di Marco Contursi
Ecco 10 tipi di Ristoratori da evitare:
1) Quello che fa pagare il servizio. Vergognosa gabella che non ha motivo di esserci, se non quello di portare altri soldi al ristoratore. Un esempio? Prendo una bottiglia di sassicaia e una bistecca di kobe, spenderò sui 600 euro ed eccomi altri 90 euro di servizio (al 15%), per aver sporcato 1 piatto 2 posate e 1 bicchiere ed impegnato per 1 minuto il cameriere.
2) Quello che vuole importi cosa mangiare. C’è un menù? Ok, sono libero di scegliere. C’è chi cerca di imporre l’antipasto, chi di far prendere piatti uguali ai vari commensali, chi lo stesso tipo di pasta del tavolo vicino.
3) Quello che fa saccente. Figura odiosa, spesso ignorante, che legge il retroetichetta dei prodotti e pretende di dare lezione, spesso dicendo sciocchezze. Odioso.
4) Quello con l’igiene scarsa. Niente di peggio di un oste sudato che ti si mette vicino e ti appesta con un odore di sudore o di altro genere. L’igiene personale è la prima regola per chi è a contatto col pubblico.
5) Quello che non pulisce e attrezza il bagno. E’ incredibile quanti ristoratori se ne freghino della cura del bagno del loro locale. Recentemente in un ristorante stellato, in occasione di un evento di presentazione di una associazione, i bagni erano sprovvisti di carta igienica e sapone. Addirittura nel bagno dei disabili non era previsto neanche il portasapone.
6) Quello che si prende confidenza. Capita purtroppo che qualche ristoratore, confonda la cordialità con la confidenza e inizi a darti pacche sulle spalle, fare battute, darti del tu. Ora, se siamo amici è un conto, ma se è la prima volta che mi vedi, magari dolcemente accompagnato, forse sarebbe meglio un pizzico, giusto un pizzico, di professionalità in più.
7) Quello che non espone menù e carta dei vini. Se siamo in osteria e il conto non supera i 20 euro, va bene, ma in un locale dai 25 euro in su è vergognoso non far capire quanto si spende, soprattutto se parliamo di cibi che si vendono a peso o di bottiglie di vino. Disonesto.
8) Quello che non conosce la parola scusa. Se mi porti dei ravioli con la ricotta acida e invece di scusarti e riparare, insisti a dire che è ricotta piccante, sei solo patetico. Sbagliare è umano, chiedere scusa e riparare è il da farsi.
9) Quello che non sa campare. Mettere una fetta di salame in più nell’antipasto, non far pagare 1 pastina a un bimbo, togliere 1-2 euro da un conto a 2 zeri (130 nvece di 131) sono gesti che sono apprezzati dai clienti, e al ristoratore costano poco. Perché non farli, rischiando, come si dice, di perdere per un acino di sale la minestra?
10) Quello che fa passare avanti gli amici. A chi non è capitato di vedere tavoli arrivati per ultimi ed essere serviti prima di voi che da mezz’ora anelate anche solo il cestino del pane?
Ne ho dimenticato qualcuno? Tranquilli seguirà anche l’elenco dei 10 clienti da evitare. Par condicio, no?!!
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