Domaine Henri Boillot
51 Impasse du Pré des Taupes, Meursault, Francia
Cuzziol Grandi Vini
Via Serenissima, 19 Santa Lucia di Piave (TV)
Telefono: 0438 666611

di Antonella Amodio
Si estende per 15 ettari il Domaine Henri Boillot a Meursault, nella parte meridionale della Côte de Beaune, il villaggio famoso in tutto il mondo per i leggendari vini. Le origini risalgono al 1885, al nonno dell’attuale Henri (prima l’azienda si chiamava D.nè Jean Boillot) e da ben quattro generazioni si producono vini eleganti e longevi.

“La marcata mineralità, intesa come sapidità, distingue i vini del Domaine e con l’affinamento svela appieno il terroir”, come spiega Henri Boillot durante la Masterclass organizzata da Cuzziol Grandi Vini, svolta al Ristorante La Piazzetta Da Gregorio a Capri. Con sede a Meursault, la cantina si trova tra due straordinarie Appellation della Côte d’Or: Puligny-Montrachet, culla dello Chardonnay, luogo di produzione di alcuni dei bianchi più pregiati al mondo, e Volnay, da sempre celebre per la straordinaria finezza ed eleganza dei suoi Pinot Noir. Ed è proprio la doppia anima: bianca e rossa, il segno distintivo di Domaine Henri Boillot, anche se la produzione dei vini bianchi supera di gran lunga quella dei rossi. I vigneti coltivati con le uve simbolo della Borgogna, Chardonnay e Pinot Noir, sono suddivisi in parcelle classificate principalmente come Grand Cru e Premier Cru all’interno dei territori comunali di Meursault, Puligny-Montrachet, Bâtard-Montrachet, Volnay e Pommard. Sono proprio le caratteristiche dei suoli di terreni bruni di matrice calcarea e di banchi di marne calcareo-argillose, che poggiano su substrati di roccia madre calcarea, ad essere ideali per lo Chardonnay, mentre per il Pinot Noir, quelli di Volnay, sono costituiti da terre calcaree che poggiano su rocce di scisti, indicati per questa varietà. L’obiettivo di Henri Boillot è di riportare in bottiglia la grandezza di un terroir che da secoli produce l’eccellenza dei vini, tenendo conto di tre fattori importanti: “purezza, precisione e energia, che devono manifestarsi nel bicchiere”, come afferma Henri Boillot.
Il Domaine Henri Boillot effettua tutte le lavorazioni a mano, dalla potatura invernale fino alla vendemmia, con una rigorosa selezione dei grappoli, che prevede più passaggi. La gestione agronomica, fin dagli anni ’90, adotta pratiche di agricoltura sostenibile a basso impatto. Come da consuetudine del territorio, le vigne piantate ad alta densità sono poi gestite con basse rese per ettaro, in modo da ottenere uve di sorprendente concentrazione aromatica. Dal 2008, Henri Boillot è affiancato dal figlio Guillaume, responsabile dei vigneti e della vinificazione dei vini rossi. La straordinarietà dei vini di Domaine Henri Boillot è anche dovuta al metodo della “vinificazione integrale”, che consiste nell’intervenire il meno possibile per preservare la ricchezza varietale. La pressa verticale è uno dei segreti per la precisione e la purezza dei vini prodotti dalla cantina. Ispirato alla lavorazione degli champagne, Henri pressa le uve in modo delicato, ottenendo mosto limpido, evitando così la pratica della sfecciatura e conservando in modo integro le caratteristiche delle uve e le peculiarità del territorio. Monsieur Boillot definisce il metodo “infusione”, più che vinificazione. Per gli affinamenti, per l’“élevage”, si utilizzano barrique di rovere francese, con una percentuale di legno nuovo che varia a seconda dell’annata e delle cuvée.
Il tema della Masterclass è stato l’andamento stagionale dell’annata 2023 e l’impatto sui vini di Domaine Henri Boillot. Dopo il 2022, classificata come millesimo buono e generoso, con picchi di temperature alternate a grandinate, le notti fredde hanno però preservato l’acidità delle uve, ottenendo così vini di alta qualità. La 2023 ha riempito ancora le cantine in Borgogna. Niente gelate e quasi nessuna grandine, solo momenti alterni di caldo, ma con danni relativamente limitati grazie alle piogge regolari. Se il 2022 si è distinto per il lato solare e gourmet dei suoi vini su tutta la produzione, per il 2023 le cose sono più complesse, con vini dello stesso villaggio che da un lato palesano ricchezza e dall’altro sono caratterizzati da freschezza e acidità tagliente. La degustazione dei vini di Domaine Henri Boillot conferma la dicotomia, anche se il filo conduttore su tutti i vini è la pulizia olfattiva, il rigore e l’eleganza.
Masterclass Henri Boillot annata 2023
Bourgogne Blanc 2023
100% Chardonnay. Zona di produzione: Meursault, Puligny, con i vigneti nella parte bassa della Borgogna. Affinamento per 10 mesi in demi-muids (botti) da 350 lt usate un anno. La gioventù del vino no è tradita dal colore giallo verdolino. Fiori e frutta bianca all’olfatto supportati da freschezza e piacevolezza al gusto.
Meursault 2023
100% Chardonnay. Zona di produzione: Les Petits Charron, En Luraule, Les Casse-Têtes, Les Chevalières, Pelles. Affinamento per 12 mesi in demi-muids: 20% nuove, il resto di un anno. Il timbro olfattivo vira su frutta gialla come susina e pesca, mentre al gusto si mostra grasso e salino.
Puligny-Montrachet 2023
100% Chardonnay. Zona di produzione: Les Enseignères, Les Charmes, Les Houilères, La Rue, Vches, Le Reuchaux. Affinamento per 12 mesi in demi-muids: 25% nuove e il resto di un anno. Il colore del vino vira sempre su note giallo verdolino. Leggermente chiuso inizialmente all’olfatto. Si apre in un secondo momento con note di fiori bianchi, frutta gialla e vaniglia, regalando al palato un sorso pieno e sapido. Persistente.
Meursault 1er Cru Clos Richemont Monopole 2023
100% Chardonnay. Zona di produzione: situato nelle parcelle di Meursault 1er Cru Les Cras. Affinamento per 12 mesi in demi-muids: 60% nuove e il 40% di un anno. Giallo paglierino, al naso esprime generose note di agrumi e miele. In bocca è ampio, fresco, fine, lunghissimo. Chiude con una piacevole nota di pepe bianco.
Puligny-Montrachet 1er Cru Clos de La Mouchère Monopole 2023
100% Chardonnay. Zona di produzione: estremità meridionale della parcella di Puligny-Montrachet 1er Cru Perrières. Affinamento per 12 mesi in demi-muids: 60% nuove, il resto di un anno. Ventaglio aromatico che si apre su caprifoglio, resina, prugna gialla e curcuma. All’assaggio è denso, equilibrato e molto sapido. Lugo, tagliante e molto persistente.
Corton Charlemagne Grand Cru 2023
100% Chardonnay. Zona di produzione: Aloxe-Corton, Ladoix. Affinamento per 12 mesi in demi-muids, 100% nuove. Giallo dorato alla vista. Nel calice emergono complesse note di miele, pietra focaia e pompelmo, su uno sfondo tostato e delicatamente speziato. In bocca è armonico, bilanciato e dinamico, proiettato verso un’evoluzione nel tempo. Molto giovane e con una lieve sensazione tannica. Elegante e persistente.
Bourgogne Rouge 2023
100% Pinot Nero. Zona di produzione: Volnay, Pommard, Pernand-Vergelesses, Santenay. Affinamento: 12 mesi in barrique di rovere 10% nuove e 90% secondo passaggio. Rosso rubino, trasparente. Al naso si rivela piacevolmente ampio, con i piccoli frutti rossi, a dominare su tutto. Al palato è fresco, morbido, di piacevole sapidità, bel volume e tannini fini e integrati. Un vino goloso.
Volnay 2023
100% Pinot Nero. Zona di produzione: Volnay, lieu-dit Volnay 1er Cru Le Village. Affinamento: 12 mesi in barrique, 25% nuove e il 75% di secondo passaggio. Alla vista si presenta rosso rubino trasparente e brillante. Al naso affiorano profumi di violette, amarene e lamponi. L’assaggio si rivela altrettanto piacevole ed equilibrato, con tannini sottili e fusi e un retrogusto di accenno di legno di vaniglia.
Volnay 1er Cru Les Chevrets 2023
100% Pinot Nero. Parcella: situato nel 1er Cru Chevrets. Affinamento: 50% barrique nuove e 50% di secondo passaggio. Rosso rubino, luminoso. I profumi di vaniglia si intrecciano con i frutti rossi, come la marasca. Il gusto si rivela ampio e complesso, caratterizzato da una ricchezza e densità che svelano la qualità e la profondità di questo vino. Preciso ed elegante.