Chef Domenico Iavarone Josè Restaurant Torre del Greco
di Antonella Amodio
É sempre bello ritornare dove siamo stati bene, specie quando si tratta di luoghi dove la natura ci si mette d’impegno per essere proprio bella.
Josè Restaurant a Tenuta Villa Guerra riflette proprio la forza e la bellezza naturale della terra vesuviana, insieme con la maestria dell’opera dell’uomo.
L’edificio di fine settecento che ospita la cucina creativa di Domenico Iavarone al Josè Restaurant conferma un lavoro di qualità che si rispecchia non solo nei piatti di grande equilibrio dello chef Iavarone, ma anche nel servizio, nella sala, nella cantina e nell’ospitalità.
Domenico è coadiuvato dal maitre Pasquale Marzano: che va di pari passo con la proposta sempre attuale, innovativa e stagionale che arriva dalla cucina.
Piatti che rispecchiano l’humus territoriale e culturale dello chef e del luogo, che riportano alla luce ingredienti e usanze, con equilibrio, e dove il mare e il Vesuvio si incontrano in armonia. Un percorso gustativo che, confesso con una certa felicità, non stanca, non annoia.
Anzi, sarà per la serenità del posto, oppure per la contagiosa amenità che si respira da Josè Restaurant, per il servizio attento che sa di “coccole”, ma alla fine del pranzo o della cena, si va via con fatica.
La cucina di Domenico interpreta una proposta vitale, “moderna”, stabile e affidabile. Sa di nuovo, di etica e nel contempo è ancorata alle tradizioni. Lo chef è davvero bravo nel tenere il passo su un fronte che va dal territorio agli ingredienti tipici locali, alla sostenibilità. Tutti “prodotti” molto abusati, quasi violati nel loro stesso significato, in un certo senso, anche là dove nessuno di essi è – a volte – presente nella proposta gastronomica.
Menu Josè Restaurant
Domenico fa sul serio e con classe, anche mixando alimenti di frontiere esterne, come forma di ricchezza di incontro. Allora, sedetevi e lasciatevi trasportare dal nuovo menù, dove piatti come Animelle glassate, asparagi, capesante e caviale (il mio preferito) e Raviolo di pesce bianco, ostriche, piselli e sherry, conquistano con finezza il palato, con gli ingredienti che trovano accordi ben studiati, senza alcuna prevaricazione.
Da assaggiare il Risotto ai carciofi, polpette di gamberi, pinoli e parmigiano. Immancabili le Linguine, aglio, olio, baccalà e trucioli di pane. Una meraviglia di consistenze e cotture calibrate. L’involtino di Razza, bietola, pomodoro e fior di latte, racchiude il territorio più che mai: il mare del Golfo di Napoli, l’orto del Vesuvio e i latticini dei Monti Lattari, tre luoghi rappresentati in una unica portata. Tornerei da Josè anche solo per questo.
E per il dessert segnalo Piselli, amarene e yogurt: un soffio di leggerezza e stagionalità.
Per chi desidera andare da Josè Restaurant anche solo per l’aperitivo, o per un ”quick lunch”, una pausa veloce, c’è lo spazio creato l’anno scorso nel giardino/limonaia confinante anche con l’orto di Tenuta Villa Guerra, dove il grill è al centro della proposta gastronomica.
Report del 3 settembre 2019
di Antonella Amodio
Josè Restaurant a Torre del Greco. Originale e coraggiosa, due parole per definire la cucina dello chef Domenico Iavarone. Originale perché nulla è scontato: dagli ingredienti agli accostamenti. Coraggiosa perché Domenico sa “osare” con quel piglio folle che fa andare oltre l’ordinario. La prova è nei piatti che propone, che tracciano il suo modus operandi, composto di molteplici ingredienti messi insieme, e non “per forza” provenienti dal territorio. Troppi ? no, a giudicare dal risultato, ne scaturisce una cucina libera e per nulla ingessata.
Il menù estivo è fatto di giochi di verdure, di cotture veloci e di pescato. Certo non mancano in carta le carni, come l’agnello proposto con peperoni e fave di cacao, e il petto d’anatra con le ciliegie e la crocchetta di cacio e pepe, per esempio. Così come è presente l’uovo in purgatorio con gamberi rossi, diventato in questi anni un must del Josè Restaurant.
Oggi, sedersi al tavolo del bellissimo ristorante Josè, all’interno della Tenuta Villa Guerra, significa godere di una selezione di piatti e di ricette che segnano lo spartiacque con la “giungla” di ristoranti presenti sul territorio, che puntano alla quantità, anziché alla qualità.
La stagione invoglia all’assaggio del fresco e gradevole amuse bouche di Crema di lattuga, polpo scottato e fave di cacao, dove la nota amara prepara il palato alla degustazione.
Il Tonno, ricotta e ciliegie – apparentemente delicato – al morso mostra impetuosità nelle note marcate delle ciliegie marinate in aceto di Xeres. Il piatto di Tubetto al profumo di mare, olive e prezzemolo, racchiude in sé diversi elementi che vanno ben oltre quelli della presentazione. E’ un piatto complicato, teso tra terra e mare, mediterraneo nelle sfumature chiare e decise degli ingredienti – che vanno dai profumi iodati del mare a quelli tipici dell’oliva – e rimandano al gusto della mandorla fresca e delle piante selvatiche. Per me è il piatto che più di tutti esprime e riassume l’alta cucina di Domenico Iavarone.
Josè Restaurant Tenuta Villa Guerra Domenico Iavarone
L’articolato Raviolo di patate arrosto con gamberi, spuma di provola e zucchine riprende in parte la cottura arrosto, tipica della cucina asiatica, sfoderando una combinazione di gusti dolce/acido/salato che lo rende un piatto completo.
Il pre dessert di gelato di zenzero e pesca, e i dessert di Namelaka al cioccolato ruby, fichi e lavanda, e la Millefoglie, ciliegie marinate, cioccolato bianco e gelato di pinoli, sono il finale da non perdere.
Carta dei vini ampia. Il servizio è professionale e puntuale. Una efficiente squadra viene gestita dal qualificato maitre Pasquale Marzano.
Menù degustazione “Tradizione” da 4 portate, esclusi i vini, 48,00 euro.
Josè Restaurant Tenuta Villa Guerra Domenico Iavarone
Via Nazionale, 414 80059 Torre del Greco
www.joserestaurant.it
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