CLELIA ROMANO
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Sarà il bisogno di novità, o forse il romanzo di Cappelli, o, ancora, la crescita del Sud. Certo il 2007 è sicuramente l’anno in cui l’Aglianico ha avuto il maggior numero di riflettori accesi e di attenzione. Per capire però se sia un fenomeno effimero o, piuttosto, una solida realtà, è sempre necessario rivolgersi ai base, ai vini quotidiani, adatti a tutte le tasche, quelli che fanno un lavoro operaio alle spalle dei mostri sacri giustamente segnalati quest’anno su tutte le guide specializzate. Eccone uno, ancora della buona annata 2004, parlo dei rossi e non dei bianchi campani, che al ristorante non supera i 15 euro, il primo rosso di Clelia Romano, grandissima produttrice di Fiano, il cui Aglianico è figlio del freddo delle colline argillose di Lapio e della mano esperta di Angelo Pizzi, uno impegnato da almeno trent’anni con questa uva così difficile ma anche sempre ricca di soddisfazioni. La 2004, credo l’Anteprima Taurasi sarà in grado di confermarcelo, si presenta sempre, per quel che riguarda questo vitigno, con note eleganti e non invasive, soprattutto quando, come in questo caso, la lavorazione non è spinta, ma invece tranquilla e serena. Angelo in verità non soffre di ansia da prestazione, e questo Aglianico in realtà è capace di regalare davvero grandi soddisfazioni, soprattutto in un rapporto tra qualità e prezzo difficilmente migliorabile in Italia. Al naso profumi di frutta rossa, speziato, in bocca il tannino è davvero molto elegante, risolto ma presente, si comincia con il dolce della punta della lingua e si continua con la freschezza completa ed esaustiva per tutta la beva, sino al finale al solito pulito e netto, di grande classe. Un vino da bere con i primi freddi, direi da spendere anche su piatti di mare ben robusti come lo spaghetto con gli scuncigli di Lido Azzurro ad Amalfi grazie alla sapidità e alla struttura del bicchiere. Un piccolo capolavoro ben evoluto e capace di raccontare qualcosa di interessante almeno per i prossimi tre, quattro anni. Bravo Angelo, brava Clelia.
Sede a Lapio, contrada Arianello 47. Tel. 0825.982184, fax 0825.982184. Enologo: Angelo Pizzi. Ettari: 5 di proprietà. Bottiglie prodotte: 50.000. Vitigni: fiano, aglianico.
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