martino 5)
Sappiamo bene che si sta parlando di una pasticceria ben nota, soprattutto nel centro storico, per i babà ed i ministeriali, ma le sfogliatelle non temono il confronto con la bontà degli altri dolci. Anche in questo caso, sono soprattutto i turisti a cedere alla tentazione e a far richiesta di questi dolci della tradizione napoletana. Ricette rigorosamente classiche e tramandate, gesti rituali che si ripetono da un secolo. La degustazione è consigliata a colazione, accompagnata da un buon caffè napoletano.
Antica Pasticceria Vincenzo Bellavia (Piazza Muzii 27-28, Via Fragnito 82, Via Leopardi 158, Aeroporto di Capodichino, Napoli)
Questa luogo storico nasce come pasticceria di stampo palermitano, visto che nel 1925 Antonio Bellavia, papà di Vincenzo, tornò a Napoli con un bagaglio ben fornito di ricette di dolci tipici siciliani. Col tempo si è consolidata non solo per questo, ma anche per la produzione di dolci napoletani, tra cui proprio le sfogliatelle. La riccia ha un ripieno particolarmente profumato dall’arancia candita tagliata a cubetti.
Leopoldo dal 1940 (Piazza degli Artisti 6-7, Via Chiaia 258-259, Via Scarlatti 82, Via Toledo 371-372, Via Carducci 39, Via Caracciolo 1)
Il nome di Leopoldo a Napoli viene subito associato al tarallo ‘nzogna e pepe e, per quanto riguarda la pasticceria classica, allo zeppolone con crema e fragoline. Ma la sfogliatella di Leopoldo riscuote ugualmente un notevole successo. Il pasticciere Marco Infante la definisce “modernamente classica”, ossia ricette tradizionali per gli involucri, per pasta sfoglia e pasta frolla, mentre il ripieno gioca con una ricotta e scorza d’arancia candita di ottima fattura.
Augustus (Via Toledo 147, Napoli)
Questa gastronomia – pasticceria storica si trova proprio al centro di Via Toledo, nel cuore dello shopping partenopeo. Anche questo locale ha la sua bella età, visto che è nato nel 1927, e man mano è diventato uno dei luoghi cult per la cucina partenopea e i prodotti tipici. Le sfogliatelle sono realizzate naturalmente in maniera artigianale, niente semilavorati, niente dischi, gusci o cilindri che dir si voglia preconfezionati, per intenderci, e la freschezza degli ingredienti si nota tutta nell’assaggio.
Gran Caffè Gambrinus (Piazza Trieste e Trento / Via Chiaia, 1,2)
Il Gambrinus rappresenta la storia delle caffetterie napoletane e, al suo interno, vanta una bella vetrina di dolci tipici napoletani. Questo luogo storico rappresenta tutto ciò che è legato alla tradizione partenopea. Sia nella sala interna che ai tavolini all’esterno, che affacciano sulla splendida Piazza del Plebiscito, sul Palazzo Reale ed il Teatro San Carlo, è possibile fare una piacevole colazione o una pausa merenda con caffè e sfogliatelle. Da provare la variante al limone.
Pasticceria Di Costanzo (Piazza Cavour 133 – 135, Napoli)
Mario Di Costanzo non ha mai abbandonato la tradizione napoletana nella sua pasticceria di stampo francese. Per questo, nella sua vetrina di dolci troviamo necessariamente anche le sfogliatelle. La ricetta è storica, gli ingredienti sono di altissima qualità, a cominciare dalla pasta sfoglia per la riccia. Semi di bacca di vaniglia vanno a profumare l’interno prodotto, che risulta essere ben equilibrato nella proporzione di tutti gli ingredienti, sia nella versione riccia che frolla.
Pasticceria Salvatore Capparelli (Via dei Tribunali 327, Napoli)
Non solo babà giganti nel banco esterno della pasticceria di Salvatore Capparelli in Via Tribunali, ma anche sfogliatelle. Passeggiare per il centro storico di Napoli prevede due obblighi: pizza fritta o pizza a portafoglio e sfogliatella come dolce. E che dolce quello di Salvatore Capparelli, in tutti i sensi, notevole in entrambe le versioni. Per quanto riguarda la riccia, sfoglia finissima ma consistente e croccante, la frolla regge bene il ripieno interno.
Pasticceria Capriccio di Raffaele Capparelli (Via Carbonara 39, Napoli)
La storia di questa pasticceria nasce con Eduardo Capparelli, papà di Raffaele e Salvatore, che era un tassista ma aveva una passione per tutto ciò che riguardava il mondo dei bar e delle pasticcerie. Così un giorno, nel 1983, apre il Capriccio a Via Carbonara ed è qui che i suoi figli hanno maturato le prime esperienze nel mondo dei dolci. Oggi è Raffaele ad occuparsene, insieme alla moglie ed ai suoi collaboratori. Anche se sono più famosi per i babà, anche le sfogliatelle sono tra i prodotti più richiesti, come tradizione vuole.
Salvatore Varriale Maestro Pasticciere (Via G. Filangieri 75 – Via San Rocco 3, Napoli)
La sfogliatella di Salvatore Varriale non ha nulla da invidiare a quelle realizzate dai suoi colleghi, è risultata infatti tra le più godibili assaggiate. Un dolce fragrante, un involucro ben sfogliato nel caso della riccia, un ripieno delicato e profumato in entrambi i casi. Anche l’occhio vuole la sua parte, per cui nella pasticceria di Salvatore Varriale troverete dolci buoni ma anche belli da vedere, nulla è lasciato al caso, neanche la decorazione.
Pasticceria Madonna – Danny Bar (Via Cupa Carbone, Viale F. Ruffo di Calabria, Napoli, zona Aeroporto di Capodichino)
Per chi conosce questa pasticceria, non c’è bisogno di indicare l’indirizzo preciso. Basta dire che si tratta della pasticceria che si trova sul viale che porta all’Aeroporto di Capodichino per intendersi. Come la stazione ferroviaria ha i suoi punti di riferimento, così l’aeroporto ha la Pasticceria Madonna come luogo preferito se vuoi mangiare una sfogliatella al volo prima di prendere l’aereo o se vuoi portartele ovunque tu vada. Ottime entrambe le versioni, occhio all’ustione anche qui se la mangiate troppo in fretta.
Pasticceria Galiero (Corso Secondigliano 523, Piazzetta Augusteo all’interno della Funicolare Centrale, Napoli)
In Corso Secondigliano, la pasticceria Galiero è un vero must per quanto riguarda i dolci. Di recente, per fortuna di qualcuno, ha aperto un punto vendita anche all’uscita o entrata (dipende se scendete o salite) della funicolare Centrale di Piazzetta Augusteo, proprio accanto all’omonimo teatro. Se provenite dal Vomero, appena uscite dalla funicolare sarete invasi dal profumo dei dolci di Galiero, che vi invitano ad assaggiarli con un solo sguardo. Da tenere in considerazione la croccantezza della sfogliatella riccia.
Antico Tarallificio Tonino (Via Roma verso Scampia 113 – 115, Napoli)
Se entri da Tonino, non ne uscirete più, nel senso che vi si aprirà un mondo dei balocchi della cucina partenopea, dal salato al dolce. Taralli, gastronomia, pasticceria e soprattutto sfogliatelle, non solo dolci ma anche salate. Non c’è questione che tenga, qui si tratta di tradizione e basta. Ripieno classico avvolto da una sfoglia o una frolla alla napoletana, belle cariche ma non stucchevoli. Poi se lo sguardo vi cade anche su altro, noi vi avevamo avvisati.
Santoro Pastry Coffee (Via Luca Giordano 124, Napoli)
Chiudiamo questa carrellata con il bar – pasticceria Santoro, nella zona pedonale di Via Luca Giordano. Il capostipite Ferdinando Santoro diede vita a questa storica pasticceria nel 1915, da lì i suoi discendenti hanno aperto varie attività seguendo gli insegnamenti tramandati per generazioni. In questa sede troverete non solo maritozzi giganti che equivalgono a un pasto completo, ma anche delle buone sfogliatelle da gustare in tutta tranquillità nelle sale interne o sotto i gazebi esterni a colazione o all’ora del tè.
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