Dimora Nannina di Gianpaolo Zoccola
Via Tora di Filetta, 34
San Cipriano Picentino (SA)
Tel. 3492346703
Chiuso: Lunedì
Ferie: 2 settimane ad ottobre / 1 settimana a gennaio
E’ dedicato alle due nonne il ristorante che il giovane chef Gianpaolo Zoccola conduce dal 2017, a San Cipriano Picentino, nei locali ricavati dall’abitazione di famiglia.
Qui Gianpaolo ha fatto una scelta ben precisa, realizzare una offerta un po’ diversa rispetto a quella che caratterizza la ristorazione in questa zona della provincia di Salerno, i Monti Picentini, puntando su una cucina di mare proposta in chiave moderna.
Quindi una scelta originale e controcorrente quella di fare una cucina di mare in collina con pochi fronzoli, ottima materia prima, spunti interessanti e molta passione.
In cucina Gianpaolo si avvale del braccio forte del fratello Mirko, responsabile anche del reparto pasticceria, e di Mariano Naddeo, addetto ai crudi di mare, che lavora al progetto Dimora Nannina sin dall’inizio.
Accogliente ed elegante la sala, che comprende 50 posti a sedere, con tanti dettagli che richiamano il mare e un servizio giovane ma attento ed efficiente coordinato da Raffaele Nastri.
Ben fornita la cantina con circa 300 etichette che includono bollicine, vini italiani e vini dal mondo.
Cosa si mangia da Dimora Nannina
Partiamo con una menzione di merito per il pane, caldo e fragrante fatto da Gianpaolo, servito con l’olio extravergine di oliva DOP Cilento Terra Mare di Malandrino di Laureana Cilento.
Divertente il benvenuto composto da pane burro e alici, gambero croccante con salsa piccante e una montanarina di pasta cresciuta con San Marzano, parmigiano e basilico.
I crudi sono davvero ottimi per materia prima ma in menu spiccano gli antipasti caldi come la patata cotta sotto cenere ripiena di gamberi rossi e funghi porcini su salsa al caciocavallo affumicato, piatto dal gusto avvolgente e intenso, e il saporito e goloso peperone arrosto ripieno di ragù di totano locale, salsa di alici e olio rosso.
Si prosegue poi con la fresca e delicata tartare di gambero rosso, zuppa fredda di pomodori, mozzarella di bufala e tarallo napoletano.
Tra i primi la linguina di Gragnano con le vongole e la ben mantecata linguina agli scampi
Sapori estivi e mediterranei nel trancio di ricciola scottato sul lato della pelle su zuppetta di frutti di mare e verdure estive la cui cottura ben eseguita ne ha lasciato le “carni” morbide e succose.
Per gli amanti dei classici intramontabili una croccante e asciutta frittura.
Tutti fatti in casa i dessert, molto curati anche da un punto di vista estetico. Noi abbiamo assaggiato l’”Esplosione di limone”, la fresca “Cheesecake exotic version” e “Una caprese che vuol diventare Sacher”.
Dimora Nannina, Una caprese che vuol diventare Sacher
Insomma, una piacevole sosta per chi è alla ricerca di un posto tranquillo fuori dal caos cittadino dove gustare una cucina di mare di qualità.
Scheda del 23 dicembre 2022
Abbiamo conosciuto Giampaolo Zoccola a Binario Due, nei pressi della stazione di Salerno e poi lo abbiamo seguito nel suo progetto resiliente, quello di creare un locale di mare sui colli picentini, nei pressi del capoluogo, in un territorio incontaminato. Forte del diploma all’istituto Alberghiero che gli ha dato le basi e la giusta impostazione, Giampaolo ha fatto esperienza in giro per la Campania prima di lanciarsi in questa impresa usando il piano terra della casa di famiglia.
Arrivarci è molto semplice, cinque minuti fuori l’uscita autostradale San Mango, praticamente la prima della Salerno-Reggio, il parcheggio è agevole mentre lo spazio è praticamente raddoppiato, con una trentina di posti a sedere.
I pregi di questa cucina sono molteplici. Partiamo da quelli più banali e pratici: a ridosso dell’autostrada è una comodoa sosta, è fuori dal caos infernale di Salerno, difficilmente si superano i 40 euro a persona, vini esclusi. Compketano le note positive un servizio attento, una buona carta dei vini campani, la giusta attenzione all’olio d’oliva e alla panificazione, davvero di livello.
Ma veniamo alla cucina. si tratta di una impostazione mediterranea, senza fronzoli, molto efficace nella estrazione del sapore. Ci è piaciuta sprattutto l’impostazione generale che parte da una buona materia prima di mare sostenuta dall’orto di famiglia. L’attenzione ai dettagli è davvero encomiabile, anche la pasta fresca è fatta in proprio e non comprata. L’atmosfera rilassata consente dunque una sosta gradevole, con una battera di crudi di tutto rispetto e ben pensata a cui segue qualche antipasto cotto. Quattro o cinque primi di mare, alcuni fissi altri legati all’acquisto del giorno, e quattro o cinque secondi. La cucina, ripetiamoè, è molto pulita e la capacità di mettere in evidenza la freschezza del mare c’è tutta, messa talvolta in pericolo dall’eccesso di salsa come la cacio e pepe con il gambero.
Abbiamo trovato Giampaolo maturato, la sua scommessa l’ha vinta grazie ad una clientela che torna sempre volentieri superando il periodo difficile del Covid grazie alla solidità e all’appoggio della famiglia Il fratello lo aiuta in cucina.
Il locale nel suo complesso ci è apparso in perfetto equilibrio, sicuramente qualche viaggio in più aiuterà il giovane chef non ancora trentenne a catturare le idee che ci sono in giro, soprattutto se punta ai ristoranti di mare come il Gambero Rosso a Marina di Gioiosa Jonica o da Pascucci al Porticciolo tanto per citare due riferimenti più vicini senza parlare dello scontato, e obbligatorio per chi fa questo mestiere, Uliassi.
Un bella realtà giovanile che non si è seduta sulla banalità della proposta del territorio e che rappresenta una buona alternativa per gli appassionati del mare.
Cosa si mangia da Dimora Nannina
27 settembre 2018
Via Tora di Filetta, 34, 84099
San Cipriano Picentino SA
tel. 349 234 6703
Il nuovo modello di ristorazione? Portare ai clienti quello che si produce nella propria azienda: salumi, ortaggi, frutta, olio extravergine. Il problema della salute entrerà sempre di più nel futuro della gastronomia e non a caso è un giovanissimo Gianpaolo Zoccola, 23 anni, a lanciare la sfida nelle colline incontaminate che circondano Salerno. Dove? A via Tora di Filetta di San Cipriano Picentino, prima uscita della Salerno-Reggio, alle spalle dell’azienda Montevetrano. A un chilometro dall’azienda agricola di famiglia La Rocca, un delizioso spazio con menu degustazione a partire da 35 euro. Cucina stagionale, buona tecnica, menu che varia a seconda della disponibilità del mercato e vini rigorosamente salernitani…a cominciare dal Montevetrano!
Abbiamo conosciuto Giampaolo Zoccola quando lavorava a Binario Due vicino la stazione di Salerno. Ci ha subito colpito per la freschezza delle idee e la capacità di coniugare il mestiere acquisito nella grandi strutture alberghiere in piatti al servizio del cliente. Poi la rottura e la voglia di scendere in prima persona in campo. Abbiamo aspetato un po’ e finalmente siamo riusciti ad adnare salendo per quattro chilomentri tra le stupende colline a Sud della città che annunciano il complesso dei Picentini tra mandrie di vacche che pascolano allo stato brado.
Non mancano delle ingenuità, come presentare antipasti un po’ troppo ricchi che rendono difficile arrivare al secondo, ma la mano c’è, il sapore pure e i prezzi sono davvero alla portata di tutti: menu degustazione da sei portate a 35, 38 e 40 euro. Alla carta difficilmente superate i 45 euro
Ci sono sostanzialmente due profili da seguire, mare e terra. Estrazione del sapore, ottima la materia prima, la spesa al mercato e la filosofia moderna che vede una farm alle spalle di una struttura, la nuova tendenza dell’alta gastronomia che parte dei paesi del Nord, ne fanno un avamposto moderno.
Bella l’attenzione al pane, una meravigliosa panella integrale e varietà di pane bianco. Tutto fatto in proprio, come i grissini.
Di Gianpaolo ci piace anche l’abitudine all’ascolto: piatti efficaci come il ragù, le linguine con il battuto di cozze (usa pasta Vicidomini) che strizzano l’occhio al cliente. E per secondo? Per esempio la milza imbottita, tipico piatto salernitano che si mangia durante i festeggiamenti del santo Padrono, San Matteo oltre che naturalmente palermitano.
Bella la carta dei vini, tutta campana, che non scimmiotta inutilmente quella dei grandi ristoranti. Ricarichi giusti, si beve bene con poco.
CONCLUSIONI
Dimora Nannina è un grazioso fuoriporta salernitano, facilmente raggiungibile perché a quattro chilomentri dall’uscita autostradale di San Mango sulla salerno Reggio. Economico, di sapore, piatti della tradizione e bei guizzi d’autore. C’è tanta energia in questa esperienza che mi ricorda i primi passi dei fratelli Cristian e Tomas Torsiello a Valva (di cui è ammiratore oltre che di Mimmo Vicinanza) con il vantaggio di essere in un’area verde raggiungibile in dieci minuti da almeno 350mila persone. Il servizio è cordiale, la materia prima vi allontana dagli ospedali. Alè!
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