
di Enrico Malgi
Sono passati più di dieci anni da quando ho visitato l’ultima volta l’azienda Donna Clara di Licusati di Camerota, fondata nel 2002 dal dottore Orazio Parlati insieme con i figli Vincenzo e Chiara. Si tratta di un’azienda vitivinicola cilentana collocata nel punto più meridionale della Campania, attualmente retta da Luca Fiore, il quale è coadiuvato da Mario Mazzitelli per quanto concerne l’assistenza enologica.
In questi giorni mi si è presentata l’occasione propizia di assaggiare di nuovo i vini aziendali: due bianchi, un rosato e tre rossi.

Caracea Falanghina Campania Igp 2023. Soltanto Falanghina vendemmiata a metà settembre. Maturazione in acciaio. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.
Nel calice spicca un tipico e lucente colore giallo paglierino, attraversato da riflessi verdolini. Al naso si propone un bouquet intrigante e sospiroso, sostenuto com’è da variegati ed eterogenei profumi, con in prima fila naturalmente solide fragranze fruttate di mela annurca, pera kaiser, melone bianco, albicocca, banana e clementina. Corroboranti e genuini poi gli umori di fiori bianchi e di vegetali freschi. In bocca esordisce un sorso estremamente fresco, godibilmente morbido e delicatamente sapido. Sviluppo palatale vibrante e tonico, elegante e citrino, lineare e succoso, aggraziato e dinamico, seducente e raffinato. Buona la serbevolezza. Allungo finale appagante. Da abbinare ad un bel risotto ai frutti di mare e latticini freschi.
Pante Fiano Cilento Dop 2023. Fiano in purezza vendemmiato ad inizio di settembre. Affinamento in acciaio. Tenore alcolico di tredici gradi. Pezzo finale di 15,00 euro.

Alla vista si manifesta una tonalità di giallo paglierino luminoso, striato di verde clorofilla. Il bouquet è portatore di intensi e multipli profumi, che in prima istanza rilanciano gradevoli essenze fruttate e floreali di mela renetta, pesca bianca, mandarino, fichi, ananas, nocciola, biancospino e ginestra, accompagnate poi da credenziali vegetali di muschio, tiglio ed acacia e da proposizioni speziate. In bocca penetra un sorso scorrevole, succoso, giovane, ammiccante, gentile, delicato, cristallino, carezzevole, rotondo, suadente, fresco, sapido, glicerico, aggraziato, intrigante, palpitante ed anche elegante. Cifra stilistica perfetta. Siamo appena all’inizio di un lungo percorso. Scatto finale edonistico. Da provare su un piatto di spaghetti a vongole e pesce.
Ronnorà Rosato Aglianico Paestum Igp 2023. Blend paritario di Aglianico e Cabernet Sauvignon. Uve raccolte tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Maturazione in acciaio. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 13,00 euro
Nel calice traspare uno splendente colore rosato ramato. Dal gioioso e pluralistico bouquet si approcciano al naso sospirosi afflati di tanta buna roba. L’incipit si fa portatore di voluttuose percezioni fruttate di amarena, fragola, melagrana, bergamotto e di piccole drupe del sottobosco. Subito dopo il naso intercetta contaminazioni floreali di geranio e di rosa canina, umori di erbe aromatiche e parcelle speziate. La ricettiva bocca accoglie un sorso fluido, sollecito, intrigante, fresco, morbido, sapido, arioso, seducente, espressivo, fruttato, delizioso, accomodante e carezzevole. Silhouette agile, leggiadra, affascinante, elegante ed ammaliante. Impeccabile il retroaroma. Da abbinare ad una bella zuppa di pesce e pizza margherita.
Parmenide Rosso Paestum Igp 2023. Blend di Aglianico al 50%, Cabernet Sauvignon al 30% e saldo di Merlot. Affinamento in acciaio. Tenore alcolico di tredici gradi. Prezzo finale di 13,00 euro.
Calice tinto da un appariscente e limpido colore rosso rubino. Dall’ampio ed intrigante bouquet si sprigionano godibili aromi di drupe della pianta e del sottobosco, seguiti da espansivi tocchi floreali, vegetali e speziati che amplificano così l’eccellente percezione olfattiva. In bocca fa il suo ingresso un sorso teso, morbido, balsamico, sinuoso, accattivante e sapido. Trama tannica cordialmente aggraziata. Appeal sublime per seduzione, equilibrio, rotondità, armonia, eleganza, finezza e dinamicità. Tensione palatale pulita, contrastata, goliardica, sensuale e garbata. Tutta da esplorare la tenuta temporale. Chiosa finale abbastanza persistente. Ottimo su un piatto di pasta al sugo e tagliere di salumi cilentani.
Notarius Aglianico Cilento Dop 2022. Aglianico in purezza. Maturazione in barriques di secondo passaggio per un anno ed altrettanto in vetro. Alcolicità di quattordici gradi. Prezzo finale di 15,00 euro.
Veste cromatica segnata da uno scintillante colore rosso rubineggiante. Crogiolo depositario di articolati e promiscui profumi di ciliegia, prugna, mandorla, fiori rossi, gentilizie vegetali di macchia mediterranea, umori speziati di cannella, vaniglia e chiodi di garofano e credenziali terziarie di liquirizia, tabacco e caffè torrefatto. In bocca il sorso trasmette subito una sensazione di avvolgenza, polposità, balsamicità, sapidità, equilibrio e finezza gustativa. Ecco risaltare poi un tannino già bellamente smorzato, una lama di acidità che dona ottima freschezza ed una succosa presenza fruttata. Accelerazione palatale sostanziosa, raffinata, strutturata e reattiva. Potenzialità di conservazione e lungo termine. Affondo finale epicureo. Da associare ad un piatto di pasta al ragù e formaggi stagionati.
Aglianico Riserva Cilento Dop 2021. Aglianico al 100% maturato in barriques di rovere francese nuove per due anni e poi affinato in boccia per un anno. Gradazione alcolica di quindici e mezzo. Prezzo finale di 25,00 euro.
Livrea dipinta da uno sfolgorante colore rosso cupo ed inchiostrato, ma che nelle pieghe è segnato anche da una giovanile vivacità. Piglio olfattivo costellato da intensi e pluralistici profumi, che si estrinsecano attraverso godibili percezioni fruttate di rosso vestite, da umori floreali di viola e di rosa damascena, da fragranze vegetali di macchia mediterranea, da svolazzi speziati di chiodi di garofano, noce moscata e pepe nero e da un’ottima ed espansiva terziarietà di tabacco, caffè torrefatto, liquirizia e catrame. In bocca penetra un sorso caldo, avvolgente, voluminoso, austero, potente, profondo, materico, strutturato, complesso, vibrante e terroso, ma anche morbido e tagliente di freschezza, sontuoso e pulito, rassicurante ed affidabile, fascinoso e rotondo, balsamico e sapido, fiero ed elegante. Carica tannica sontuosa. Legno ben dosato. Vino nel complesso caratterizzato da un evolutivo dinamismo e da un perfetto equilibrio e che sa fondere perfettamente classicità e rigore stilistico. È ancora in piena fase di spinta, tanto che la longevità è ancora tutta da scoprire. Scorcio finale decisamente persistente. Da preferire su un piatto di pasta al ragù e capretto al forno con patate.
Una produzione minimale ma di ottima qualità certamente, suffragata poi da prezzi molto convenienti. In azienda si praticano anche degustazioni di vini e di olio evo accompagnati da prelibati prodotti locali per gli ospiti. Luca Fiore ci tiene a sottolineare la passione e l’amore che contraddistingue questa azienda in tutto quello che fa, sfruttando le enormi potenzialità di questo privilegiato territorio cilentano.
Azienda Agricola Donna Clara
Via D.A. De Luca, 32 – Licusati di Camerota (Sa)
Cell. 333 8359486 – 338 1108469
info@donnaclara.it – www.donnaclara.it – amministrazione@donnaclara.it
Enologo: Mario Mazzitelli
Ettari vitati: 5 – Bottiglie prodotte: 18.000
Vitigni: Aglianico, Merlot, Cabernet Sauvignon, Fiano e Falanghina.
Scheda del 22 dicembre 2014
Donna Clara a Licusati di Camerota:la cantina più a Sud della Campania
Azienda Agricola Donna Clara
Via D.A. De Luca
Licusati di Camerota (Sa)
Tel. e Fax 0974 937007ù
www.donnaclara.it
Ettari vitati: 5,5
Enologo: Giuseppe Capo
Agronomo: Raffaele Grosso
Allevamento e densità di impianto: Guyot. 4.000 piante per ettaro
Composizione chimico-fisica del terreno: argilloso-calcareo
Produzione Kg/pianta: 1,5 Kg
Esposizione vigne: Sud-est
Epoca di impianto delle vigne: Nel 1985 la più vecchia, e poi 2000 e 2011
Altezza media: 250 metri
Lavorazione del terreno: Trinciatura e fresatura
Conduzione: Convenzionale ed integrata
Lieviti: Selezionati
Mercati di riferimento: Campania, Lombardia, Sicilia e Germania
Bottiglie totali prodotte: 35.000
Percentuali di uve acquistate: Nessuna
Uve coltivate: aglianico, fiano, falanghina, greco, merlot e cabernet sauvignon
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LA STORIA
L’azienda Agricola Donna Clara è a Licusati, frazione di Camerota. Si tratta quindi del presidio vitivinicolo più meridionale della Campania. E’ stata fondata nel 2002 da Orazio Parlati e dai suoi figli Vincenzo e Chiara. Gli ettari complessivi disponibili sono centoventi, di cui cinque e mezzo vitati, tra boschi, pascoli, vigneti ed uliveti, posizionati parte all’interno ed il resto tutti intorno al paese. Il contesto territoriale di media ed alta collina e poco distante dal mare cristallino offre una situazione pedoclimatica favorevole per la coltivazione della vite. Qui viene praticata un’agricoltura integrata, con il minimo impiego di additivi chimici. Secondo la filosofia aziendale, espressa in quattro valori fondamentali, si vuole valorizzare al meglio un territorio ricco di potenzialità; coltivare le numerose specie varietali con metodo integrale a tutela della terra e dei suoi prodotti; esaltare le tradizioni locali attraverso l’applicazione di dettami agronomici ed enologici rigorosi ed innovativi; e profondere sempre il meglio per far crescere ogni giorno i preziosi frutti derivanti dall’impegno quotidiano. E questi obiettivi sono sempre raggiunti con molta dedizione e passione, per un approccio moderno che vuole esaltare la qualità dei vini prodotti.
LE VIGNE
I cinque ettari e mezzo vitati sono posizionati in due corpi separati. La parte più piccola ruota intorno alla casa padronale ed alla cantina in pieno centro cittadino.
Mentre la porzione più grande è disposta sulla privilegiata collina di San Noceto, che raggiunge l’altezza di quattrocentocinquanta metri ed è collocata appena fuori l’abitato.
Il metodo di coltivazione è quello tradizionale a guyot sul classico e tipico terreno cilentano argilloso-calcareo.
Le varietà allevate sono molteplici perché, accanto ai canonici vitigni locali di aglianico e di fiano, dopo un’accurata analisi dei terreni si è voluto dare spazio a specie alloctone come il merlot ed il cabernet sauvignon, oltre che alla falanghina ed al greco, che certamente non appartengono, se non in modo marginale, alla cultura ampelografica cilentana.
I VINI
Caracea Falanghina Campania Igt
Uva: falanghina
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 6.000
Prezzo: 10,00 euro in enoteca
Tipico colore paglierino, con riflessi verdolini. Panorama olfattivo intrigante ed intenso, con spiccate e piacevoli nuances agrumate, floreali ed erbacee. L’impatto del sorso sulla lingua è fresco, succoso, suadente, morbido e godibile. Rimembranze ancora fruttate, con virgole citrine, e seguite poi anche da essenze floreali e vegetali.
Pante Cilento Fiano Dop
Uva: fiano
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 6.000
Prezzo: 12,00 euro in enoteca
Colore paglierino con riflessi dorati. Il bouquet è ricco di odorose sensazioni territoriali, che ricordano la pesca, la macchia mediterranea, il gelsomino, il biancospino e la ginestra. Bocca bella estesa che assapora connotazioni sapide, minerali, morbide, fresche e ancora fruttate e floreali, con un ottimo sviluppo palatale. Retrogusto lungo e dinamico.
Terrae 15 Campania Greco Igt
Uva: greco
Fermentazione e maturazione: acciaio
Bottiglie: 6.000
Prezzo: 10,00 euro in enoteca
Limpido e vivace colore giallo paglierino. Al naso si colgono piacevoli e fragranti aromi di frutta bianca, di fiori di campo e di erbe aromatiche. In bocca il frutto maturo fonde con perizia la spiccata freschezza dovuta ad una buona acidità di partenza. E poi si riscontrano pungoli sapidi, morbidi, eleganti e vellutati, che accompagnano un finale vitale ed appagante.
Parmenide Paestum Rosso Igt
Uve: aglianico, cabernet sauvignon e merlot
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 7.000
Prezzo: 10,00 euro in enoteca
Blend rosso inedito per queste contrade, segnato da un effetto cromatico rubino brillante, con lampi purpurei. Ampiezza olfattiva che spazia da prelibate essenze di piccoli frutti del sottobosco a profondi profumi floreali e di macchia mediterranea. In bocca il sorso è morbido, tonico, slanciato ed asciutto, con una trama tannica già levigata.
Notarius Cilento Aglianico Dop
Uva: aglianico
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Bottiglie: 8.000
Prezzo: 10,00 euro in enoteca
Colore rosso rubino. Il bouquet che attanaglia le narici è articolato e variegato e ricorda i frutti rossi come la prugna, l’amarena, il ribes ed il mirtillo e poi proposizioni terrose, salmastre, tostate e speziate. Bocca ampia e godibile, che incoccia subito un tannino leggermente astringente. Profilo gustativo che rileva freschezza, morbidezza, sapidità e rotondità. Finale armonico ed equilibrato.
CONCLUSIONI
L’azienda Donna Clara produce vini interessanti. In un contesto territoriale fino adesso inspiegabilmente poco sfruttato come il basso Cilento, si cercano valide alternative ampelografiche al solito binomio aglianico – fiano. E su questo versante qualche risultato soddisfacente è già stato ottenuto, perché i vini qui prodotti hanno incontrato il favore dei consumatori, soprattutto quelli extraterritoriali. La famiglia Parlati si dedica a questa mission con infinita passione e forte attaccamento alle tradizioni locali, ma sempre connotate da una spinta innovativa e moderna. Massima attenzione poi si presta al rispetto dell’ambiente ed alla salubrità delle uve, che si concretizzano con una bassa produttività e senza uno smodato uso di fertilizzanti. Le sorti aziendali da qualche tempo sono passate nelle mani di Chiara, una ragazza giovane, piena di iniziative, risoluta, attiva e battagliera, oltre che competente e che ha saputo far compiere il salto di qualità all’azienda.
Articolo e foto di Enrico Malgi