Donna Augusta 2019 il vino bianco di Vespa

Pubblicato in: in Puglia
Donna Augusta Salento IGT Bianco 2019

di Marina Betto

Donna Augusta 2019  è il vino che il celebre giornalista Bruno Vespa dedica a sua moglie, che da sempre ama i vini bianchi. L’enologo che ha avuto il compito di formulare questo vino dal significato così particolare perché dedicato ad una donna è Riccardo Cotarella, messo a dura prova in quanto la terra di Puglia sappiamo tutti sia deputata ai vini rossi. Donna Augusta nasce infatti nella cantina di Cellino San Marco ( BR) da un blend di Verdeca, Fiano e Chardonnay in sole 3304 bottiglie numerate e 199 magnum e 49 doppio magnum e ancora 19 bottiglie da sei litri. La scelta di questi formati fa presagire che sia un vino destinato all’invecchiamento da sfoderare nelle grandi occasioni, negli eventi speciali da festeggiare che possono avvenire in seno ad una famiglia o tra amici sinceri.

Donna Augusta è certamente un vino di carattere a cui si è arrivati per grado, un bianco tosto fatto a Sud che non vuole essere ne fruttato ne beverino, nato dopo diverse sperimentazioni che hanno portato alla scelta dei vitigni tradizionali Verdeca e Fiano, quest’ultimo protagonista indiscusso tra i vitigni a bacca bianca del centro Italia a cui si è aggiunto lo Chardonnay che dona quel tocco di pienezza. Il matrimonio tra queste varietà non è stato facile per trovare la quadra tra i tre vitigni e fare in modo che nessuno predomini.

Le vivificazioni sono separate per ogni vino perché ognuno ha il suo carattere e il suo percorso fermentativo; lunga fermentazione per Verdeca e Fiano ma il blend in sostanza non rispetterà mai le stesse proporzioni. Le botti di affinamento sono costituite da otto tipi di legno incastonati insieme nella stessa barrique altra particolarità di questo vino pensato, progettato per durare nel tempo, come richiesto espressamente da Bruno Vespa. Assaggiandolo ora si intravedono solo in parte le sue qualità destinate sicuramente ad arricchirsi e ampliarsi. Il colore è giallo paglierino con bei riflessi dorati. Al naso propone profumo armonioso di fiori con riconoscimento di sambuco e salvia, mandorla bianca appena colta e scia affumicata. Il sorso è corposo e pieno caratterizzato da un bel contrasto tra acidità e grassezza. Vellutato e sapido fino alla fine possiede equilibrio anche e soprattutto sulla parte alcolica. Ne acquisterà con il tempo ma lo si può già gustare con un piatto di pesce, un brodetto, della pasta ai funghi o con verdure di stagione.


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