di Gianni Ferramosca
Ti accorgi che l’ultima edizione di Festa a Vico si è conclusa davvero, quando vedi un interminabile fila di chef davanti alla gastronomia “La Tradizione” di Salvatore e Annamaria De Gennaro, sono qui per acquistare i prodotti di questa meravigliosa terra, prima di far ritorno a casa. Tra i più ambiti ci sono le mozzarelle di bufala, il provolone del monaco, i vini, ma anche i pomodori ed i limoni della Penisola Sorrentina.
E’ in questo momento, mentre si attende il proprio turno seduti comodamente ai tavoli posti all’aperto dinnanzi alla gastronomia, che si traccia un primo bilancio di Festa a Vico.
Ripenso alla scorsa volta, quando prima di recarmi da “La Tradizione”, ero passato a salutare Gennaro, ed approfittando dell’occasione, scambiare anche due parole con lui. Due parole, che divennero presto, due ore di conversazione, in cui lo stesso Gennaro prometteva dei cambiamenti alla sua Festa a Vico.
Ricordando ora quella conversazione, ammetto che lo chef di Torre del Saracino ha mantenuto la parola data, cosi come è stato confermato dal programma degli eventi proposto durante questa undicesima edizione.
Un grandissimo successo quello di quest’anno per Festa a Vico, da cui mi congedo con dieci (silenziose) immagini, che sicuramente resteranno nel cuore di tutti quelli che le hanno vissute, senza prima, però, aver ringraziato Gennaro Esposito, la vera Festa a Vico è lui!
Difatti, durante i giorni della festa, Gennarino coordina centinai di chef prima di ogni servizio, questo, mentre tutti lo toccano e gli chiedono dei selfi, alcuni addirittura – anche molto famosi – indossano una maglietta con su scritto: “Ho parlato con Gennarino”.
Anche mentre cammina tranquillamente per le strade di Vico, davanti ai miei occhi, le signore di Vico che lo incrociano dall’altro lato della strada, gli urlano: “Gennà, ci hai reso orgogliosi!!!
Semplicemente immenso.
Lo chef Gennaro Esposito all’interno della Torre del saracino durante il pranzo riservato agli chef emergenti.
“La notte delle stelle”, la serata conclusiva a Marina di Seiano.
“Risotto al Vermut, alliaria e pepe verde” di Oliver Piras e Alessandra del Favero (chef emergenti). Aga (San Vito di Cadore, Belluno)
“La notte delle stelle”. La pizza (felice) di Franco Pepe.
Giuseppe Di Martino, il sous chef di Gennaro Esposito
Paolo Marchi durante la “Cena di beneficenza” a Castello Giusso
Vico Equense, la serata dedicata a “La Repubblica del Cibo”
La “Pasta e patate fritta” di Pasquale Torrente
Torre del saracino, il pranzo degli chef Emergenti
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