La migliore carbonara di Roma
di Virginia Di Falco
La migliore carbonara a Roma. Parlare di un caposaldo della romanità come la carbonara non è mai facile mentre è facilissimo cadere nella trappola delle “migliori dieci” tirando fuori un noioso e stanco elenco fotocopia. In questo pezzo vi proponiamo un percorso guidato (e sempre aggiornato!!) su quelle che riteniamo le carbonare davvero imperdibili che, a cominciare dal numero (circa 20) presuppone un ampliamento (o, perché no, qualche taglio) a seconda dei gusti e delle esperienze di chi avrà la pazienza di leggere.
Cominciamo da 6 imperdibili che sono le “belle & famose” del gruppo. Sono le carbonare indissolubilmente associate al nome dello chef che le prepara, prima ancora che al nome del ristorante. Siamo cioè di fronte a 6 professionisti che hanno legato la loro notorietà anche all’esecuzione magistrale di questo piatto della tradizione sebbene ognuno di loro racconti poi nella propria cucina una storia fatta soprattutto di innovazione e ricerca.
La carbonara di Luciano Monosilio
La carbonara di Arcangelo Dandini (Ristorante l’Arcangelo)
La carbonara di Roscioli
La carbonara di Pipero
Il più mattatore dei patron romani, che nella nuova sede di Corso Vittorio Emanuele, con lo chef Ciro Scamardella, ha voluto i rigatoni alla carbonara come piatto fisso in carta.
La carbonara di Francesco Capuzzo Dolcetta
Executive chef di Marzapane, il più giovane del gruppo che interpreta il nuovo corso voluto dal patron Mario Sansone.
A queste prime sei fanno seguito le carbonare di quelle osterie romane dove l’esecuzione del piatto non tradisce mai. Molte sono a conduzione familiare: qui dunque la ricetta è innanzitutto manualità casalinga e memoria, prima ancora che esperienza professionale; mentre le trattorie di nuova impostazione si distinguono per mantenerla con orgoglio (ed esecuzione filologica) in carta. Ed eccole dunque, in ordine sparso:
Le osterie di Roma con una carbonara imperdibile:
EGGS a Trastevere
Cominciamo con un posto completamente votato all’uovo e alla carbonara. La chef Barbara Agosti ne propone addirittura 11 versioni. Provare per credere.
Mamma Angelina
Tutto il comfort e il calore di una bella cucina familiare.
Armando al Pantheon
Accanto ad uno dei monumenti più imponenti della Capitale la cucina di ricerca e memoria di Claudio Gargioli.
Trattoria Pennestri
A Ostiense, un bell’esempio di trattoria di nuova impostazione con carta vivace ma rispettosa dei piatti ‘intoccabili’ della tradizione, perfettamente eseguiti.
Santo Palato
Insieme a Pennestri, la trattoria che più ha fatto parlare tra le aperture del 2017. Una cucina, questa della brava Sarah Cicolini che santifica – è proprio il caso di dire – tutto il repertorio del quinto quarto. Carbonara da dieci e lode, cottura della pasta al dentissimo; guanciale saporito e croccante, giusta sapidità e notevole cremosità dell’uovo, con una persistenza a prova di ultimo boccone.
Enzo al 29
Una squadra giovane e grintosa ha preso in mano un locale storico, con grande attenzione ai prodotti. Lunga fila per riuscire a sedersi, il nostro consiglio è di presentarsi intorno alle 19.30: vedrete, ne vale la pena!
Al Grappolo d’Oro
In pieno centro, una cucina da tanti anni Chiocciola Slow Food: il piacere di una romanità che non guarda solo ai turisti.
Da Danilo
All’Esquilino una solida trattoria di famiglia che da anni si fa vanto proprio delle ricette della tradizione, mettendo d’accordo habitué e turisti.
Flavio al Velavevodetto
Cucina verace con ottimo rapporto qualità-prezzo tra i cocci del monte Testaccio.
Menabò Vino e Cucina
A Centocelle, un’osteria di nuova impostazione ma con tradizione familiare alle spalle e vivace carta dei vini. La carbonara di Paolo Camponeschi colpisce soprattutto per il punto perfetto di cremosità.
Dal Cavalier Gino
in pieno centro storico, a due passi dal Parlamento impostazione old style, a partire dal servizio, ma cucina sempre corretta e rispettosa della tradizione.
Lo’Steria
Nel caos modaiolo di Ponte Milvio, un rifugio sicuro. Il semplice ma confortevole locale dei fratelli Ogliotti è un’osteria di moderna impostazione, ma con esecuzione attenta dei classici.
L’Osteria di Monteverde
Da una carta sempre vivace e contemporanea, il piacere dell’esecuzione perfetta anche per i piatti romaneschi.
Al Girasole
Un’intera famiglia al lavoro in questo post super pop ma con una delle migliori carbonare di Roma, al grido di: «ottimo & abbondante!».
Lo Scopettaro a Testaccio
Tra le carbonare pop da provare, cioè popolari, da vecchia trattoria, bisogna menzionare anche i rigatoni di questa “Storica Bottega” sul Lungotevere dal 1930.
Chiudiamo con la curiosità di tre carbonare “stellate” cioè con tre piatti di alta cucina di tre grandi chef che in carta hanno la loro interpretazione, potremmo dire il loro personale omaggio, a questo piatto della tradizione romana:
Heinz Beck, La Pergola, con i fagottelli di carbonara
Antonello Colonna, a Labico, con il negativo di carbonara
Francesco Apreda, che all’Idylio propone i suoi famosi Cappellotti anche nella versione alla carbonara.
La migliore carbonara a Roma, ecco allora dove mangiarla!
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