
di Bruno Sodano
Vincenzo Capuano, insieme a diversi soci tra cui Luigi Forgione, spesso presente in sede, lancia un nuovo format che celebra la tradizione napoletana. Si chiama Don Vincè, un omaggio affettuoso al nonno di Capuano, figura centrale nella sua storia personale e professionale, e fonte d’ispirazione per la cucina proposta. Situato sulla Riviera di Chiaia a Napoli, con una seconda sede al Vomero, il locale accoglie i clienti in un’atmosfera calorosa e familiare che richiama le case del passato, dove ogni piatto aveva il sapore della famiglia. La sala, sotto la direzione di Francesco Marazzi, garantisce un servizio efficiente, puntuale e cortese.

Nonno Vincenzo rappresenta un’icona nella vita del nipote, avendo instillato in lui il valore del lavoro e del sacrificio come alternative alle scorciatoie facili. Questo insegnamento ha forgiato la visione di Capuano, che oggi lo onora nel ruolo di figura ispiratrice. All’età di quasi ottant’anni, nonno Vincenzo continua a vivere con grande dedizione e impegno, condividendo l’entusiasmo per questo progetto ambizioso che mira a portare l’autentica tradizione partenopea nelle città più grandi, dove le pizzerie di Capuano sono già un successo.
Il cuore di Don Vincè è la volontà di riscoprire i sapori semplici ma straordinari della cucina napoletana, in un contesto che unisce tradizione e contemporaneità. Ogni dettaglio del locale, dai piatti all’arredamento, è studiato per creare un ponte tra passato e presente, regalando autenticità a ogni esperienza.
Non mancano i grandi classici: i fritti napoletani sono protagonisti, con la pizza fritta come regina nella proposta “a scarpetta ro’ nonn”. Tra le delizie del menù troviamo bruschette, parmigiana di melanzane e il polpo, sia all’insalata che alla Luciana. Quest’ultimo, cucinato con pomodoro, olive di Gaeta denocciolate a mano e capperi, è perfetto per chi ama accompagnare il pane con un’appagante scarpetta.
Per i primi piatti, l’attenzione al dettaglio è massima. Come racconta nonno Vincenzo: “Lo chef Luigi Schisciotta è bravissimo, ma io arrivo all’improvviso per controllare che le basi del ragù e tutto il resto siano fatte come si deve. È tutta la mia tradizione.” Lo chef non delude, proponendo piatti che mantengono il vero sapore di Napoli, pur con un’eleganza contemporanea e senza eccessi di grassi. In menù: spaghetti aglio e olio, pasta e patate, pasta e piselli, candele alla genovese, pasta fagioli e cozze, spaghetti co’ ‘o purp, ziti alla lardiata e gnocchi al ragù. Tutti eseguiti con maestria, mentre il ragù sorprende per la sua leggerezza e digeribilità.
Punto focale del locale è la pizza a ruota di carro, simbolo della tradizione napoletana, realizzata con l’ impasto contemporaneo bello elastico e steso fino al limite del piatto. I gusti riflettono la tradizione: margherita, marinara, cosacca, diavola, salsiccia e friarielli, ripieno al forno, fritto e con scarole. Al forno lavorano con abilità i pizzaioli Diego Politelli e Mario Di Perna.
Don Vincè non è una semplice pizzeria o trattoria: è un luogo in cui i sapori autentici si sposano con la passione contemporanea di Vincenzo Capuano. Ogni boccone racconta una storia, quella di una città che vive attraverso la cucina e quella di una famiglia che lavora per tramandarne l’essenza.
Con Vincenzo Capuano, i soci Attilio De Gais, Romualdo e Roberto Lo Iacono, Luigi Forgione e Massimo Pellino guidano Don Vincè. Si parte da Napoli, ma il progetto guarda al futuro: ci saranno altre aperture in Europa? Restiamo in attesa di scoprire il prossimo capitolo.
Scheda del 29 ottobre 2024
“Don Vincè”, bis a Napoli per la trattoria del nonno di Vincenzo Capuano
di Emanuela Sorrentino
La cucina napoletana tradizionale trova una nuova casa al Vomero. Quella di “Don Vincè”, Vincenzo Cotugno, il nonno del pizzaiolo e imprenditore Vincenzo Capuano.
A poco più di 15 giorni dall’apertura alla Riviera di Chiaia, il taglio del nastro sempre a Napoli ma nel quartiere Vomero, proprio in via Luca Giordano di fronte al teatro Diana. Il menu è lo stesso per entrambi i locali, quindi incentrato sui piatti di una volta, sempre attuali. Dalla Genovese al Ragù, dallo Scarpariello alla Pasta e Patate con la provola (apprezzatissima all’inaugurazione) per citarne qualcuno. E poi i secondi: salsicce e friarielli, baccalà e tanto altro. Pizze rigorosamente a ruota di carretto (marinara, margherita, cosacca, diavola, salsiccia e friarielli), i ripieni fritti e al forno, i dolci.
Tra i soci del locale Vincenzo Capuano, Attilio De Gais, Romualdo e Roberto Lo Iacono, Massimiliano Pennino. In cucina gli chef Gaetano Carrino e Vincenzo Morra, manager dell’area pizza Livio Orefice, al forno e agli impasti i pizzaioli Francesco D’Orta e Agostino Ferrante. Pranzo e cena sempre aperti. Arredi caldi nei toni del legno, muratura a vista, accogliente cortile con veranda all’ingresso e due sale con il bancone che dà il benvenuto agli ospiti. Scritte a led e mestoli in legno a vista così come i prodotti tipici.
Don Vincè
via Luca Giordano 23 B – Napoli
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