Napoli città di contrasti. Ricchezza e povertà, bellezza e degrado, cultura e ignoranza, modernità e passato. Non poteva che avvenire qui, nella centrale piazza Municipio, lo scontro tra la cultura italiana del cibo e quella seriale americana. Spaghetti al pomodoro contro hamburger.
Sono proprio uno di fronte all’altro. Da un lato il seriale e omologato McDonald’s a tinte fosche avvolto nell’odore di plastica, dall’altro il luminoso spazio aperto da Di Martino con il blu del nostro mare e del nostro cielo e il rosso, il rosso del fuoco, del pomodoro. La battaglia finale è aperta.
Da un lato la dieta mediterranea, i nostri prodotti. Dall’altro….tutto ciò che non appartiene alla nostra cultura gastronomica.
Da un lato la diversità, dall’altra l’omologazione.
C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti (Henry Ford). E quella che propone il Pasta bar sea front di Martino a piazza Municipio a Napoli per me è una vera rivoluzione. Rivoluzione si, perchè il sogno di tutti i gourmet praticanti è quello di mangiare del buon cibo anche quando si è di fretta, quando non si può stare a tavola per qualche ora.
La mia adolescenza, vissuta a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso ha visto dilagare nel mondo la cultura del fast food, soprattutto quello proveniente dalle grandi catene americane, una tristezza infinita. Nonostante le nostre tradizioni millenarie sul cibo, abbiamo subito per più di tre decenni una sorta di “colonizzazione culturale”. I fast food un merito indubbiamente l’hanno avuto, quello di proporre ad un costo accessibile del cibo in posti centrali a persone che avevano esigenze di mangiare con velocità.
Questo nuovo progetto del gruppo Di Martino segue appunto il modello del costo accessibile, velocità di consumo, posizione centrale. Si aggiungono però altre due caratteristiche fondamentali, che dal mio punto di vista porteranno al successo questo format: buono e sano. Una confezione studiata per mantenere a temperatura i 130 grammi di spaghetti al pomodoro, “la devozione”, con una bella sorpresa sul fondo. Una fetta di pane che si inzupperà di sugo. Quindi con “scarpetta” annessa!
Parlo di rivoluzione e di progresso gastronomico perchè è la prima volta che noi italiani proviamo a imporre/proporre la nostra cultura sul cibo, senza snaturarla, ma analizzando i bisogni e le tendenze del mercato.
Le vere rivoluzioni si fanno così, a 5 euro, questo è il costo dello “spaghetto to go”, proponendo un cibo buono e sano (avete mai provato a leggere la lista degli ingredienti delle patatine di McDonald’s, sembra una nota informativa di un farmaco), proponendo soprattutto uno spaccato, della nostra grande cultura gastronomica.
#lebrigatedellapasta ringraziano.
Piazza Municipio, 1
80133 Napoli
tel. 081 1849 6287
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