ANTICA ENOTRIA DI TUCCIO RAFFAELE
Uva: nero di Troia e aglianico
Fascia di prezzo: da 15 a 20 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
VISTA 5/5. NASO 25/30. PALATO 25/30. NON OMOLOGAZIONE 30/35
Ebbene sì, in Puglia non si fanno mancare proprio niente dal punto di vista ampelografico. Accanto ai vitigni storici a bacca rossa come il Primitivo, il Negroamaro, il Nero di Troia e il Bombino Nero, trova spazio anche l’Aglianico, che viene coltivato soprattutto nelle province del centro-nord: Foggia, Bat e Bari, con parziale puntatina nel Brindisino. La parte del leone, comunque, è appannaggio della Daunia foggiana, detta anche Capitanata, territorio privilegiato per la sua maxi produzione agricola e, soprattutto, enologica. Con i suoi circa 34mila ettari, infatti, la provincia foggiana rappresenta la più vitata della Puglia e la più produttiva con circa tre milioni di ettolitri di vino, cioè quasi il 50% di tutta la produzione regionale. Una terra tanto amata dall’imperatore Federico II, il quale affermava che: ”Se il Signore avesse conosciuto questa piana di Puglia, luce dei miei occhi, si sarebbe fermato a vivere qui”. Un territorio ricco di contrasti, connotato da panorami splendidi e selvaggi e scenari unici d’incomparabile bellezza, che salgono lungo le balze garganiche per poi scendere giù sulla costa, dove lindi e bianchi paesi si specchiano nel trasparente mare Adriatico. E, dopo la sosta nell’ampia pianura del Tavoliere delle Puglie la più vasta estensione pianeggiante d’Italia dopo la Pianura Padana, ascendono di nuovo verso i monti Dauni, propaggine appenninico della Puglia.
Antica Enotria di Raffaele Di Tuccio, a Cerignola, tra le sue proposte vinicole riesce a mettere in campo proprio due bottiglie di Aglianico: una in purezza e l’altra in combinazione col vitigno locale più sfruttato, cioè il Nero di Troia. Questa azienda nasce nel 1993, ma come sovente accade in tutta la regione, le sue fondamenta sono molto antiche e risalgono agli inizi del XIX secolo. Il titolare è Raffaele Di Tuccio, penultimo rampollo di generazioni di viticoltori e agricoltori (l’ultimo è suo figlio Luigi), che ha convertito al biologico la sua produzione e avviato un processo di ristrutturazione della vecchia masseria Staffa ora adibita a cantina. Su un’estensione di 41 ettari, oltre alle uve, Antica Enotria produce anche olio, ortaggi destinati alla trasformazione conserviera e cereali di qualità.
Il vino di punta è il Dieci Ottobre, blend quasi paritario di Nero di Troia e Aglianico, di cui ho preso in esame il millesimo 2007. La vendemmia, prettamente manuale, è avvenuta, come suggerisce il nome, nel mese di ottobre. La fermentazione dura 15-18 giorni in contenitori di acciaio e dopo il vino trascorre diciotto mesi in botti grandi da 30 ettolitri per l’affinamento ed altri sei mesi di elevazione in bottiglia. La gradazione alcolica è 13,5° C., accettabile per queste lande. Nel bicchiere riesco a cogliere un brillante cromatismo rosso rubino, contrassegnato da lampi purpurei. Le trasparenze olfattive sono pregne di spezie e di frutta rossa matura che allargano le narici. Si sovrappongono, così, nuances di noce moscata a sentori di prugna e amarene, ben modulati nello sviluppo odoroso da toni floreali e da un sottofondo sfumato di liquirizia. In bocca lo spettro aromatico è ampio e godurioso. Alcolicità tenuta sotto controllo, ben bilanciata da una carica tannica già quasi stemperata e setosa e da una fresca vena acida. Il finale è persistente, morbido e suadente ed accarezza il “gargarone”. In definita, quindi, un ottimo vino da accompagnare l’agnello con i cardi, il filetto di maiale in crosta, o il coniglio con olive e peperoni. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Cerignola (FG) – Viale Di Levante, 19 – Telefono: 0885 418462 – Fax: 0885 424688 – Cell. 339 6166634 – info@anticaenotria.it – www.anticaenotria.it – Enologo: Aldo Avello – Ettari di proprietà: 41, di cui 12 vitati – Bottiglie prodotte: 100.000 – Vitigni: Nero di Troia, Aglianico, Negroamaro, Montepulciano e Falanghina.