Continua il nostro lavoro e le scoperte non finiscono di stupire
Stiamo mappando in anonimato un’altra fetta di pizzerie dopo quelle del lungomare napoletano. E stiamo capendo bene le ragioni del successo di Tripadvisor.
Già, perché se la qualità di un ristorante di alta gastronomia non cambia se al tavolo c’è il critico famoso piuttosto che il cliente anonimo, e se questo è anche vero per le semplici trattorie che tutto sommato hanno sempre la stessa linea, per una pizzeria le cose cambiano. Profondamente.
Cambia anzitutto perché una cosa è trovare un tavolo libero dopo la telefonata all’amico pizzaiolo, un’altra è fare la tua bella fila e poi essere accolto spesso dal personale che ti tratta come se fossi un immigrato in cerca di permesso di soggiorno.
Ma cambia soprattutto la pizza, perché già di per se ogni pizza è diversa dall’altra. Una cosa dunque è quando viene fatta con quella attenzione necessaria perché a tavola ci sei tu, altra è quando vengono propoposte per la clientela normale.
Ma non è tutto. Perché stiamo scoprendo l’acqua calda: ossia sul banco prodotti rari e introvabili esposti in bella mostra, nel piatto ben altri pomodori per non parlare del resto. E questo vale anche per i panetti dell’impasto.
Già, la doppia linea che è quel segreto come ai tempi di Tangentopoli: tutti sanno che esiste ma nessuno ne parla.
Questo discorso non riguarda tutti: perché ci sono recensori e pizzaioli seri che si comportano sempre alla stessa maniera, ma alcune realtà si sono presentate profondamente diverse da come sono state descritte nella solita dimostrazione di apertura riservata a giornalisti e blogger.
Perciò, preparatevi a vederne delle belle.
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